Sudafrica: i leoni non saranno più allevati per cacciare?

Sudafrica: i leoni non saranno più allevati per cacciare?

 

Peril Sudafrica, dire addio agliallevamenti dei leoni per lacacciaè un cambiamento epocale. Certo, la novità sarà graduale: gli allevatori avranno fino a 24 mesi di tempo per terminare questa attività volontariamente, riqualificarsi e quindi adeguarsi al divieto che al termine di questo arco di tempo diventerà totale. Il provvedimento è stato proposto daBarbara Creecy, ministro delle Foreste, della Pesca e dell’Ambiente della Repubblica delSudafricadal 30 maggio 2019, e si inserisce in un contesto in cui il Paese sta tentando in tutti i modi di migliorare la propria reputazione sul piano dellaconservazione dellafauna selvatica, dopo i lunghi anni della discutibilissima, cosiddetta “caccia ai trofei”. Tra l’altro, negli ultimi anni, in aree comeEuropa, Stati Uniti d’America e Australiasi sono diffuse a macchia d’olio campagne per proibire l’import da questo Paese africano. La misura dovrebbe quindi contrastare la pratica consistente nelliberare animali come felini selvatici, allevati in appositi recinti sostanzialmente allo scopo di essere uccisi dai cacciatori, spesso abbienti e stranieri, più che disposti a pagare ingenti somme di denaro per ottenere il capo o la pelle della vittima. Le procedure politiche per arrivare all’abolizione di questa triste usanza sono cominciate almeno tre anni fa, quandouna commissione istituita sul temaha dato il via ai lavori. Ora, come dichiarato dalla ministra, proprio da questa commissione arriva la raccomandazione di chiudereil settore dell’allevamento in cattività, incluso quello deileonie del loro impiego per fini commerciali. Quindiil Consiglio dei Ministri sudafricanoha avallato ufficialmente l’intenzione di abolire gradualmente questa pratica, con riferimento in particolareall’allevamento di leoni erinoceronti. In questo panorama, però, le notizie non sono tutte rose e fiori. Infatti il divieto deve ancora essere trasformato in legge a tutti gli effetti e nell’attesa deve resistere alle critiche deirappresentanti del settore dell’allevamento. Il testo rischia di essere messo sotto la lente di ingrandimento e subire lunghe discussioni. Le organizzazioni per la protezione degli animali calcolano – e denunciano – che inSudafricavengono allevati tra gli 8.000 e i 12.000 leoni in 350 fattorie. Secondo l’OngEndangered Wildlife Trust, con sede in Sudafrica, solamente 3.500 leoni vivono in natura nel Paese,che ospita anche l’80% della popolazione mondiale di rinoceronti e conta più di 300 allevatori. Una recente ricerca, pubblicata sulla rivistaCommunications Earth & Environment, rivela dati allarmanti sulla diminuzione delle popolazioni dileoni in Africa, pur fornendo nuove informazioni sulle strategie di conservazione. È stata condotta daSam Nicholsondell’Endangered Wildlife Trust of South Africae dalla ricercatriceAmy Dickman. Stando ai dati,i leoni africanirimangono solo in 25 Paesi e quasi la metà di queste nazioni ne ha meno di 250 esemplari. Sebbene i leoni siano stimati tra le 20.000 e le 25.000 unità, c’è la preoccupazione che queste piccole popolazioni scompaiano.