Futuro

Il Regno Unito dà l’ok al vaccino “2 in 1” contro il Covid-19

È il primo Paese ad approvare il vaccino realizzato da Moderna che prende di mira due varianti del coronavirus in un colpo solo: quella originale e Omicron
Credit: Fusion/Unsplash
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17 agosto 2022 Aggiornato alle 09:00

Metà per l’originale, metà per la variante Omicron: sarà strutturata così la dose del nuovo vaccino anti Covid-19 prodotto da Moderna. Il primo Paese al mondo ad autorizzarlo è il Regno Unito, che l’ha annunciato lunedì 15 agosto.

Il nuovo vaccino è una versione aggiornata di quella di partenza, realizzata dall’azienda statunitense nel gennaio 2020 per sviluppare l‘immunità al Sars-Cov-2. Sarà utilizzato il prossimo autunno, durante la campagna di richiamo britannica, là dove la variante Omicron ha alimentato una pericolosa ondata di contagi lo scorso inverno. I casi nel Regno Unito sono attualmente in calo, con il 76% della popolazione completamente vaccinata (contro il 64% a livello globale), ma tra la metà e la fine di luglio sono risultate positive 2,5 milioni di persone.

Da quando si è diffuso nel mondo, il virus ha subito una serie di mutamenti man mano che si sviluppavano nuove varianti in grado di resistere ai vaccini originali e schivare le nostre difese immunitarie. Come spiega l’emittente britannica Bbc, i vaccini originali forniscono ancora una forte protezione contro la malattia grave o le complicanze peggiori come la morte, ma le aziende li stanno modificando per adattarli alle varie evoluzioni del Covid.

Lo “Spikevax bivalent Original/Omicron” sarà accessibile alle persone maggiorenni e, secondo Moderna, le dosi disponibili saranno circa 13 milioni. Ma il programma di richiamo autunnale si concentrerà sulle persone a maggior rischio di contagio, comprese quelle di età superiore ai 50 anni e i residenti nelle case di cura per anziani: si tratta di circa 26 milioni di persone. Un numero più alto del previsto a causa della rapida diffusione delle varianti, dell’incertezza sulle eventuali mutazioni del virus e di un possibile futuro prossimo con meno limitazioni e più attività sociali consentite.

Moderna ha reso noto che i partecipanti agli studi clinici a cui è stato somministrato il vaccino bivalente, circa 437 persone, avevano livelli di anticorpi contro la variante Omicron e la versione originale del virus 1,7 volte superiori a quelli a cui era stato somministrato il booster originale. Anche l’agenzia inglese di regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari, Mhra, ha dichiarato che il vaccino “bivalente” ha fornito una forte risposta immunitaria alla variante Omicron e al ceppo originale del 2020.

La dottoressa June Raine, la sua amministratrice delegata, ha dichiarato che «la prima generazione di vaccini Covid-19 utilizzati nel Regno Unito continua a fornire un’importante protezione contro la malattia e a salvare vite umane. Ciò che questo vaccino bivalente ci offre è uno strumento affilato nel nostro arsenale per aiutare a proteggerci da questa malattia mentre il virus continua a evolversi».

Ma non è ancora chiaro quale impatto possa avere un tale aumento di livelli di anticorpi in termini di protezione offerta, o di quanto effettivamente sarà limitato o impedito l’aggravarsi della malattia, ma gli studi dimostrano che non sarà meno efficace dei vaccini disponibili finora.

Il Jcvi, il Comitato congiunto per la vaccinazione e l’immunizzazione che fornisce consulenza ai dipartimenti sanitari del Regno Unito, ha dichiarato che sarebbe stato preferibile utilizzare un unico tipo di vaccino nel programma di richiamo autunnale. Ma il professor Wei Shen Lim, membro del comitato, ha spiegato che «è importante che tutti coloro che sono idonei facciano un richiamo questo autunno, qualunque sia il vaccino offerto». Il timore è che ci attenda, ancora una volta, un inverno carico di contagi.

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