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Alla scoperta dei lavori più ecofriendly

La chiamano “green economy”, e comprende tutte le professioni che coltivano un’attenzione specifica alle necessità dell’ambiente. Vecchie e nuove figure professionali che con il passare degli anni potrebbero prendere sempre più piede
Credit: via sistemaufficioweb.it

Il rapporto GreenItaly 2021 di Fondazione Symbola sottolinea che nel quinquennio 2016-2020 le aziende che hanno deciso di investire in tecnologia e prodotti green sono 441.000 in Italia, il 21,4% del totale.

Nei prossimi anni, almeno fino al 2025, lo stesso rapporto stima che il 38% delle imprese richiederà competenze green con importanza elevata creando occupazione per 1,3-1,4 milioni di persone.

Seguendo ancora il rapporto del 2021 vengono stabilite alcune professioni in ascesa che possono essere definite lavori sostenibili: si passa dal muratore green al responsabile vendite a marchio ecologico, fino al riparatore di macchinari particolari, l’informatico ambientale, l’installatore di reti elettriche efficienti, l’informatico ambientale, l’esperto di marketing ambientale, l’ecodesigner o il certificatore della qualità ambientale.

L’International Labour Organization (ILO), che fa parte delle Nazioni Unite e promuove idee in tema di diritti umani e giustizia sociale nel mondo lavorativo, ha definito cinque criteri per cui un lavoro può essere definito green. Gli obiettivi devono essere quelli di migliorare l’efficienza energetica e delle materie prime; limitare le emissioni di gas serra; ridurre al minimo l’inquinamento e i rifiuti; proteggere e restaurare gli ecosistemi; supportare l’adattamento agli effetti del cambiamento climatico.

Quali sono i lavori green del futuro?

Sicuramente nei prossimi anni verrà chiesta sempre di più un’alta specializzazione a livello tecnologico, conoscenze nel mondo dell’automazione e della sensoristica che verranno utilizzate in particolar modo nelle strutture che si occupano della produzione di energia pulita, ma anche in settori come quello agricolo. Anche la finanza andrà presumibilmente verso un’economia più verde, con una serie di prodotti che possono impattare in misura sempre minore sull’ambiente. Questo perché il tema della sostenibilità, ancor più da quando si parla degli effetti malevoli delle nostre emissioni e dell’innalzamento incontrollato della temperatura terrestre, è uno dei più sentiti a livello mondiale.

Sotto questo aspetto è probabile che le grandi aziende si doteranno di quello che già oggi viene definito energy manager, un professionista che indirizzi le scelte imprenditoriali verso gli sviluppi sostenibili del futuro e che possa consentire di ottimizzare anche all’interno della realtà in cui lavora le scelte in tema di efficientamento energetico.

Aria pulita vuol dire certamente provare a ridurre le emissioni dovute alla mobilità, ambito nel quale spaziano diverse professioni green.

Sarà fondamentale per i candidati sia una conoscenza approfondita delle tecnologie con minore impatto ambientale che una fase di comunicazione e di educazione a uno stile di vita sostenibile che crei una mentalità all’interno del Paese tale da poterci consentire la vita da qui ai prossimi decenni, quando le difficoltà dovute alle condizioni ambientali della Terra potrebbero presentarci un conto molto salato.

Professioni green, le difficoltà dell’Italia

Uno degli ostacoli più complicati da superare in Italia quando si parla di una transizione (in questo caso della transizione ecologica) è quello legato alla burocrazia. Tornando al rapporto GreenItaly, le barriere che hanno finora reso più lento il passaggio a un mondo del lavoro più green sono in particolare l’eccessiva burocrazia, una scarsa informazione riguardo alle agevolazioni pubbliche per gli investimenti nella green economy, le risorse economicamente insufficienti e la carenza di lavoratori già formati per potersi immergere in questo particolare mercato del lavoro.

Per questo è necessario che l’Italia lavori sulla conoscenza del mondo green, sfruttando le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che ha come missione, tra le altre, proprio la transizione ecologica tramite una spinta da 59,47 miliardi. Altri 25,40 saranno destinati alle infrastrutture per la mobilità sostenibile.

Professione green chef: come lavora un cuoco sostenibile

Sono certamente ritenute professioni green anche quelle legate alla cucina sostenibile. Sempre di più in Italia si sta facendo spazio la richiesta dei cosiddetti green chef, cuochi di altissima levatura che puntano su scelte rispettose in tema di cibo, sulla qualità dei prodotti, ma anche sulla sostenibilità quando si trovano a lavorare in cucina, attenti ai consumi energetici, con un design costruito pensando alle medesime necessità: un impatto sempre più basso sull’ambiente.

Cosa studiare per lavorare in aziende sostenibili

I lavori legati alla green economy saranno sicuramente improntati su un’attenzione particolare alla sostenibilità, ambientale e non.

Per questo è fondamentale, per chi ancora non è inserito nel mondo del lavoro, specializzarsi attraverso un adeguato percorso di studi.

Certamente sono fondamentali le conoscenza in tema di ecologia, che possano aiutare a capire le necessità degli ecosistemi e come le attività umane possono avere effetto sul nostro pianeta. Strettamente legati a questi studi sono quelli di biologia, concentrati sui fenomeni naturali e sulle ricadute che si hanno in ambito animale e vegetale per le nostre azioni.

Studi importanti sono anche quelli che entrano nell’ambito dell’ingegneria legata alle energie rinnovabili. Sono i profili che permetteranno alle aziende nei prossimi anni di avere degli impianti sempre più green, con un forte risparmio energetico e in grado di creare degli ambienti confortevoli.

Professioni green, quelle che resistono nel tempo

Chiaramente rimangono professioni green anche quelle di più vecchia nascita, molto legate alla vita e alla natura che ci circonda e che stanno dando sempre più spazio a strumentazioni in grado di toccare meno possibile l’ecosistema. È una professione green che resiste e continuerà a farlo quella del geologo, che si occupa di analizzare i rischi degli interventi umani sulla stabilità del nostro pianeta. Legato a tale professione c’è quella del sismologo, allo stesso modo a contatto con la terra ma il cui obiettivo deve essere il più possibile quello di prevenire le cause di un terremoto, evento che continua a essere impossibile da recepire al 100%.

Una delle professioni green più in vista e con cui siamo spesso a contatto nella nostra vita quotidiana è quella del meteorologo. Si può ben dire che sia anche uno dei green job che più condiziona le nostre scelte in tema di outfit e di quel che dobbiamo portare quotidianamente con noi, a seconda delle condizioni atmosferiche.

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