Ambiente

Contro la crisi climatica, Siviglia dà i nomi alle ondate di calore

Un progetto pilota, fra i primi al mondo, svilupperà un sistema di allerta per aiutare a classificare i possibili impatti dei picchi di temperature in una delle città più calde d’Europa
Plaza de España, Siviglia, Spagna
Plaza de España, Siviglia, Spagna Credit: Joan Oger/Unsplash
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29 giugno 2022 Aggiornato alle 17:00

Il nemico ha tanti nomi nel cuore dell’Andalusia. Zoe, Yago, Xenia, Wenceslao, oppure Vega, per esempio. Sono gli appellativi che la città di Siviglia - tra le prime al mondo a portare avanti questa nuova sperimentazione - ha deciso di dare alle ondate di calore che stanno mettendo in ginocchio la città all’interno di un programma di lotta al surriscaldamento globale.

Siviglia è infatti una delle città più calde della Spagna che da maggio (il più caldo degli ultimi 58 anni) sta sperimentando temperature bollenti a più riprese, con la colonnina di mercurio spesso sopra i 40 gradi e che, in alcune zone periferiche, è arrivata persino a sfiorare i 45 gradi in questo giugno bollente.

Di conseguenza, scienziati e sindaco hanno deciso di lanciare un progetto, chiamato proMETEO, che servirà a classificare gli episodi di temperature elevate e avvisare per tempo la popolazione sui rischi della salute.

All’interno dell’iniziativa le ondate di calore avranno un nome per essere definite, esattamente come già si fa a esempio con uragani, tempeste tropicali o in alcuni casi con gli anticicloni.

A partire dall’ultima lettera dell’alfabeto (la prima sarà Zago) le ondate di calore - che in Andalusia sono devastanti già da inizio primavera - assumeranno così una sorta di identità: classificandole lo scopo è trovare un metodo per avvicinare la popolazione a comprendere i rischi e i possibili effetti sulla salute di queste ondate letali, come quella eccezionale del 2003 che nella sola Europa portò a 70.000 vittime.

L’esperienza pilota, basata sul lavoro di meteorologi, scienziati e la collaborazione con gli enti locali, è stata promossa dal Rockefeller Foundation Resilience Center e vede l’intesa fra università, amministrazione cittadina e agenzie meteo spagnole.

«Oggi è un giorno importante perché il sindaco e Siviglia stanno conducendo un’iniziativa per diventare la prima città al mondo a nominare e classificare le ondate di calore. Questa nuova metodologia, supportata da 18 mesi di ricerca e analisi dal nostro team scientifico, e costruita insieme con esperti locali e globali, mira a sensibilizzare sull’impatto dei cambiamenti climatici e salvare vite umane», ha affermato Kathy Baughman McLeod, direttrice del Rockefeller Foundation Resilience Center, durante il lancio del progetto.

Per il sindaco di Siviglia Antonio Muñoz, che ha ricordato le iniziative di lotta al surriscaldamento portate avanti da quella che considera una città “resiliente”, «è la prima città al mondo a fare un passo che servirà ad anticipare l’adozione di misure quando si verificherà questo tipo di fenomeno meteorologico, soprattutto considerando che le ondate di calore colpiscono sempre i più vulnerabili».

Basato su un algoritmo in grado di prevedere le ondate di calore e classificarne i possibili impatti sulla popolazione, il progetto permetterà di avvisare con sistemi di allerta i cittadini per tempo e aiutarli ad affrontare le ondate estreme.

Si tratta di una delle iniziative di azione contro il caldo promosse oggi in sempre più realtà, da Atene a Santiago, da Los Angeles a Miami, da Monterrey a Melbourne.

L’allerta sviluppata da proMETEO, oltre a dare un nome al fenomeno in arrivo, permetterà di rafforzare il personale del pronto soccorso, aprire rifugi con aria condizionata, ragionare sui piani “piscina” e su sistemi generali per affrontare il caldo.

Infine, oltre a un appellativo, per l’intera popolazione di Siviglia ci sarà anche una sorta di codice - che va dal “rischio molto alto” sino a “nessun impatto” - per comprendere meglio come affrontare le ondate di calore nella quotidianità.

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