L’Italia frena l’installazione di pannelli solari su terreni agricoli

L’Italia frena l’installazione di pannelli solari su terreni agricoli

 

Il governo italianoè orientato verso il no all’installazione degliimpianti fotovoltaicisuiterreni agricolie verso il sì solamente aipannelli solarinelle aree non produttive, come le zone intorno alle cave e alle miniere. I segnali in questa direzione arrivano dalConsiglio dei ministriche ha visto ieri riuniti anche i titolari del dicastero di Economia e FinanzaGiancarlo Giorgetti, dell’Ambiente e della Sicurezza EnergeticaGilberto Pichetto Fratine dell’AgricolturaFrancesco Lollobrigida. Il vertice ha approvato ilDecreto Legge Agricoltura, ora sottoposto all’esame della Camera dei Deputati e del Senato. «Abbiamo voluto regolamentare l’utilizzo deipannelli fotovoltaici, perché crediamo che la terra serva a produrre e la produzione energetica deve essere compatibile con quella agricola», ha dichiarato proprioLollobrigida, intervenuto in conferenza stampa aPalazzo Chigi, insieme aPichetto Fratin. A margine del Cdmil ministrodell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha fornito dunque qualche elemento in più sulla “lettura” e sulla visione del quadro della situazione.Nell’opinione dell’esecutivo, occorre porre un freno alla diffusione che considera “selvaggia” degliimpianti fotovoltaici, soprattutto in riferimento all’installazione con moduli posizionati “a terra”. Così il governo esprime l’intenzione di voler “proteggere”le aree produttivee in particolarei terreni agricoli. È stato poi accennato al fatto che predisporrei pannelli solaricomporterebbe la modifica della destinazione d’uso della terra, una prassi che secondoLollobrigidanon deve continuare. Reutersha sottolineato che questa strategia potrebbe minare gli obiettivi didecarbonizzazionedi Roma e ha ricordato che la scorsa settimana, al termine delG7dei ministri dell’energia alla Reggia di Venaria alle porte di Torino, il Belpaese si è impegnato a triplicare la capacità difonti rinnovabiliinstallate entro il 2030 e a eliminare gradualmentele centrali elettriche a carbonenella prima metà del prossimo decennio. Dal punto di vista dell’ambiente e della produzione di energia pulita, però, il ministroGilberto Pichetto Fratinha aggiunto solo che questa stretta sull’agri-fotovoltaiconon limiterà gli sforzi e i traguardi da conquistare sulle rinnovabili, sottoscritti a Bruxelles, e nel dettaglio non impedirà di installare 38 GW di fotovoltaico entro sei anni. In generale, sulle decisioni dell’esecutivo potrebbero aver pesato almeno in parte due fattori, uno frutto dei mesi scorsi e un altro legato alle prossime quattro settimane. Il primo deriva direttamente dalleproteste dei trattoriche hanno agitatol’Italiae il Vecchio Continente con le richieste del mondo dei coltivatori, i quali rappresentano un importante bacino di voti da salvaguardare agli occhi della maggioranza, il secondo invece guarda con attenzione all’imminente tornata delleelezioni amministrative ed europee. IlDl Agricolturacomprende tra le altre cose 250 milioni di euro di fondi assegnati sotto forma di credito di imposta alle imprese della pesca e dell’acquacoltura con determinati requisiti, oltre a possibili agevolazioni sul piano di mutui e finanziamenti. InoltreilFondo per la sovranità alimentarepotrà contare su 10 milioni all’anno in più. Probabilmente faranno discutere i 20 milioni destinati al controllo dellafauna selvaticae nello specifico alla battaglia controla peste suina africana, che si potrebbero tradurre negli abbattimenti disuini e cinghiali(anche per tutelare la produzione dei prosciutti…). Tra gli stanziamenti previsti dal provvedimento ci sono quindi 12 milioni in favore delle attività dell’acquacoltura danneggiate dalgranchio blu, accompagnati dalla creazione di un commissario straordinario ad hoc. Nel decreto, infine, sono entrate pure le misure con gli interventi a supporto dell’ex Ilva di Taranto: come già si prospettava, il governo ha effettivamente stabilito di prevedereun nuovo finanziamento da 150 milioniper il gruppo siderurgico “per assicurare la continuità operativa”.