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Le imprenditrici più innovative del 2022

Fondatrici, manager, attiviste, ricercatrici: ecco chi sono le donne innovatrici di quest’anno secondo l’associazione GammaDonna
Elisabetta Nguyen Doan
Elisabetta Nguyen Doan Credit: betty concept
Tempo di lettura 17 min lettura
23 agosto 2022 Aggiornato alle 21:00

La questione occupazione in Italia è un problema presente ormai da molti anni ma che in questo ultimo periodo, complice la pandemia e le recenti vicende europee e mondiali, ha subito un’accelerata in negativo, soprattutto per alcune categorie di lavoratorə. Tra le più colpite le donne, che hanno già pagato lo scotto di un’affermazione tardiva e difficile nel mondo del lavoro. Un mondo che, purtroppo, ancora oggi risulta essere a forte carattere maschile.

Lavoro al femminile: i numeri

In Italia partiamo da una situazione più complicata rispetto al resto d’Europa: i lavoratori italiani, infatti, hanno stipendi inferiori rispetto ai loro colleghi europei e anche per questo da anni assistiamo alla famosa “fuga dei cervelli”. Colpite sicuramente le donne, che faticano a trovare un posto di lavoro, soprattutto ai vertici aziendali. Il gender gap continua a farsi sentire nel nostro Paese a confermarlo sono i numeri.

Le aziende guidate da donne in Italia sono neanche 1,4 milioni, che equivale al 22,1% del totale (per il 96,8% micro e solo per lo 0,3% imprese medio-grandi). Secondo i dati di Ewob, l’associazione European women on boards, su 14.687 startup in Italia solo in 1.957 di queste si ha una prevalenza femminile. I dati non sono migliori se si pensa alle donne ai vertici: la percentuale femminile nei Cda è ferma al 35%, in Europa solo il 7% delle aziende è guidata da Ceo donna e in Italia la percentuale scende al 3%.

Esistono, però, nel nostro Paese tante realtà guidate proprio da donne che hanno fatto dell’innovazione, del talento e dell’impegno nel lavoro il loro biglietto da visita, e GammaDonna ne ha individuate ben 50.

GammaDonna, l’associazione dalla parte delle donne

L’imprenditoria femminile, seppur con più fatica di quella maschile, cerca di affermarsi giorno per giorno in Italia. Tra le realtà che consentono alle donne, che troppo spesso vivono dietro le quinte e risultano invisibili, di uscire dall’anonimato e cercare di avere gli stessi riconoscimenti riservati agli uomini c’è GammaDonna, l’Associazione no-profit che dal 2004 lavora per il cambiamento culturale del Paese, sostenendo la crescita del ruolo delle donne come imprenditrici per contribuire a uno sviluppo economico sostenibile e duraturo e per ridurre il gender gap in campo socio-economico.

GammaDonna lavora per valorizzare l’iniziativa imprenditoriale di donne e giovani, opera da “talent scout” di modelli innovativi di fare impresa, incentiva il networking fra startup, imprese consolidate, investitori, Big Corp e Istituzioni. Tra le attività più importanti dell’associazione, presenti nel fitto programma di iniziative abbiamo il Premio GammaDonna per l’imprenditoria femminile innovativa, riconoscimento a creatività e innovazione nel fare impresa, e il GammaForum internazionale dell’Imprenditoria femminile e giovanile.

L’associazione è un’interlocutrice di riferimento di istituzioni, associazioni di categoria e del mondo imprenditoriale e delle Big Corp. A fine 2020 ha lanciato la propria Business Community, per continuare a promuovere un’imprenditoria che mette al centro la persona, la sostenibilità e l’innovazione.

Le imprenditrici più innovative del 2022

Per il World Entrepreneurs Day 2022, GammaDonna ha lanciato la sua prima FAB50, le 50 imprenditrici italiane più innovative dell’anno secondo la storica Associazione.

Donne da seguire sui temi dell’innovazione in Italia, fondatrici, manager, attiviste, ricercatrici ma non solo, tutte con l’obiettivo - afferma la Presidente di GammaDonna Valentina Parenti - di confermare ancora una volta che il merito è genderless e crea valore e lavoro per la collettività.

Tutte le 50 donne selezionate hanno in comune storie imprenditoriali di successo, imprese ad alto tasso di innovazione, quasi tutte made in Italy.

1. Isabelle Andrieu, Co-founder & Chairwoman di Translated, leader nell’applicazione dell’AI a supporto dell’umano, che ha come missione quella di aiutare le persone a comprendersi nella propria lingua abbattendo le barriere culturali e preservando l’unicità di ognuno. La priorità di Andrieu è quella di investire per creare uomini e donne resilienti, capaci di adattarsi ai cambiamenti che la vita pone ogni giorno.

2. Antonella Avram, founder e CEO di Focalize Trend Technology, tech company che si occupa di digitalizzazione nel mondo della moda e del tessile in modo collaborativo e trasparente. Trend Technology ha iniziato un processo di digital transformation aziendale che ha permesso un’evoluzione e una forte crescita a livello globale, cambiando il modello di business e di vendita.

3. Laura Basili, founder di Women At Business startup, nata per dare un contributo concreto alla soluzione del problema dell’occupazione femminile in Italia e per contribuire al raggiungimento delle pari opportunità. L’innovazione e la tecnologia si uniscono insieme per superare i limiti di un sistema ancora arcaico, per non dover più scegliere tra lavoro e famiglia.

4. Rosilari Bellacosa si occupa di tecnologia, ricerca e sviluppo in Syndiag, che dal 2019 è un’azienda che applica l’intelligenza artificiale alle immagini ecografiche al fine di facilitare la diagnosi precoce dei tumori (restituendo una descrizione accurata e oggettiva del tumore preso in esame).

5. Anna Benini, psicologa del lavoro Founder & CEO di Liane Care, centro di formazione nato con l’obiettivo di supportare le donne affinché la cura non sia un ostacolo alla carriera. La piattaforma digitale di welfare, tramite un approccio nuovo di smart caring, offre servizi digitalizzati ai dipendenti aziendali come: supporto psicologico, ricerca personale di assistenza, informazione psicoeducativa e supporto alla fragilità.

6. Cristina Bonacina è co-founder e head of product della piattaforma Faire.ai, che ha creato idee innovative con l’obiettivo di rivoluzionare il mondo del credito promuovendo l’utilizzo di metodologie come il design thinking per sviluppare e lanciare sul mercato prodotti di successo.

7. Laura Bresciani è amministratrice delegata di I.M.D Generators, un’azienda che produce componenti per apparecchiature mediche (nello specifico, testate raggi per le macchine di radiologia). A oggi I.M.D Generators si sta approcciando a un nuovo brevetto tramite l’utilizzo di nuovi materiali mai utilizzati nel settore della radiologia.

8. Francesca Cassina è amministratrice di RF Roberto Fantoccoli 1975, una commerciale che opera nel mercato del lusso e che ha rilanciato un marchio storico del settore in ottica moderna. Il volto innovativo di RF è legato al suo approccio alla sostenibilità, per proposte, impiego dei materiali e comunicazione.

9. Sara Cecchetto dell’azienda vitivinicola di famiglia Giorgio Cecchetto s.a. dal 2015, che nel 2018 la porta ad avere la prima certificazione ambientale, assumendo il ruolo di “responsabile sostenibilità”. Oggi tutti i progetti dell’azienda nascono dalla volontà di tutelare e valorizzare il capitale naturale.

10. Electra Coutsoftides è fondatrice e CEO di Xworks Tech, azienda che riduce al minimo i rifiuti consentendone un commercio trasparente, digitalizzandone il flusso e il loro pieno valore. Nel 2016 Coutsoftides concepisce l’idea di Xworks per dissociarsi dalle pratiche tradizionali dell’industria, capire davvero con chi si ha a che fare e se l’impresa in questione è affidabile.

11. Giulia D’amato è la cofounder di Startup Geeks. Insieme a suo marito lascia il lavoro sicuro con ruolo manageriale in Germania e torna in Italia per intraprendere la propria avventura imprenditoriale. Startup Geeks ha dato vita a “startup builder”, un programma di 12 settimane per tutti coloro che vogliono un supporto concreto nel lanciare sul mercato il loro business.

12. Danila De Stefano è CEO e fondatrice di Unobravo, servizio nato nel 2019 per sostenere gli expat italiani residenti all’estero, poi diventato punto di riferimento per la terapia online in lingua italiana, per sfruttare l’innovazione tecnologica al fine di rendere la psicoterapia accessibile a tutti.

13. Karin Chantal Bruno, fondatrice insieme alla sorella del progetto Sorelle Collezioni Private, dove hanno iniziato delle consulenze da remoto per i loro clienti creando dei capi completamente personalizzati nei tessuti e nei colori. Durante il Covid hanno eliminato lo spreco dei tessuti, producendo solo i capi che vengono venduti.

14. Olivia Burgio, 28enne italo-francese che si è buttata nel mondo imprenditoriale fondando insieme a una sua amica EatsReady, la prima startup in Italia a entrare nel mercato dei buoni pasto con un prodotto innovativo e ecosostenibile, sostituendo completamente il digitale al cartaceo.

15. Sara Canali è la fondatrice e CEO di SHER, l’abbigliamento sportivo per ciclismo solo per donne. Questo sport è tendenzialmente un mondo maschile, dove l’inclusione è poco presente. Per questo Canali, una sportiva, ha deciso di creare un modello di business innovativo, alternativo e soprattutto inclusivo, per rivoluzionare la catena produttiva e ridurre gli sprechi.

16. Martina Pieri, Mariagrazia Canu e Claudia Spadoni: 3 manager di Rockin’ 1000, un super gruppo che nasce con l’idea di dare la possibilità ai musicisti di esibirsi dal vivo e connettersi da tutto il mondo. A oggi Rockin’ 1000 ha diverse collaborazioni con aziende e università e terrà il suo primo concerto fuori dall’Europa, in Brasile.

17. Martina Capriotti è co-founder e CEO di Mirta, showroom digitale che vuole rivoluzionare il modo in cui i migliori brand locali della moda arrivano sui mercati internazionali. Oggi il team è composto da 60 persone di cui il 75% sono donne. Mirta ha avuto modo di rivoluzionare il mondo B2C portando le PMI di artigianato locali a diretto contatto con i clienti internazionali grazie al digitale.

18. Michela Carollo, dirigente medico, fonda insieme ad altri colleghi la startup Doctorium, che ha come obiettivo quello di sostenere da remoto i pazienti. Doctorium è la prima piattaforma che permette di avere 24 ore al giorno video-consulti con specialisti selezionati, ricevere prescrizione mediche, monitorare parametri vitali di una persona, trovando un medico competente con cui confrontarsi.

19. Lucia Dell’Aquila è una delle fondatrici di IEXS: il suo motto, cambiare un ragazzo alla volta. Attraverso l’essere sé stessi, l’emotività e l’amore, IEXS School sostiene in modo concreto ragazzi e ragazze, dall’asilo all’università in modo completo durante l’intero percorso di studi fino al mondo professionale.

20. Ilaria Di Lecce, CEO e co-founder di Roundabout, un’app per gestire adv e micro-influencer pensata per il mondo Food&Beverage, eventi, lifestyle e travel. È un tool di marketing locale che, attraverso un processo semplice, permette di gestire la promozione di ristoranti, negozi e piccoli brand, dalla strategia alla reportistica finale.

21. Angelina Fadda è la cofounder di Girls in Italy il primo tour operator italiano specializzato in viaggi evocativi e ad alto contenuto etico per sole donne, alla scoperta delle figure femminili che fanno l’Italia. Il progetto di Fadda è completamente Made in Sud e si sviluppa durante la pandemia, ponendo al centro la figura della donna nel ruolo di destinataria dell’offerta e nel ruolo di generatrice di valore.

22. Elena Fagnani è ingegnera gestionale e CEO della startup innovativa AirCnc, nata dopo la sua esperienza negli Usa come responsabile logistica acquisti dove è entra in contatto con le prime startup e uno spirito d’impresa entusiastico. La visione di impresa di Fagnani è legata alla sostenibilità ambientale, alla coesione sociale, all’innovazione e alla flessibilità della vita lavorativa e privata.

23. Sabrina Fiorentino, farmacista, founder e CEO di Sestre, startup innovativa specializzata in nutraceutica, che nasce nel 2018 in Puglia con il desiderio di migliorare la qualità della vita delle donne e della loro fertilità, creando dei nutraceutici composti da un insieme di principi attivi ricchi di proprietà salutistiche, necessarie per abbattere molte patologie ormonali e malattie come la vulvodinia, la dismenorrea e l’endometriosi.

24. Laura Gori, founder e CEO di Way2Global, startup femminile e società benefit con un business model sostenibile che si occupa di traduzione a impatto sociale e aiuta le aziende a espandersi ai mercati esteri. Nel 2021 Way2Global ha raggiunto grandi traguardi come il riconoscimento di azienda climate positive.

25. Anna Gregorio è scienziata e professoressa specializzata in aerospazio. L’idea di Picosats, di cui è CEO e co-founder, nasce per gioco all’interno del suo laboratorio di fisica aerospaziale dove crea, insieme ai suoi studenti e all’Agenzia spaziale europea, un progetto di satellite a forma di cubo di soli 10 cm.

26. Cristina Lucera è la founder e CEO di Parentsmile una startup innovativa nata nel 2020 con l’obiettivo di sviluppare la prima piattaforma europea completamente dedicata al supporto genitoriale e al benessere psicofisico di tutta la famiglia, offrendo un servizio di professionisti qualificati e selezionati a casa o da remoto 7 giorni su 7 anche nelle ore serali e nel week-end.

27. Sara Malaguti è la fondatrice e amministratrice di Flowerista srl, una startup composta al 90% da donne, che con loro piattaforma dimostrano come la creatività possa diventare un lavoro. A oggi Flowerista conta una community di oltre 500 creativi che hanno l’opportunità di seguire corsi e webinar di digital marketing, business strategy.

28. Silvia Mazzolini è CEO di Tecnotelai dal 2008, realtà consolidata che da oltre 40 anni si occupa di arredamento industriale. Qui ha avviato un progetto fortemente innovativo nel settore dell’arredo di design di alta gamma: Unica. Spinoff creativo di Tecnotelai, si tratta di un brand votato all’arte di arredare, le cui linee sono 100% Made in Italy.

29. Maura Mengoni, docente universitaria e imprenditrice che insieme a un gruppo di ricercatori ha fondato Emoj. Questa piattaforma sviluppa tecnologie basate sull’IA capaci di rilevare e riconoscere le emozioni e i comportamenti umani dalle immagini riprese da qualunque videocamera e utilizza questi dati per creare esperienze personalizzate che si adattino a ogni persona.

30. Maria Laura Minoia all’interno della sua Azienda agricola Minoia ha deciso12 anni fa di dare vita a un progetto innovativo. Minoia fa sì che sia il mercato a muoversi verso la sua azienda con la masseria didattica, che diventa punto di riferimento in Puglia per la didattica esperienziale. Nasce così l’agriostello, uno tra i primi in Italia.

31. Elena Moglia è founder e CEO di MyLime una startup che nasce da due sue passioni: per il mondo dei beni di lusso e per il tech. Sviluppa infatti una piattaforma B2B, basata su blockchain, che crea e aggiorna il passaporto digitale degli oggetti dei brand di lusso e il relativo Non Fungible Token (NFT) e permette il tracciamento dei materiali fisici e digitali lungo la filiera.

32. Tiziana Monterisi è un architetta, cofondatrice e CEO di Ricehouse, un’azienda che utilizza materiali di scarto del riso per produrre mattoni, intonaci, finiture e pavimenti e creare un edificio che non sia energivoro, bensì rigenerativo, in cui la natura e la tecnologia si fondano completamente.

33. Debora Moretti è la Presidente & Founder di Fondazione Libellula, primo network di aziende in Italia unite contro la violenza sulle donne, con una rete di oltre 70 aziende tra cui Vodafone, Barilla, Tim, Decathlon, all’interno delle quali vengono svolte attività sulla decostruzione di genere, sull’empowerment femminile.

34. Raffaella Moro è founder e CEO di ReAir, startup del settore clean tech che nasce a Milano agli inizi del 2019 da un’idea di un gruppo di imprenditori nel settore delle costruzioni e dell’energia, insieme ad alcuni ricercatori scientifici. La startup prevede sistemi innovativi e brevettati per il trattamento delle superfici degli ambienti indoor e outdoor.

35. Elisabetta Nguyen Doan è la fondatrice di Betty Concept, brand che produce abbigliamento inclusivo e artigianale per tutte le donne, su misura e a distanza. L’obiettivo dell’azienda è quello di rendere accessibile a tutte un capo con una produzione sostenibile, sia per chi produce che per chi compra.

36. Josephine Pace è CEO di Alfa Green Solutions, una società che i occupa di sostenibilità. Partendo dall’azienda di famiglia, Pace ha iniziato un percorso legato alla conversione di Co2 in biomasse algali portando valore aggiunto in molti settori.

37. Giuditta Pasotto è la founder di Gengle una comunità che valorizza la mono genitorialità e che non fa vivere il fatto di avere figli come un ostacolo. Tramite Gengle la community abbatte la toxic positivity dei social, offrendo una rete sociale in cui poter essere sé stessi senza essere giudicati, condividendo i bisogni di genitore, attività ed esperienze comuni.

38. Monica Perna, CEO di Auge International Consulting, viene definita la English Coach and Mentor all’interno della sua azienda che si trova a Dubai, e che si occupa di didattica inglese, dando modo a chiunque di esprimersi facilmente in una lingua universalmente conosciuta esprimendo il proprio potenziale.

39. Claudia Persico è CEO & Rotational Director di Persico Group, azienda di famiglia nata nel 1976 per la realizzazione di stampi, presse, impianti e soluzioni completamente automatizzate per diversi settori ad alta tecnologia con un forte orientamento al cliente.

40. Chiara Petrioli, ricercatrice e imprenditrice, già 10 anni fa aveva individuato nuovi modi per costruire reti wireless. Ciò ha portato alla nascita di WSense, società deep-tech specializzata in sistemi di monitoraggio e comunicazione subacquei, che ha visto il suo vero avvio nel 2017 per poi crescere a circa 40 addetti tra l’Italia e la Norvegia.

41. Alessandra Petromilli, Chief experience office e la co-founder di Hinto, impresa che supporta le altre aziende attraverso l’erogazione di servizi come sviluppo software, design e digital marketing. L’innovatività aziendale nasce soprattutto dalla sua struttura, in quanto i dipendenti lavorano completamente da remoto con una metodologia di lavoro completamente digitale.

42. Liana Gabriela Rotariu, founder e CEO della società benefit Sempi, acronimo di semplice, efficace, misurabile, puntuale e immediato. La società di Rotariu è nata a marzo del 2020, non solo a causa della perdita del lavoro per la pandemia, ma soprattutto per aiutare le PMI, tramite figure specializzate e altamente qualificate, a migliorare la gestione della liquidità aziendale, dei costi e della strategia economica sostenibile.

43. Antonella Rubicco è fondatrice e amministratrice di A3Cube, startup innovativa che si occupa di intelligenza artificiale con particolare attenzione all’industria 4.0. Con il suo compagno nel 2005 realizza il suo primo personal super computer, portandolo oltreoceano.

44. Virginia Scirè è la CEO founder di Wear Me, startup dedicata al baby wearing cioè l’arte di indossare i propri bambini con una fascia o un marsupio, soddisfacendo il bisogno di contatto fisico del piccolo e, al tempo stesso, facendo riacquistare libertà di movimento al genitore. Nel 2015 crea la prima linea di abbigliamento che ha come punto di partenza l’utilizzo di fibre naturali.

45. Gaia Segattini è designer e fondatrice di Gaia Segattini Knotwear, un brand di maglieria fondato su tre valori chiave: sostenibilità, innovazione e community, che si contraddistingue per la realizzazione di capi e accessori realizzati con filati di giacenza di produzioni italiane o rigenerati di altissima qualità, che diventano capi dal design contemporaneo.

46. Maria Sigona ha deciso di costruire un’opera sociale, La Casa di Toti, per suo figlio con neurodiversità: un B&B etico in cui lavorano ragazzi con autismo e in cui vengono accolti ospiti da tutti il mondo.

47. Viviana Sirigu è la fondatrice di Kentos, il pane dei centenari: dai forni di Orroli in Sardegna produce il pane da filiera bio di grano “Cappelli”, tracciabile, etico, innovativo, gustoso, longevo, identitario, biodiverso. Un progetto al femminile completamente green e tech, che coinvolge oltre 60 aziende della tradizione sarda.

48. Iris Skrami decide di fare impresa per affrontare il problema della sostenibilità e per questo cofonda Renoon, startup innovativa italo-olandese che nasce per dare la possibilità ai consumatori di ottenere tutte le informazioni necessarie per fare scelte responsabili prima degli acquisti.

49. Annalisa Spadola è la direttrice marketing del gruppo Caffè Moak e non solo: ha anche fondato “caffè letterario Moak”, per premiare i migliori racconti sul caffè e pubblicare raccolte dei migliori candidati selezionati. Seguendo sempre questo filo rosso, ha dato vita anche a un concorso fotografico dedicato alla bevanda. L’obiettivo perseguito, quindi, è stato quello di unire insieme brand, prodotto e arte.

50. Cinzia Tessarolo è la fondatrice della startup Family+Happy, nata lo scorso anno dopo aver scoperto di avere una massa all’utero. Il progetto ha come scopo quello di cambiare le regole della genitorialità “standard”, rendendo possibile fare carriera e realizzare al contempo i propri progetti personali. Family+Happy è una piattaforma di servizi certificati che con babysitter certificate, family coach e specialisti per bambini vuole essere un punto di riferimento sicuro e immediato per genitori (specialmente donne e mamme/papà single).

51. Erica Turchetti è CEO di Cofoundry, business center .che coniuga insieme lavoro, persone e ambiente per la creazione di idee innovative: l’obiettivo è fare networking, per creare una rete che sfoci progetti di spessore. Oggi sono diverse le location di Cofoundry italiane e nei prossimi 3 anni l’azienda punta ad aprirne di nuove a New York, Dubai e Parigi.

52. Giada Zambelli è la direttrice generale di Panestetic, azienda di apparecchiature estetiche professionali presente in oltre 30 Paesi, anche grazie a un importante processo di digitalizzazione dei progetti. La sua mission è avere delle tecnologie capaci di garantire benessere alle donne senza essere invasive, per portare a una maggiore accettazione di sé.

53. Virginia Tosti è la cofounder e Head of Growth di Start2impact, la cui mission è quella di ridefinire il modo in cui gli studenti vengono formati, aiutandoli a capire se effettivamente ciò che studiano esprime completamente il loro potenziale. Il vero obiettivo è quello di creare un luogo di crescita nuovo, personale e professionale, per le nuove generazioni.

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