Amazon lancia il Package Decision Engine per ridurre gli sprechi

In un mondo sempre più inquinato e con il continuo incremento delconsumo di plasticache – secondo le stime –si triplicherà entro il 2060,Amazonsembra voler fare un passo avanti. Del resto, è già da diverso tempo che il gigante dell’e-commerceaggiorna la sua politica per tentare diridurre il suo impatto ambientale sul Pianeta e la plastica, a causa della difficoltà nel riciclo, rappresenta sicuramente un punto da cui partire. Precedentemente, infatti, era stata annunciata la decisione di voler utilizzare, per la spedizione degli ordini,buste e scatole riciclabili al 100%in tutta la sua rete europea. Ma non solo: nell’ultimo annoAmazonha anche aumentato di oltre il 50% il numero di prodotti spediti senza imballaggio aggiuntivo in tutta Europa. La combinazione di queste due misure ha portato a risultati importanti: si stima, infatti, diaver evitato l’utilizzo di oltre 1 miliardo di buste per le consegne in plastica monousonella sua rete di distribuzione europea a partire dal 2019. In realtà,già dal 2015Amazonha iniziato a ridurre il peso degli imballaggi in uscita per singola spedizione del 38% in media ed ha eliminato oltre 1,5 milioni di tonnellate di materiale da imballaggio. Tra gli articoli che le persone sono più disposte a ricevere nella confezione originale del produttore con la sola aggiunta di un’etichetta con su scritto l’indirizzo di spedizione, ci sono gli alimenti per animali, la carta igienica, i detersivi per la casa, i cibi in scatola o i prodotti per il giardinaggio. Al contrario, tra gli articoli che i clienti preferiscono ricevere con imballaggi aggiuntivi troviamo quelli per la cura della persona oppure i prodotti chepresentano un costo più elevato come, per esempio, i dispositivi elettronici. Con l’avvento della tecnologia, inoltre, è stato realizzato un nuovo modello di intelligenza artificiale in grado di determinare il tipo di imballaggio più efficiente per ogni articolo. Si tratta delPackage Decision Enginee ha l’obiettivo di ridurre il numero di scatole di cartone, cuscini d’aria, nastro adesivo e buste utilizzate per spedire gli acquisti ai clienti. Grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, infatti, il modello è in grado di intuire quando un prodotto più resistente non necessita di un imballaggio protettivo, o quando un articolo che risulta potenzialmente fragile potrebbe, invece, aver bisogno di un imballaggio aggiuntivo e più complesso per la spedizione. Il modello funziona grazie a una combinazione di machine learning avanzato, elaborazione del linguaggio naturale ecomputer vision. Ma non solo, si avvale anche dell’elaborazione del linguaggio naturale sfruttando i dati testuali di ogni articolo e raccogliendo informazioni in tempo quasi reale dalle recensioni dei clienti riportate attraverso il centro resi online diAmazon, le recensioni dei prodotti e altri canali di feedback dei clienti. Attualmente, il modello delPackage Decision Engineè utilizzato in tutto il Nord America e in Europa, ma c’è sicuramente l’intenzione di implementare il servizio anche in India, in Giappone e in Australia per poter raggiungere quanti più clienti possibili.