Diritti

La preoccupante relazione tra siccità e matrimoni precoci

Secondo Unicef, la mancanza di precipitazioni sta invertendo decenni di progressi sociali. Nel Corno d’Africa, sono sempre più le spose bambine, che si sottopongono a mutilazione genitale. Prerequisito per il matrimonio
Alcune donne della tribù Kara (o Karo) nell'Etiopia meridionale che, con le sue 2.000 persone sparse in diversi villaggi, rappresenta il gruppo etnico più piccolo della regione
Alcune donne della tribù Kara (o Karo) nell'Etiopia meridionale che, con le sue 2.000 persone sparse in diversi villaggi, rappresenta il gruppo etnico più piccolo della regione Credit: EPA/STEPHANIE LECOCQ
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
1 luglio 2022 Aggiornato alle 07:00

I progressi compiuti nella lotta ai matrimoni precoci e alle mutilazioni genitali femminili si stanno sgretolando nel Corno d’Africa: più la siccità aumenta, più questi fenomeni crescono.

È la denuncia dell’Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, che ha analizzato i primi quattro mesi del 2022 e scoperto che nella provincia somala dell’Etiopia le unioni sono più che triplicate rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Si tratta di una crescita del 119% nelle regioni più colpite dalla siccità.

Le famiglie povere del Corno d’Africa stanno dando in matrimonio le figlie minorenni in cambio della dote, perché un membro della famiglia in meno significa una bocca in meno da sfamare. Lo ha dichiarato in un’intervista Andy Brooks, consulente dell’Unicef ​​per la protezione dei bambini per l’Africa orientale e meridionale.

La peggiore siccità degli ultimi 40 anni sta portando le famiglie etiopi a costringere le proprie figlie, anche dodicenni, a sposare uomini che hanno cinque volte la loro età, e «queste non sono decisioni che stanno prendendo alla leggera».

Prerequisito per il matrimonio, secondo Brooks, è la mutilazione genitale femminile, anch’essa aumentata in base ai dati disponibili - e incompleti - del governo e delle valutazioni umanitarie: nelle regioni Snnp (Somali, Oromia, Regione delle Nazioni, Nazionalità e Popoli del Sud) la percentuale è cresciuta del 27%.

La siccità impatta in vari modi: le doti in denaro, il cibo e il bestiame stanno diminuendo, “il che significa che le famiglie possono prendere in considerazione la possibilità di sposare un numero ancora maggiore di ragazze”, spiega Unicef.

«I matrimoni precoci e le mutilazioni genitali femminili mettono fine alla loro infanzia, allontanandole dalla scuola e rendendole maggiormente vulnerabili alla violenza domestica e alla povertà per la vita», ha aggiunto Brooks.

La crisi sta anche costringendo le persone ad allontanarsi dalle loro case, “compresi gli operatori sociali e comunitari che sostenevano le famiglie per proteggere le ragazze dal matrimonio infantile e dalle Mutilazioni Genitali Femminili”, continua il Fondo delle Nazioni Unite.

Nel Somailand, uno Stato indipendente a nord della Somalia, non ancora riconosciuto dalla comunità internazionale, Unicef ha rilevato una crescita della violenza di genere, con un aumento del 50% dei casi di matrimonio precoce e violenza domestica e sessuale.

In Kenya, in 14 delle 23 contee colpite dalla siccità le mutilazioni genitali femminili raggiungono tassi di prevalenza del 98%. Inoltre, donne e ragazze devono percorrere lunghe distanze per accedere all’acqua e ad altre risorse di base, cosa che le rende vulnerabili e più facilmente vittime di violenza sessuale. Secondo un’analisi della Croce Rossa del Kenya, le donne e le ragazze camminano tre volte più a lungo rispetto al passato, fino a 30 km in alcune località.

Nel Corno d’Africa, infatti, 4 stagioni delle piogge sono saltate nell’arco di due anni e le previsioni mostrano che anche la quinta, prevista tra ottobre e dicembre, potrebbe fallire. Ma l’appello dell’Unicef per la siccità nel Corno d’Africa ha ricevuto meno di un terzo dei fondi richiesti.

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