Australia: i femminicidi sono cresciuti del 30%

Australia: i femminicidi sono cresciuti del 30%

 

Il tasso didonne uccise dal proprio partner in Australia è aumentato di quasi il 30% tra il 2022 e il 2023rispetto al biennio precedente. Secondoi dati pubblicatidall’Australian Institute of Criminology (Aic),34 donne sono state uccisedal loro compagno o ex, 8 in più rispetto al periodo 2021-2022. Lo studio rileva che nel biennio scorso il 16% dei casi di omicidio registrati nel Paese erano omicidi condotti da partner sessuali e che l’89% è stato perpetrato su una vittima di sesso femminile di età pari o superiore ai 18 anni. I risultati confermano che i femminicidi sono aumentatipassando da 0,25 su 100.000 cittadine nel periodo 2021-2022 a 0,32 su 100.000 nel 2022-2023. «I dati di questo ultimo rapporto forniscono un’importante base di riferimento per misurare i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi nazionali delineati nel Piano nazionale per porre fine alla violenza contro le donne e i bambini 2022-2032, che ha l’obiettivo di ridurre gli omicidi delle donne del 25% all’anno in 5 anni», ha detto il vicedirettore dell’Aic, il dottor Rick Brown. Pur essendo in aumento rispetto al biennio precedente,il tasso difemminicidiregistrato dall’Aicè ancora il terzo più bassoda quando il loro conteggio in Australia è iniziato più di 30 anni fa. Era il 1989 e da allora il tasso nazionale di donne uccise dai loro partner è diminuito del 66%. Dopo ipresunti omicidi di 26 donne per mano di uomini nei primi 4 mesi del 2024, il primo ministro australiano Anthony Albanese ha dichiarato che laviolenza contro le donnecostituisce unacrisi nazionale. Tramite il suo piano contro gli abusi di genere il Governo si propone di coinvolgere organizzazioni che si occupano di contrastare la violenza domestica e sessuale, scuole e società civile per fermare le molestie contro le donne entro i prossimi 8 anni. In tutto il Paese, dopo l’ennesimo caso di violenza, da alcuni giorni si stanno tenendomanifestazioni di protesta contro i femminicidiche hanno coinvolto le istituzioni. Nello Stato di Victoria, la presidente Jacinta Allan si è unita al corteo e di fronte ai giornalisti ha detto: «Dobbiamo smettere di parlare della sicurezza delle donne e andare avanti eaffrontare la violenza degliuomini». Secondo quanto riporta ilGuardian, Albanese, la ministra per le donne Katy Gallagher e la ministra dei servizi sociali Amanda Rishworth erano tra i vari politici federali che si sono uniti alle manifestazioni a Canberra. In questa occasione il Primo Ministro ha dichiarato: «Siamo qui oggi per chiedere che i Governi di tutti i livelli facciano meglio, compreso il mio, compreso ogni Governo statale e territoriale. Spetta agli uomini cambiare anche il comportamento maschile».