Turismo: non c’è la montagna tra le prime 20 località italiane

Ilturismosvolge, sicuramente, un ruolo centrale dal punto di vista dell’economia, soprattutto in un Paese ricco e variegato come il nostro.Nel 2019, si è raggiunto il record di presenze turistiche sul nostro territorioe, a causa della pandemia, soltanto a partire dal 2022 si è potuto registrare un andamento che risulta, attualmente, ancora in crescita. A fornire un’analisi completa della situazione nei comuni italiani è la ricercaLa ricchezza dei comuni turisticicondotta daSociometrica, cheanalizza il valore aggiunto prodotto dal turismoin una determinata località stilando anche una classifica dei diversi comuni. Considerando i dati relativi al turismo nel 2022, notiamo chesono state raggiunte 412 milioni di presenze turistiche in ogni tipo di esercizio alberghiero ed extra-alberghiero, per un valore pari al 94,3% del 2019. Sono stati, quindi, pienamente raggiunti i livelli record del 2019. Considerando, invece, il valore aggiunto la situazione è la seguente: nel 2019 il calcolo del valore aggiunto turistico è stato di 99.903 milioni di euro. Abbiamo, per il 2022, una stima del valore aggiunto complessivo del turismo di 94,2 miliardi di euro, a prezzi costanti, cioè non tenendo conto degli effetti dell’inflazione, mentre a prezzi correnti è di 101,9 miliardi di euro. La classifica stilata è la seguente: 7Cavallino-Treporti 1.381.751.037 euro 8San Michele al Tagliamento 1.323.270.968 euro 13Lignano Sabbiadoro 882.412.529 euro Come si può notare,le prime quattro posizioni sono occupate dalle cosiddette città d’arte. Non stupisce, infatti, la prima posizione occupata dal comune di Roma, cheda solo produce quasi il 10% della ricchezza generata dai primi 500 comuni turistici italiani. Spicca, invece, in quinta posizione il comune balneare di Rimini. Ma non è la sola località balneare in classifica: molto bene, infatti, anche il gruppo dei comuni della costa del Veneto (Cavallino-Treporti, San Michele al Tagliamento, Jesolo e Carole) che occupano rispettivamente le posizioni 7, 8, 9 e 12. Si nota, dunque, una rilevante presenza di città d’arte grazie alla loro versatilità in ambito turistico: non solo musei, infatti, ma anche sport, eventi musicali, shopping e formazione sono tutti fattori che contribuiscono alla loro attrattiva. Stupisce, invece, la completa mancanza di comuni montani nelle prime venti località. I fattori che contribuiscono a ciò sono molteplici. Prima di tutto,molto spesso questi paesi hanno delle dimensioni molto piccole, cui si aggiunge anche ilfattore della lontananza dalle grandi città e dalle grandi arterie del turismo internazionale, insieme alla mancanza di infrastrutture adeguate. Ma tutto questo non riguarda soltanto le località di montagna: la stessa dinamica si registra anche al Sud, dove molte zone balneari risultano molto spesso difficili da raggiungere e, di conseguenza,poco attrattive per i turisti.