Negli Usa (ma non solo) cresce l’abbandono scolastico

 

Ilsistema scolastico statunitensesta attraversando una fortecrisi, testimoniata tra le altre cose dal fatto che attualmente sia stato raggiunto illivello più alto di dispersione scolasticadegli ultimi 30 anni, pari in media al 13%, anche se la situazione non è omogenea in tutti gli stati. Gli effetti a cascata di questo fenomeno sono diversi e tutti preoccupanti: scarsa preparazione degli studenti, diminuzione della possibilità di accedere a percorsi di istruzione superiore o universitaria, aumento del disagio sociale. La situazione è precipitata soprattutto dopo la pandemia.I dati raccolti dall’American Enterprise Institutee analizzati daNew York Timesrivelano infatti che il26%degli studentidelle scuole pubbliche statunitensi nell’ultimo anno è stato definito‘cronicamente assente’-ovvero ha accumulato assenze per più del 10% dei giorni dell’anno scolastico-rispetto al 15% del periodo pre pandemico. Questo problema riguarda sia i quartieri più abbienti sia quelli più modesti, anche se tra le comunità povere è più accentuato. Tra gliindigentinel 2023 sono risultati assenteisti cronici il 32% degli studenti contro il 19% di quelli registrati prima della pandemia. «È come se il nostro rapporto con la scuola fosse diventato facoltativo»ha dichiarato Katie Rosanbalm, psicologa e professoressa associata presso ilCenter of Child and Family Policydella Duke University. L’assenteismo scolastico non è un problema solo per i singoli studenti ma coinvolge la collettività. Infatti, prosegue Katie Rosanbalm, «se gli studenti non frequentano le lezioni non possono apprendere e questo ostacola anche chi continua a recarsi in aula ogni mattina, perchégli insegnanti sono costretti a rallentare lo svolgimento del programmaper cercare di mantenere tutta la classe sulla stessa lunghezza d’onda». Per far fronte al problema e disincentivare l’assenteismo, le scuole americane stanno cercando di renderel’ambiente scolastico più accogliente, anche se per vincere questa partita sarebbe anche necessario migliorare l’accessibilità dei trasporti scolastici,garantirea tutte le famiglie la possibilità di accedere a risorse educative di qualità einvestire nellasalute mentaledegli studenti. A tenere lontani i giovani dai banchi, infatti, sono anchedisturbi d’ansiaspecifici denominatifobia scolastica, largamente diffusa in tutto il mondo. Secondo unostudiorecentemente concluso da parte dellaSanità Pubblica francese, riguarderebbe una percentuale compresa tra il4%e il10%del totale degli studenti dei vari corsi di studio. Anche inSvizzerasono in continuo aumento gli alunni che soffrono di questo tipo di ansia e di, conseguenza, cresce sempre più il fenomeno dell’assenteismo. I dati raccolti per l’anno 2023 negli istituti scolastici diZurigo, a esempio, ci dicono cheil 15% delle ragazze e il 12% dei ragazzi si sono assentati per diversi giorni nell’arco dell’anno scolastico ma la motivazione non era mai indisposizione fisica. InItalial’11,5%degli studenti nel 2022 ha abbandonato gli studisenza terminarli. Il nostro Paese occupa il quinto posto per quanto riguarda gliabbandoni scolasticiprecoci nell’area UE dove la media è pari al9,6%. Le ragioniprincipali dell’allontanamento dall’istruzione risultano essere i conflitti con i compagni di classe, episodi dibullismo, lapressioneche non sempre riescono a reggere per il rendimento scolastico e la paura del giudizio (degli insegnanti, degli amici, dei genitori). Condizioni che portano a vederela scuola come un ambiente ostile. Sono prevalentemente le persone più timide e chiuse a incontrare difficoltà nella gestione dei rapporti interpersonali e ad avere poca autostima, tutti ingredienti che naturalmente alimentano lo stress quotidiano intrinseco della vita scolastica fino a farlo sfociare in veri e propri stati d’ansia. Ad amplificare il malessere possono anche essere situazione individuale e familiare difficili, oltre ovviamente alla coda negativa della pandemia, che in molti giovani pesa ancora enormemente sulla psiche. La fobia scolastica va riconosciuta e affrontata da subito, prima che si insinui subdolamente nella mente dello studente il quale, continuando ad accumulare assenze, vedrà peggiorare il rendimento e, di conseguenza, l’autostima. Ma non solo. Il fatto dinon presentarsi in aula porta all’isolamento, che a sua volta può generaredepressionee condurre al definitivo abbandono scolastico. Per evitare questo epilogo la strada migliore resta quella deldialogo, con i genitori ma anche con la scuola stessa.