“DIREMO ADDIO A MEZZA ITALIA”, una vera catastrofe naturale, ora abbiamo la data

Italia - fonte_Canva - LaSvolta.it
L’allarme è scattato, potremmo essere di fronte a un vero disastro, con mezza Italia che sparirà in maniera immediata. Ecco quando succederà.
La cartina geografica dell’Italia starebbe per subire un importante cambiamento, questa l’allarme che proprio di recente sarebbe scattato e avrebbe creato non pochi timori nelle teste dei cittadini italiani che proprio non si aspettavano di dover fare i conti con un disastro di questo genere.
Eppure non è certo la prima volta che arrivano messaggi allarmanti da più parti del mondo, con gli esperti che cercano di metterci in guardia nei confronti dei possibili problemi a cui potremmo trovarci a far fronte nei prossimi anni.
Questa volta ci sono specifiche zone d’Italia che sembrano essere in forte pericolo per i prossimi anni.
Allora ci si chiede se si possa fare qualcosa per risolvere la situazione.
Il mare che avanza e il grande rischio
Il rischio ambientale diventa ogni giorno maggiore, per via di un netto aumento del livello globale del mare. Una crescita che è stata costante nel tempo e che ha messo in allarme i ricercatori, che hanno già evidenziato degli scenari che sembrano essere veramente disastrosi. Anni di avvertimenti, studi e conferenze internazionali, che potrebbe portare l’Italia a scomparire sotto il mare alcune delle sue città più iconiche. Venezia, Pisa, Napoli, Catania, sono i nomi delle città maggiormente esposti a rischio.
Il livello globale del mare è già cresciuto in maniera considerevole negli ultimi 10 anni e si suppone che continuerà a salire nel tempo, questo per via dei ghiacciai che si stanno sciogliendo, proprio come le calotte polari e l’espansione termica degli oceani. Secondo gli scienziati, ogni anno la Groenlandia e l’Antartide perdono circa 370 miliardi di tonnellate di ghiaccio.
La verità: entro 200 anni il collasso dei ghiacci potrebbe sommergere mezza Italia
Insomma, lo scenario non sembra essere incoraggiante, ma questo non vuol dire che la fine del mondo è talmente vicina da preoccuparci. Un nuovo studio pubblicato sulla rivista PNAS e condotto da ricercatori dell’Università del Nuovo Galles del Sud (Sydney) è chiaro: la sola fusione della calotta glaciale antartica occidentale provocherebbe un aumento del livello del mare di oltre 3 metri; in questa prospettiva buona parte delle coste italiane, comprese le metropoli e i siti storici potrebbero sparire sott’acqua.
Si crede che ci sia un punto di non ritorno, se la temperatura degli oceani aumenterà di 2°C rispetto ai livelli preindustriali, la calotta glaciale antartica collasserà completamente entro i prossimi 200 anni. A quel punto il processo sarà irreversibile e potrà continuare per millenni, portando a un innalzamento complessivo di quasi 4 metri. Insomma, sì, se non si crea una controtendenza potrebbero esserci delle problematiche non di poco conto.