Spagna: vietata la scansione dell’iride in cambio di criptovalute

Spagna: vietata la scansione dell’iride in cambio di criptovalute

 

A marzo laSpagnaha deciso dibloccare, temporaneamente, il progetto diSam Altman, Ceo diOpenAI,dibarattare la scansione dell’iride di una persona con criptovalute. Un’iniziativa curiosa. È stata propriola curiositàla parola d’ordine che ha spinto migliaia di cittadini a presentarsi (facendo lunghe file!) nei luoghi designati (una trentina di stand in diversi centri commerciali del Paese) e lasciarsi effettuare la scansione dell’iride; in cambio, hanno ricevutocriptovalutaWorldcoin. Di fronte a questa ondata di adesioni, l’Autorità spagnola per la protezione dei dati (Aepd) ha manifestato le proprie perplessità e preoccupazione: secondo il Governo spagnolo, infatti, questa pratica comportarischi elevatiper la privacy dei cittadini,avendo questi anche rilasciato, nel momento della registrazione per la scansione, le proprie generalità edati sensibili. È proprio questo l’elemento che maggiormente preoccupa ilGarante per la Privacy spagnolo,sia per le scarse informazioni reperibili riguardo il progetto che per la poca chiarezza in merito altrattamentodeidati anagrafici e biometrici raccolti. Per queste ragioni, è stato disposto uno stop di 3 mesi all’iniziativa di Altman, durante i quali non potrà essere effettuata la raccolta di ulteriori dati biometrici e non potranno essere utilizzati i dati già registrati. Nel frattempo, si cercherà di fare luce su quali siano i reali interessi del Ceo diOpenAInell’accumulare una così grande quantità di informazioni anagrafiche e biometriche. Intanto, il team di Altman non ha chiarito le sue intenzioni, anzi hannonegatoagli utenti di esercitare il dirittoa ritirare il consenso per il trattamento dei datiprecedentemente forniti. Per tutti questi motivi,Worldcoinè finitao sotto la lente di ingrandimento anche in altri Paesi:Argentina, Germania, Regno Unito, Kenya(dove è già stato bloccato, come in Spagna),Stati Uniti, Cina eIndia. Da una parte, circa400.000 cittadini spagnoli hanno consegnato aWorldcoini loro dati personalie biometrici; dall’altra, i verticisostengonodi avererispettatopienamente quanto previsto dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati dell’Ue (Gdpr) e che da mesi sono in contatto con laBayLDA, l’Autorità di Protezione dei Dati della Baviera, dove si trova lasede diTools for Humanity, la società che si occupa di raccogliere e archiviare immagini ad alta definizione degli iridi degli utenti diWorldcoin. Ma come avviene lo scambio dati personali-criptovaluta?La persona guarda per alcuni istanti attraverso una sfera hi tech, chiamataOrbgrande quanto un pallone da football; per poterla utilizzare, l’utente devescaricare un’applicazionesul proprio smartphone e ricevere un codice QR. La foto dell’iride, in sostanza, sostituisce il flag che in altre circostanze mettiamo su “non sono un robot”. In questo modo, il sistema garantisce che la richiesta è stata fatta effettivamente da una persona reale. All’immagine dell’iride viene associato il codice QR e, successivamente, l’app genera un documento chiamatoWorld ID. L’utente poi fornisce anche i propridocumentidi identificazione personale (Dninel caso della Spagna, ovvero: carta di identità e Codice Fiscale) di cui viene immediatamente salvata una copia nel data base della startup. Ilcorrispettivoper questa esperienza tecnologia che, a quanto pare, attrae davvero moltissime persone, è unacriptovaluta:oggi le monete digitali diWorldcointoccano gli 80 euro circa.