Afghanistan: tornano le fustigazioni e le lapidazioni pubbliche per le donne

Afghanistan: tornano le fustigazioni e le lapidazioni pubbliche per le donne

 

Il leader supremo dei talebani,Hibatullah Akhundzada,ha annunciatoaRadio Television Afghanistanche nel Paese verrannoreintrodotte la fustigazione e la lapidazione delle donne per adulterio in pubblico. “Le donne vogliono i diritti di cui parlano gli occidentali? Sono contrari allaShariae alle opinioni del clero, il clero che ha rovesciato la democrazia occidentale”, ha spiegato Akhundzada in un messaggio trasmesso dal canale di informazione statale. Nonostante le promesse iniziali di un Governo più moderato, dopo aver preso il controllo del territorio a partireda agosto 2021, i talebani hanno condotto numeroseesecuzioni, fustigazioni e lapidazioni. Pochi mesi dopo aver preso il potere, il portavoce del gruppo, Zabihullah Mujahid, ha annunciato che le leggi religiose dellaShariasarebbero state applicate in maniera più rigorosa attraverso queste e altre punizioni fisiche, come lamutilazione. Dal 2021 al 2022 inAfghanistan, almeno 307 uomini, 80 donne e 4 bambini sono stati costretti a subire pubblicamente frustate, da 30 a 100, mentre 2 persone sono state lapidate, evidenziailrapportodellaMissione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan(Unama). Queste persone, secondo il Governo talebano, sono colpevoli direlazioni sessuali fuori dal matrimonio, adulterio, fuga da casa, omosessualità, consumo di alcol, frode e traffico di droga. Le punizioni pubbliche sono proseguite anche quest’anno.A febbraio, il Governo afghano ha fatto giustiziare 3 cittadinidavanti a migliaia di persone negli stadi del Paese. La decisione comunicata dal leader dei talebani rappresenta ora un impegno pubblico a reinstaurare ufficialmenteregole che vigevano in Afghanistan fino agli anni ‘90. Le donne avvocate e giudici sono state messe al bando e prese di mira, mentre il lavoro degli attivisti per l’emancipazione femminile e i servizi dedicati alle donne sono stati fortemente limitati e ridotti. Samira Hamidi, attivista afghana e sostenitrice diAmnesty International, ha detto che l’ultimo annuncio del Governo sulla lapidazione pubblica delle donne «è unaflagrante violazione delle leggi internazionali sui diritti umani,inclusa la Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne».