“NON È IL MIO PREFERITO”, parole lapidarie sul collega | I due motociclisti sono ormai ai ferri corti

MotoGP - fonte_Ansa - LaSvolta.it
Tra i due colleghi sembra non correre del buon sangue, senza mezzi termini gli dice che non è di certo il suo preferito.
La tensione è veramente tangibile nei box della MotoGP, dove lo spettacolo sta entrando nel vivo. Spesso tra i piloti, anche di scuderie diverse ci sono degli ottimi rapporti, una stima profonda tra coloro che svolgono lo stesso lavoro e che ogni fine settimana mettono in pericolo la loro vita per dare spettacolo.
La MotoGP è molto amata dai cittadini, quasi quanto lo è il Campionato di Serie A che tra poco ritornerà a intrattenere buona parte dei cittadini.
Numerosi i protagonisti di questo sport che sono molto apprezzati dagli appassionati delle due ruote, che restano incollati alla TV per scoprire chi è il più papabile dei campioni.
Ma questa volta però, la notizia ci parla di una lotta interna tra due campioni delle moto, sembra proprio che tra loro non corra buon sangue.
Parole dure e accuse pesanti
Probabilmente a colui che è il destinatario di queste parole, il commento non ha fatto di certo piacere, anche se troppe volte ci si basa su piccoli estratti di racconti molto più complessi, che parlano sì, di rivalità, ma anche di estrema stima tra coloro che sono professionisti di uno stesso settore. Questo anche se uno dei due protagonisti di tutta questa storia, ha appeso il casco al chiodo da tempo.
A parlare un ex pilota, ormai lontano dalle piste, ma che non manca di seguire le gare ancora oggi. Molto vicino agli ambienti del paddok, non ha certo fatto giri di parole per parlare di quelli che sono i protagonisti delle piste di questi ultimi anni.

L’opinione su Peco Bagnaia
Alex Barros è stato un vero campione delle due ruote di qualche anno fa; ora si sbilancia sulle nuove generazioni e parla chiaro su Peco Bagnaia “non è il mio preferito, ma è uno dei migliori al mondo“, ha dichiarato secco. Il giovane pilota italiano è passato dall’essere il numero uno ad essere abbandonato dalla sua stessa scuderia, vittima di un clima interno opprimente e poco collaborativo. “La moto attuale non è superiore alla versione precedente. Solo uno riesce a sfruttarla, e sappiamo chi è. Gli altri si perdono“, afferma Barros.
Secondo l’ex pilota occorre un netto cambio di rotta: “Se non lo aiutano ora, se continua a sentirsi solo, se ne andrà. Perché si percepisce: è triste, isolato, e nessuno sembra preoccuparsene“. Barros ha concluso mettendo in dubbio la bontà della nuova moto GP25 sottolineando come sia Marc Márquez l’unico a saperla davvero sfruttare, proprio come accadde a Stoner nel 2007.