Perché è importante salvaguardare i nidi degli uccelli

Perché è importante salvaguardare i nidi degli uccelli

 

Durante laprimavera, molto spesso capita di imbattersi in unnido diuccelli. Questi si possono trovare anche molto vicino a noi: sopra le porte d’ingresso, all’interno di portici e verande, ma anche sulle macchine. In questi casi, se la presenza del nido non intralcia le nostre attività quotidiane, la cosa migliore èlasciarlo dove si trova e non toccarlo. Un segnale che indica un nido nelle vicinanze è la presenza di uccelli agitati, che cinguettano in modo più aggressivo se ci troviamo nei pressi del loro nascondiglio. Anche volatili che fanno spesso lo stesso tragitto avanti e indietro con del cibo nel loro becco possono rappresentare un indizio. Chad Witko è coordinatore di biologia aviaria allaNational Audubon Society, organizzazione statunitense senza scopo di lucro dedicata alla conservazione della natura. Intervistato dalWashington Post, l’ornitologo afferma che avvicinarsi al nido troppo spesso potrebbe dare un chiaro segnale ai predatori in zona, come serpenti, roditori e altri uccelli. Generalmentei volatili tendono a costruire i nidi di nascosto, per aumentare leprobabilità di sopravvivenzadelle uova e dei loro pulcini. Un uccellino fuori dal proprio nido potrebbe avere i genitori nelle immediate vicinanze, ma se si tratta di un volatile appena nato sarebbe opportuno riporlo delicatamente all’interno del nido. In entrambi i casi, se l’uccello è ferito occorre chiamare gli appositi soccorsi autorizzati. NegliStati UnitiilMigratory Bird Treaty Actattesta chespostare un nido è illegalesenza l’autorizzazione del Dipartimento degli Interni di Pesca e Fauna selvatica. In Italia la rondine, il balestruccio e il rondone sono specie protettesu tutto il territorio nazionale dal 1981, come riporta il sito dellaProtezione Civile. Pertanto, èvietato distruggere, rimuovere o danneggiare i nidi, le uova e i nidiacei. Esiste anche unadirettivaa livello europeo, risalente al1979, e volta a proteggere e salvaguardare “tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo degli Stati membri, a esclusione della Groenlandia”. Secondo la direttiva,gli Stati europei devono preservare gli habitat degli uccelli, istituendo zone di protezione e ripristinando i biotopi distrutti. Anche qui è ribadito il divieto di “distruggere, danneggiare o asportare nidi e uova”. Osservare i nidi può fornire dati su come ilcambiamento climaticoimpatta sulle migrazioni e sulla riproduzione dei volatili.NestWatchsi occupa di addestrare i partecipanti a salvaguardare i nidi, per poi registrare fenomeni nel ciclo riproduttivo di varie specie di uccelli. Inoltre, la salvaguardia dei nidi e degli uccelli in generale può essere fondamentale per l’ecosistema. UnostudiodiFarmland Bird Index, realizzato dallaLipuper conto del Ministero dell’Agricoltura, registrain Italia un calo nel numero di uccelli pari a-36% in 3 anni, mentre inPianura Padanagli uccelli presenti nelle zone agricole sonodiminuiti del 50%. Gran parte della diminuzione èattribuibile al modello agricolo odierno, caratterizzato dall’uso di sostanze chimiche, dalla perdita di habitat e dalla banalizzazione dei paesaggi agricoli. A tal proposito, si è espressa Federica Luoni, responsabile Agricoltura dellaLipu: «Le possibilità di ripresa ci sono, in particolare nelle aree agricole dove labiodiversitàancora è presente. Occorreincentivare misure naturalistichein Europa e in Italia, dalle quali l’agricoltura possa beneficiare in termini di salute del suolo, presenza di impollinatori, ricchezza dei servizi ecosistemici, qualità del cibo e del paesaggio».