Ecco chi è il recordman del mare
Quello di Kenichi Horie è un nome che molti appassionati di avventure oceaniche ricorderanno.
Nato nel 1938 a Osaka, è divenuto un’icona nel Paese del Sol Levante dopo che nel 1962, a soli 22 anni, guadagnò il titolo di primo giapponese (e secondo navigatore solitario) a attraversare il Pacifico. Per di più, su una barca in compensato marino di appena 5,8 metri, il Mermaid. Horie completò la rotta da Nishinomiya a San Francisco in 94 giorni.
A quell’esordio seguirono molte altre imprese stravaganti con diversi tipi di barche, spesso costruite con materiali riciclati e dotate di sistemi di propulsione ecosostenibili.
Nel 1974 completò il giro del mondo senza scalo; nel 1989 attraversò il Pacifico su una barca di soli 2,8 metri. Nel 1992 raggiunse Okinawa dalle Hawaii su una barca a pedali, mentre nel 1996 navigò dall’Ecuador al Giappone su un natante di alluminio riciclato alimentato a energia solare.
Nel 2002 completò nuovamente la traversata del Pacifico su Sirenetta III, barca realizzata assemblando botti di whisky, lattine di alluminio e bottiglie di plastica. Nel 2008, ancora, navigò dalle Hawaii alla penisola di Kii, in Giappone, su un catamarano di 9 metri, il Suntory Mermaid II, provvisto di un innovativo sistema di propulsione alimentato esclusivamente dal moto ondoso.
Un vero e proprio Einstein del mare, insomma, con l’animo da avventuriero e lo spirito ambientalista.
Un figlio dell’oceano, per il quale evidentemente non c’è vera pace se non tra le onde. Tanto che sabato 4 giugno, alla ragguardevole età di 83 anni, Horie ha completato la sua ennesima transpacifica in solitaria e senza scalo, guadagnando anche il titolo di navigatore più anziano di sempre ad aver portato a termine l’impresa.
Partito il 27 marzo da San Francisco a bordo del Suntory Mermaid III, sloop di alluminio di appena 5,8 metri, l’indomito ottuagenario ha impiegato oltre due mesi per raggiungere Nishinomiya, alimentandosi esclusivamente di riso, cibo in scatola e pesce pescato.
Nessuna particolare preparazione fisica. «Sono sempre in buona salute – aveva dichiarato al San Francisco Chronicle prima della partenza – Non mangio, né bevo troppo». Tutto qui.
Un’impresa, quella di Horie, il cui significato è condensato in un messaggio che lo stesso ha voluto diffondere a tutti gli abitanti del Pianeta: «Fate sì che i vostri sogni non restino solo tali, abbiate un obiettivo e applicatevi per raggiungerlo. Non potrà che attendervi una vita meravigliosa».
Articolo pubblicato su Bolina.it