ONU: l’Italia si riprende il suo posto e torna nel ruolo di membro votante

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Ora l’Italia nell’ONU si riprende il suo posto e torna un membro votante, era da tanto che si aspettava questo momento.
Anni di attesa e intenso lavoro diplomatico è ciò di cui l’Italia ha avuto bisogno per essere protagonista sulla scena internazionale. Da New York arriva una notizia che segna un momento importante per il nostro Paese, simbolo di riconoscimento e fiducia da parte della comunità globale.
Insomma quella che oggi si è ottenuta è una vera vittoria, testimonianza della credibilità che Roma si è costruita in temi come i diritti umani e non solo.
Un impegno costante nel promuovere il rispetto della dignità umana e la cooperazione multilaterale è quello che si riconosce alla nostra Italia, da sempre in prima linea nel dialogo tra i popoli e nella difesa delle libertà fondamentali, il nostro Paese ha mostrato coerenza e sensibilità in un contesto internazionale sempre più complesso.
Un ruolo prestigioso è quello che finalmente l’Italia ha recuperato.
Il riconoscimento di un impegno costante nel panorama internazionale
Una grande soddisfazione per il governo italiano, con il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha raccolto la notizia con estremo orgoglio. Proprio lui, da tempo aveva sottolineato l’importanza di un ritorno dell’Italia nei grandi consessi delle Nazioni Unite. Un ritorno che non nasce dal caso, ma da una precisa strategia diplomatica mirata a riaffermare il peso e l’autorevolezza dell’Italia nelle sedi internazionali.
In questi ultimi anni il nostro Paese aveva già ottenuto successi veramente molto significativi, nel 2023 era stato eletto alla Commissione ONU per le droghe narcotiche, mentre nel 2024 aveva conquistato un seggio nel Consiglio Economico e Sociale. Due traguardi che hanno rafforzato la reputazione dell’Italia come interlocutore affidabile, promotore di equilibrio, cooperazione e rispetto reciproco tra le nazioni. Il ritorno nel cuore decisionale dell’ONU rappresenta quindi la naturale prosecuzione di una politica estera coerente, che punta a un dialogo aperto e costruttivo.
L’Italia torna nel Consiglio Diritti Umani dell’ONU con 179 voti
Il 14 ottobre la conferma ufficiale, durante la seduta dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York: con 179 voti a favore, l’Italia è tornata a sedere nel Consiglio Diritti Umani (CDU) in qualità di membro votante. Quarto mandato per il nostro Paese che per 5 anni era stato il grande assente.
L’Italia è stata la nazione più votata all’interno del Gruppo dei Paesi Occidentali, segno di un consenso ampio e trasversale. Tajani ha parlato di “un riconoscimento alla lunga tradizione italiana nella difesa universale dei diritti umani, nella tutela delle minoranze e nella promozione della libertà“. I temi su cui l’Italia batterà saranno quelli della: discriminazione, la protezione dei diritti dei bambini, degli anziani e delle persone con disabilità, la difesa della libertà di espressione e di religione e la salvaguardia del patrimonio culturale e religioso.