STELLANTIS accusa il colpo, chiusa la più importante delle sue fabbriche si va verso il fallimento | In fumo i progetti degli ultimi mesi

Stellantis - fonte_Ansa - LaSvolta.it
Stellantis non riesce a tenere botta e sembra che le cinesi siano destinata a batterla in maniera definitiva. Ancora dipendenti in strada.
Attualmente conosciamo Stellantis per il suo essere uno dei maggiori gruppi automobilistici al mondo; sotto il suo controllo ci sono Fiat, Citroën, Peugeot e molte altre case automobilistiche che hanno segnato la storia del mercato e che adesso stanno avendo non poche problematiche.
I cambiamenti che nel mercato automobilistico si sono avuti, hanno messo tutti in ginocchio e sono poche le case automobilistiche che attualmente possono dire di essere passati indenni attraverso il cambiamento. Nel momento in cui l’elettrico è arrivato sul nostro mercato, si è accesa la disputa, anche se poi il mercato si è dimostrato molto meno clemente di quello che si possa pensare.
Ancora una volta ci si trova a parlare di una chiusura, l’azienda ha tirato giù la serranda e non sembra che ci siano i margini per la riapertura.
Facciamo chiarezza su una situazione che sta lasciando a casa centinaia di operai.
Le proteste non sono mancate, ma nemmeno bastate
All’interno della fabbrica quello che c’è adesso è solo il silenzio. Eppure le proteste a riguardo non sono mancate con i sindacati che a più riprese sono intervenuti per riuscire a trovare un punto di incontro. Il comparto automobilistico da molto tempo sta cercando di contrastare una crisi che si aggrava di volta in volta. Sappiamo bene che di recente alcuni elementi motoristici sono stati rivelati, perché non all’altezza delle aspettative e soprattutto non sicure.
Ora però, tutto questo avrebbe spinto una delle aziende a chiudere, lasciando ben 450 addetti ai lavori senza un futuro. L’annuncio è arrivato come un fulmine a ciel sereno e adesso ci si chiede in che modo si potrà uscire da un vortice che potrebbe portare letteralmente nel baratro il mondo automobilistico.

I dipendenti sono già a casa
Era lo scorso maggio quando a chiudere i battenti è stato lo stabilimento di Termoli della Stellantis. Si tratta del luogo in cui venivano montati i motori Fire, nuovo simbolo della resa per quello che riguarda il tessuto manifatturiero italiano, a favore della grande produzione globale, che dovrebbero abbattere i costi e quindi permettere di affrontare un mercato che si rivela sempre più complesso.
450 gli addetti che nelle promesse iniziali dovevano essere ricollocati, anche se ancora non è chiaro dove, anche se i mesi sono passati. Insomma, ancora una volta il lavoro pregiato della manifattura italiana accusa il colpo, come se ormai non vi fosse più spazio.