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Tutti in classe, finalmente liberi!

Didattica a distanza e mascherine? Dopo due anni molto complessi, le lezioni riprenderanno senza. Ecco come si prospetta il rientro a scuola
Credit: insidecreativehouse/envat
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26 agosto 2022 Aggiornato alle 09:00

Scuola? Qualcuno ha detto scuola? Mancano pochi giorni all’inizio del nuovo anno scolastico e stavolta si riparte con alcune novità.

Con la fine dello stato di emergenza, avvenuto il 31 marzo 2022 dopo ben due anni e due mesi, i ragazzi e le ragazze sono tornati tra i banchi in presenza, con l’obbligo di indossare non più la mascherina FFP2, ma la chirurgica, eccezione fatta per i bambini sotto i sei anni.

Con il nuovo anno scolastico, però, cambiano le carte in tavola. Dal 1° settembre, per personale e studenti, la mascherina non sarà più necessaria; permane l’obbligo, fino al 30 settembre, sui mezzi di trasporto anche scolastici. Tuttavia, l’ISS – Istituto Superiore di Sanità – consiglia fortemente l’utilizzo di dispositivi di protezione in presenza di soggetti a rischio di sviluppare forme gravi di Covid. Tra le altre novità, niente più didattica a distanza.

Dallo scorso primo aprile, anche grazie al miglioramento della curva pandemica, erano già state introdotti regolamenti più flessibili. Per esempio, gli studenti non vaccinati sono tornati in presenza, le quarantene per semplici contatti con positivi sono state abolite – previa autosorveglianza e tampone in caso di comparsa di sintomi – ma con permanenza dell’obbligo vaccinale per il personale degli istituti.

Ad oggi, sul sito dell’ISS, le direttive sono chiare: “Gli studenti con sintomi respiratori di lieve entità e in buone condizioni generali che non presentano febbre, frequentano in presenza, prevedendo l’utilizzo di mascherine chirurgiche/FFP2 fino a risoluzione dei sintomi”.

Un’altra novità riguarda i docenti non vaccinati, che potranno tornare in cattedra. In merito a questa decisione, Antonello Giannelli, Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, sottolinea che il rientro per i professori no-vax era già previsto: “Non sono preoccupato […] Il numero di docenti non immunizzati è molto basso, sono poche migliaia. In ogni caso, sul Covid dobbiamo essere pronti a un’eventuale nuova ondata e se ci dovesse essere un nuovo forte rischio di contagio potrebbero essere prese nuove misure per contenere la pandemia, come l’obbligo vaccinale per tutti gli insegnanti”.

In linea con le dichiarazioni di Giannelli, il MIUR non esclude l’introduzione di nuove restrizioni ma solo nel caso in cui, secondo le autorità competenti, sarà necessario adottare precauzioni in corrispondenza dell’evoluzione della situazione epidemologica.

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