Viaggi in aereo con i contanti ma non sai cosa rischi | Quanti ne puoi portare senza farti indagare

Famiglia in aeroporto con valige (canva) LaSvolta.it
Viaggi in aereo con denaro in tasca? Attento: superare questa soglia può costarti caro. Ecco cosa sapere prima del volo.
Molti viaggiatori, per abitudine o sfiducia nei pagamenti elettronici, preferiscono portare denaro contante in valigia.
Ma quanti sanno davvero quali sono i limiti legali? Basta poco per passare da passeggeri a soggetti sospetti.
La scena è familiare: valigia aperta, domande serrate e uno sguardo indagatore dell’agente doganale.
Un controllo di routine può trasformarsi in un problema serio se si ignora una semplice regola che, in pochi, conoscono davvero.
Non ami le carte? Attento a non trasformare il viaggio in un incubo
C’è chi non si fida delle carte di credito. Chi teme di rimanere bloccato all’estero senza accesso ai propri fondi. Chi, semplicemente, si sente più tranquillo con una buona dose di contanti nel portafoglio. Succede spesso, soprattutto nei viaggi di lungo raggio o verso Paesi dove il sistema bancario non è tra i più affidabili. E allora si infilano banconote ovunque: nei calzini, nelle tasche interne, persino nei beauty-case. Ma pochi sanno che esiste un tetto preciso al denaro trasportabile.
Superarlo non è solo una questione di buonsenso: significa violare la legge. E la legge non fa sconti, anche se stai andando in vacanza con le migliori intenzioni. Sì, perché i controlli ci sono. E non riguardano solo valigie troppo piene o liquidi nel bagaglio a mano. Gli agenti di frontiera hanno un occhio allenato a intercettare chi porta più del dovuto, anche senza dirlo. E no, non basta dire che “sono soldi miei”. C’è un modulo da compilare, e c’è una soglia che, se superata, fa scattare multe, sequestri e guai.

Oltre questa cifra scatta la sanzione: ecco i limiti e le regole
Chi viaggia in aereo, ma anche in treno, auto o nave, può trasportare fino a 9.999,99 euro in contanti senza alcuna comunicazione. Oltre questa soglia, scatta l’obbligo di dichiarazione alla dogana, sia in entrata che in uscita dall’Italia e dall’Unione Europea. La somma va segnalata tramite un modulo ufficiale, disponibile online o negli uffici doganali. Il limite non riguarda solo le banconote, ma anche oro, assegni al portatore, titoli, traveller’s cheque e carte ricaricabili anonime.
Non farlo può costare caro: sequestro del 40% della somma eccedente, multe fino al 40% e, nei casi peggiori, denuncia per riciclaggio. Chi paga subito, può cavarsela con il 5% di sanzione. Ma oltre i 265.000 euro, o in caso di recidiva, niente sconti. Dalla primavera 2024, inoltre, è cambiato il modulo di dichiarazione: chi non lo aggiorna rischia comunque l’irregolarità. Morale? Nessuno ti vieta di portare contanti, ma devi dichiararli. E, soprattutto, sapere che anche un viaggio innocente può nascondere insidie doganali.