“Apra la valigia o chiamo la polizia”, ora in albergo ti perquisiscono all’arrivo e alla partenza | Se lo trovano nei bagagli sei spacciato

Valigie - fonte_Canva - LaSvolta.it

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Al check-in e al check-out possono perquisirti la valigia e non puoi nemmeno tirarti indietro, se chiamano la polizia sei fregato. 

Pensa se la vacanza perfetta che hai sognato per settimane, si trasformasse in un’esperienza letteralmente da dimenticare, forse ancora prima di iniziarla o più probabilmente nel momento del ritorno a casa, che non è mai troppo semplice. Negli ultimi mesi, alcune strutture ricettive hanno deciso di adottare dei rigidi protocolli di controllo sui bagagli, sia per chi entra che per chi esce.

Una misura che non solo ha sorpreso, ha anche lasciato di stucco alcuni clienti che di sicuro non erano abituati a tutto questo. Particolarmente spaventati coloro che sono avvezzi a frequentare luoghi di questo genere e che si sono visti frugare nelle loro valigie, senza alcun preavviso.

Da questo momento alla reception, poco prima del check-out, un addetto può intimare di  aprire la valigia per una rapida ispezione”.

Ma prima di creare del reale allarmismo, soprattutto in coloro che sono in procinto di partire, cerchiamo di comprendere cosa sia effettivamente successo e cosa avrebbe spinto le strutture alberghiere a lanciare questi controlli.

Oggetti “a rischio” e controlli mirati

La notizia arriverebbe proprio in un momento in cui sono tantissimi gli italiani che alloggeranno all’interno degli alberghi presenti sul territorio tanto nazionale quanto straniero. Alcuni di essi sono ormai abituati a dormire nelle camere d’albergo, altri invece non si concedono una vacanza da molto tempo e trovare questa novità potrebbe essere poco gradito. Ma l’intervento è indispensabile per riuscire a evitare e a correggere un’abitudine alquanto fastidiosa che avrebbero alcuni viaggiatori.

Probabilmente quello che spinge a un comportamento di questo genere è il vedere la camera d’albergo come una seconda casa, ma non si è proprietari né del luogo né degli oggetti che sono presenti al suo interno. La cattiva abitudine di portar via dei souvenir che non vengono di certi acquistati al negozietto in centro città, è un’azione che potrebbe esporre a gravi conseguenze.

Asciugamani d'albergo - fonte_Canva - LaSvolta.it
Asciugamani d’albergo – fonte_Canva – LaSvolta.it

I furbetti degli accappatoi rischiano grosso

Ammettiamolo, sono loro il vero oggetto del desiderio di moltissimi viaggiatori. Quegli accappatoi soffici e di alta qualità che troviamo all’interno degli alberghi spesso finiscono nelle valigie degli avventori.alcune strutture già si difendevano da questo andandoli ad addebitare sulla carta di credito lasciata come riferimento dal cliente stesso. Quello che però in pochi sanno è che prendere gli accappatoi e metterli in valigia è un vero e proprio furto e non solo una goliardata del momento.

Lo stesso discorso vale anche per: cuscini, coperte e, nei casi più eclatanti, veri e propri pezzi d’arredo come lampade, quadri o apparecchi elettronici. Alcuni furbetti si spingono persino a manomettere il minibar, sostituendo bottiglie e snack consumati con prodotti comprati fuori, sperando di evitare l’addebito. La legge italiana considera furto la sottrazione di qualsiasi bene di proprietà dell’hotel, e se il valore supera i 50 euro può scattare una denuncia penale ai sensi dell’art. 624 del Codice Penale. Nonostante ciò, al momento non sono previste perquisizioni, ma controlli successivi in camera, con eventuale addebito.