Burro senza latte né piante: la rivoluzione di Savor che nasce dall’aria

Panetto di burro

Panetto di burro (Canva) lasvolta.it

Il burro sostenibile: niente latte, niente olio di palma, solo aria e acqua. Una rivoluzione alimentare che cambia tutto.

Il futuro del cibo non passa più da allevamenti intensivi o coltivazioni a impatto ambientale elevato.

La ricerca scientifica sta aprendo nuove strade sostenibili per nutrire il pianeta.

Alimenti alternativi, ottenuti con processi innovativi, si affacciano oggi sul mercato globale.

Tra questi spicca il burro “senza agricoltura”, una scoperta destinata a rivoluzionare la tavola. Ecco di cosa si tratta.

Cibo sostenibile: un cambiamento che parte dagli alimenti quotidiani

Il settore alimentare è tra i principali responsabili delle emissioni di gas serra e del consumo di risorse naturali. Dalla carne ai latticini, ogni prodotto ha un impatto significativo sull’ecosistema. Ecco perché cresce la ricerca di soluzioni capaci di ridurre l’impronta ecologica senza rinunciare al gusto. Negli ultimi anni sono nate alternative vegetali al latte, alla carne e persino ai formaggi. Tuttavia, uno degli alimenti più difficili da sostituire è sempre stato il burro.

Protagonista in cucina, dalle ricette dolci a quelle salate, il burro tradizionale richiede enormi quantità di acqua, pascoli e allevamenti, contribuendo alle emissioni di metano e alla deforestazione. Di fronte a questo scenario, le startup del settore food tech hanno deciso di scommettere sull’innovazione. L’obiettivo è ambizioso: creare alimenti capaci di conservare sapore e consistenza, ma prodotti senza sfruttare animali o coltivazioni intensive.

Burro fresco
Burro fresco (Canva) lasvolta.it

Il burro del futuro: Savor trasforma aria e acqua in un alimento sostenibile

La startup californiana Savor ha presentato il primo burro al mondo realizzato senza latte né derivati vegetali. Il segreto è un processo che cattura anidride carbonica dall’aria e idrogeno dall’acqua, trasformandoli in un grasso alimentare con lo stesso gusto, profumo e consistenza del burro tradizionale. I primi test, condotti con chef e ristoranti, hanno evidenziato un risultato sorprendente. Il burro Savor si spalma come quello classico, resiste alle alte temperature ed è adatto sia in pasticceria che in cucina. L’azienda prevede il lancio commerciale entro il 2027, con l’obiettivo di arrivare nei supermercati di tutto il mondo.

Il progetto ha attirato l’attenzione di investitori internazionali, tra cui Bill Gates, che attraverso il fondo Breakthrough Energy Ventures ha finanziato Savor con 33 milioni di dollari. Un supporto fondamentale per avviare il primo stabilimento a Batavia, in Illinois.

L’innovazione è significativa sotto diversi aspetti:

  • Zero agricoltura: non richiede terreni coltivati né allevamenti.
  • Uso minimo di acqua: meno di un millesimo rispetto alle coltivazioni tradizionali.
  • Niente olio di palma: eliminata una delle principali cause di deforestazione.
  • Carbonio riutilizzato: per la prima volta un alimento non emette CO₂, ma la utilizza come materia prima.

Con queste caratteristiche, il burro Savor si propone come una delle alternative alimentari più promettenti per un futuro sostenibile, dimostrando che tecnologia e gusto possono convivere.