Gaza, uccisi 7 operatori umanitari: gli enti di beneficienza sospendono gli aiuti

Gaza, uccisi 7 operatori umanitari: gli enti di beneficienza sospendono gli aiuti

 

John Chapman, 57 anni; James Henderson, 33 anni; James Kirby, 47 anni; Lalzawmi (Zomi) Frankcom, 43 anni; Jacob Flickinger, 33 anni; Damian Sobol, 35 anni; Saif Issam Abu Taha, 25 anni. Sono i nomi deglioperatori umanitari uccisi da un attacco aereo israelianoche il 2 aprile ha colpito un convoglio dellaWorld Central Kitchennella Striscia di Gaza. I tre veicoli erano appena usciti da un magazzino nella città di Deir Al Balah, nella zona centrale della Striscia, dove avevano scaricato più di 100 tonnellate di cibo. Secondo ilNew York Times, i veicoli bianchi (che riportavano il logo dell’organizzazione umanitaria sul tetto e sui lati del mezzo) sono stati colpiti più volte. Per via di questo attacco mortale,alcuni enti di beneficienza hanno annunciato la sospensione delle operazioni a Gaza, dovela catastrofe umanitaria sembra destinata a peggiorare. Anera, organizzazione umanitaria che aiuta i rifugiati in Medio Oriente, ha definito la sua decisione“una mossa senza precedenti”: inun comunicatoil gruppo, che sostiene di aver fornito una media di 150.000 pasti giornalieri in collaborazione conWckoltre a milioni di cure mediche e migliaia di aiuti essenziali di emergenza dal 7 ottobre, ha spiegato che l’uccisione dei 7 operatori umanitari, “avvenuta meno di un mese dopo quella, ancora inspiegabile, del membro dello staff diAneraMousa Shawwa, insieme alla perdita di numerosi altri operatori umanitari e delle loro famiglie, ha portato il nostro team a concludere chefornire aiuti in modo sicuro non è più fattibile. Per la sicurezza del nostro personale e delle loro famiglie, sospendiamo il lavoro diAneraaGaza”. Secondo l’organizzazione il coordinatore logistico Shawwa sarebbe stato ucciso in un attacco aereo l’8 marzo, mentre si rifugiava con la sua famiglia a Deir Al Balah. “In quasi sei mesi di conflitto, questo segna il primo caso in cui il nostro personale palestinese a Gaza, sopportando condizioni continuamente pericolose, ha ritenutointollerabile il rischio per la propria sicurezza e quella delle proprie famiglie”, sottolineaAnera, che sostiene il popolo palestinese da 55 anni. AncheProject Hope, una Ong per la salute e gli aiuti umanitari con sede negli Stati Uniti,ha annunciatoche “per prevenire altre morti insensate, gli operatori umanitari e le spedizioni di aiuti devono essere protetti.Abbiamo sospeso tutta la programmazione a Deir al Balah e Rafah per i prossimi tre giorniin solidarietà conWorld Central Kitchene per rivalutare la situazione della sicurezza mentre diamo priorità alla sicurezza dei nostri membri del personale”. Il team a Gaza avrebbe finora fornito 12.000 consulenze sanitarie, assistenza medica, kit per l’igiene familiare, materassi e coperte. Entrambi i gruppi umanitari chiedono indagini approfondite e azioni immediate. Secondo un rapporto pubblicato dal quotidiano israelianoHaaretz, che cita fonti della difesa israeliane, il 2 aprile un drone avrebbe lanciato contro il convoglio di 3 veicoli altrettanti missili, uno dopo l’altro, per via delsospetto che un militante armato di Hamas stesse viaggiando insieme al team dellaWck. SecondoHaaretz, dopo che il primo veicolo è stato colpito, la squadra ha informato le Forze di Difesa Israeliane di essere stata attaccata, ma un altro missile ha colpito la seconda macchina. Secondola ricostruzionedelGuardianl’ultima vettura è stata colpita da un terzo missile circa un chilometro e mezzo più a sud. Il fondatore diWorld Central Kitchen, il cuoco spagnolo José Andrés, si è rivoltoin un tweetal Governo israeliano: “…deve fermare queste uccisioni indiscriminate. Deve smettere di limitare gli aiuti umanitari, smettere di uccidere civili e operatori umanitari e smettere di usare la fame come arma. Niente più vite innocenti perse. La pace inizia con la nostra comune umanità. È necessario iniziare adesso”. Inun tweetpubblicato dopo la notizia dell’uccisione dei 7 operatori, la Commissione europea che sottolineato che secondo il diritto umanitario internazionale questi lavoratori “devono essere sempre protetti”, e per questo motivo ha chiesto “un’indagine approfondita su questa tragedia”. MartedìIsraele si è assunto la responsabilità dell’uccisione dei 7 lavoratoridiWcke ha espresso ’‘sincero dolore’’: il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato di «un tragico incidente» in cui le forze israeliane «hanno colpito involontariamente persone innocenti nella Striscia di Gaza». In guerra, ha aggiunto Netanyahu, «succede» e «stiamo indagando a fondo sull’accaduto». Secondol’analisidellaCnna Gaza sono stati uccisipiù operatori umanitari in meno di 6 mesiche in qualsiasi altro conflitto annuale degli ultimi 20 anni: le vittime tra le fila delle organizzazioni sono statepiù di 190. Il maggior numero di vittime in un anno, finora, era stato registrato in Siria, nel 2018, con un bilancio di 56 operatori umanitari morti. Nel 2013, in Afghanistan, ne erano stati uccisi 48. Jamie McGoldrick, il massimo funzionario delle Nazioni Unite per il coordinamento degli aiuti umanitari a Gaza,ha dichiaratoche l’attacco al team diWorld Central Kitchennon è stato “un incidente isolato”. Dall’ottobre 2023, si legge in un comunicato, “i territori occupati sono diventati uno dei luoghi di lavoro più pericolosi e difficili al mondo.Non è rimasto alcun posto sicuro a Gaza”.