«Ma quand’è che ci fai un bel nipotino?». C’è un momento della vita in cui alle cene di famiglia, una donna, inizia a sentirsi ripetere questa domanda. Da parte dei genitori, dei parenti, talvolta degli amici.Un quesitospesso posto con inconsapevole leggerezzache può però avere effetti devastantie che racchiude il senso di una società che urla al progresso mentre rimane legata al passato, esprimendo in tutte le sue forme quelbinomio donna-madre, inteso come assoluta realizzazione di sé, dal quale, ancora oggi, non riusciamo a staccarci. Non fraintendiamoci,esseremadriè bellissimo, certo. È bellissimoper chi lo desidera, per chi scopre di desiderarlo e per una serie di motivi soggettivi dentro ai quali non è possibile addentrarsi se non si vivono in prima persona. Ma, così come affermare tutto questo non crea scalpore, non dovrebbe crearlo nemmeno il suo contrario. Inoltre, è bene specificare chebellissimo non è direttamente proporzionale a facile, né tantomeno a felicità costante. Ecco che, quindi, ènecessario normalizzare tutti gli aspetti dell’esseregenitore, a partire dal fatto di non desiderarlo, oppure sì ma di guardarsi attorno e avere paura della direzione che sta prendendo il mondo. Comprendere che è normale avere momenti di sconforto e che non esiste un istante preciso in cui si diventa madri o padri. Ognuno è diverso e diverse sono le emozioni provate. C’è chi scopre di essere genitore assieme al proprio bambino, giorno dopo giorno. C’è chi lo sa sempre. C’è chi sa di non esserlo e trova il coraggio di non diventarlo. Non esiste un manualeo un elenco di regole. Così comenon esiste una madre giusta o sbagliata, e avvicinandoci alla seconda domenica di maggio, giorno in cui si celebra la festa della mamma, questo concetto, deve essere espresso con ancor più risonanza. Per questo abbiamo sceltotre podcastchenon solo non sono la rappresentazione della famiglia del Mulino Bianco, masono storie vere di genitori che hanno imparato ad affrontare le paure insieme ai propri figlie, con loro, sono cresciuti. Genitori 2, Francesca Barra, Storielibere Seconda stagione di unpodcastdi successo entrato nei cuori e nelle case di moltissime persone grazie alle delicatezza e alla competenza con cui tocca e tratta anche i temi più spinosi:dagli stereotipi sul rapporto genitore-figlio, fino all’approccio alla genitorialità di ieri e di oggi. L’autrice,Francesca Barra, inGenitori 2fa esattamente ciò che ha fatto nella prima di questa avventura:aprire le porte alle famiglie e i microfoni agli espertiper dare la possibilità di comprendere le delicate tematiche attuali della crescita, sociale, fisica e psicologica, dei propri figli. E se la prima stagione si era soffermata sui nuovi modelli di genitorialità e consumo sostenibile e sull’educazione orientata al futuro con l’accento sulle nuove tecnologie, la seconda fa un passo avanti e si addentra ancor di più nelledinamiche della genitorialitàe dello sviluppo tollerante e consapevole. Fino ad arrivare al dilemma esistenziale che da sempre attanaglia qualsiasi genitore: «Sto facendo un buon lavoro?». L’ora delle donne,Natalia Levinte Un viaggio profondo e onesto nell’universo dellamaternità moderna. Un percorso fatto di riflessioni personali e conversazioni coinvolgenticon genitori e professionisti, per esplorare e toccare delicatamente l’esperienza di diventare madri oggi, le sfide e le pressioni sociali della società moderna, fino all’estrema idealizzazione della maternità. Natalia Levante, inL’ora delle donneaffronta ogni due settimanetutte quelle domande ritenute ancora oggi sbagliate. Tutti quei quesiti a cui, pur di non affrontare gli sguardi giudicanti della gente, molte hanno preferito non dare risposta. Sono pronta a diventare mamma? Com’è realmente avere un bambino nella società odierna? Come farò con il lavoro? Qual è la vera esperienza delle altre donne nella maternità? Perché sembrano tutte più brave e felici di me? E perché la maternità è così idealizzata? Con ospiti di spicco come Maura Gancitano, Violeta Benini e Chiara Cecilia Santamaria,il podcast offre prospettive diversein modo da dare agli ascoltatori l’opportunità di esplorare svariati punti di vista e ascoltare le opinioni di figure autorevoli in materia, arricchendo così la propria comprensione della maternità. Un progetto che si propone di dare supporto, conforto e comprensione alle mamme di oggi e che non solo illumina sulle sfide e le gioie della genitorialità, mainvita a sentirsi meno sole e, soprattutto, non giudicate. Mamma superhero, Silvia D’Amico «Eh ma quello fa male al bambino», «Dovresti dargli questo», «Ma senti che sta piangendo?», «Ah, mio figlio a quell’età lo faceva già da solo, probabilmente qualcosa non va». Quante madri, almeno una volta, hanno dovuto ascoltare queste domande e ricevere consigli non richiesti? Ecco,Mamma Superherospinge a fare esattamente il contrario. O meglio, punta a superare queste dinamiche, fornendo ogni giovedìpillole rassicuranti che aprono la mente alla (reale) comprensione del mondo dei piccoli. Il podcast, innanzitutto, è unalleato indispensabile per chi ogni giorno affronta la sfida quotidiana di crescere i propri figli nella società moderna, sempre connessa e ricca di sguardi pronti diventare accuse. E poi, sì, rappresenta anche unattimo di svago. Già, perché Silvia D’Amico, non solo offre un approccio pratico, illuminante e non giudicante, ma lo fa in modo semplice, gentile, diretto e fresco. Proprio come una ventata d’aria.Parte da sé per arrivare a chi ascoltae, episodio dopo episodio, svela una serie di strategie e soluzioni pratiche per affrontare gli ostacoli che talvolta possono apparire insormontabili. «Ti farebbe comodo qualche superpotere per crescere tuo figlio?», è con questa domanda che parte l’avventura di un podcast che offre conforto e supporto, ma anche soluzioni e idee alle quali attingere perrelazionarsi al meglio con i propri bambinie affrontare l’esperienza soggettiva della genitorialità.
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