Che ci farà una rete wireless sottomarina nel Golfo di Follonica?
L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientalesta realizzando una rete di comunicazione wireless sottomarina per il monitoraggio ambientale nel golfo diFollonica, uno dei poli produttivi più importanti per l’acquacoltura italiana. Si tratta di un progetto applicato per la prima volta nel nostro Paese e unico nel marMediterraneo. In occasione dellaGiornata Nazionale del Maredell’11 aprile, sono stati annunciati i passi avanti fatti dall’iniziativa che appartiene al programma dell’IsprachiamatoMer – Marine Ecosystem Restoration, rientra nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ilPnrr, ed è finanziata con un budget di mezzo milione di euro. Dal 14 marzo 2024, quindi sono partite le prime attività. L’obiettivo finale è permettere dimonitorare circa 3.000 ettari negli impianti offshore dipiscicoltura e molluschicolturadell’area traLivorno e Grossetograzie a una sorta di “rete neurale” sottomarina. Il sistema di monitoraggio ambientaleviene dunque applicato per la prima volta in Italia alle attività di piscicoltura e molluschicoltura. Basato su tecnologie innovative, è formato da: una rete di comunicazione sottomarina(network wireless) composta da ripetitori (nodi) indipendenti che comunicano tra loro attraverso modem acustici, collegati a terra con una unità di comunicazione WiFi di superficie (boa)nove stazioni di monitoraggioin prossimità degli impianti di acquacoltura, collegate al network di comunicazione, equipaggiate con sonde dotate di sensori in grado di misurare più parametri contemporaneamente e autopulenti, per il rilevamento continuo dei valori di ossigeno, temperatura, torbidità, Bod (attività batterica totale), clorofilla e correnteUna piattaforma web-cloudin cui saranno archiviati i dati raccolti, che potranno essere resi disponibili alle autorità di controllo e agli allevatori attraverso una interfaccia grafica di consultazione e analisi. una rete di comunicazione sottomarina(network wireless) composta da ripetitori (nodi) indipendenti che comunicano tra loro attraverso modem acustici, collegati a terra con una unità di comunicazione WiFi di superficie (boa) nove stazioni di monitoraggioin prossimità degli impianti di acquacoltura, collegate al network di comunicazione, equipaggiate con sonde dotate di sensori in grado di misurare più parametri contemporaneamente e autopulenti, per il rilevamento continuo dei valori di ossigeno, temperatura, torbidità, Bod (attività batterica totale), clorofilla e corrente Una piattaforma web-cloudin cui saranno archiviati i dati raccolti, che potranno essere resi disponibili alle autorità di controllo e agli allevatori attraverso una interfaccia grafica di consultazione e analisi. La realizzazione di questa rete sensoristica di monitoraggio in tempo reale rappresenta innanzitutto uno strumento operativo di supporto perla pianificazione spaziale e l’assegnazione di nuove zone marineper attività d’acquacoltura, secondo principi disostenibilità ambientale. Inoltre è uno strumento essenziale peri controlli ambientali previsti dalle normativeper il monitoraggio degli impatti ambientali delle attività d’acquacoltura nell’ambiente marino e al contempo contribuisce al monitoraggio dei parametri ambientali per la gestione sia degliimpianti d’acquacoltura- molluschicoltura e piscicoltura – sia dellearee marineadibite a uso turistico-ricreazionali. Infine da tutto questo trarranno giovamento anchele attività tecnico-scientifiche, e più in generalela ricerca applicata, allo scopo di individuare soluzioni e tecnologie innovative perridurre le pressioni ambientali. In conclusione, gli elementi innovativi di questa iniziativa sono duplici: in primo luogo emerge l’utilizzo ditecnologie all’avanguardia per la comunicazione sottomarinaunito al monitoraggio dei parametri ambientali, in secondo luogo spicca una notevolecopertura spaziale. L’operazione è resa possibile “grazie al coinvolgimento attivo di tutti gli operatori di acquacoltura del polo del golfo di Follonica”, fa sapereIspra, “che hanno consentito l’installazione dell’infrastruttura all’interno degli specchi d’acqua che hanno in concessione e che trarranno vantaggio dal monitoraggio deiparametri ambientali, attraversol’accesso all’interfaccia cloude all’utilizzo dei dati raccolti, per ottimizzare le scelte gestionali dei loro allevamenti e aumentarnela sostenibilità”.