L’Ue vuole donare il ricavato dei beni russi congelati all’Ucraina

L’Ue vuole donare il ricavato dei beni russi congelati all’Ucraina

 

Ileader europeiradunati a Bruxelles si sono mostrati d’accordo con la proposta della Commissione Ue, che intendetrasferire all’Ucraina i profittiottenuti daibeni russi congelati,in deposito nelle riserve finanziarie d’Europa. Il ricavato delle vendite dei beni russi, quest’anno, è stimato attorno ai3 miliardi di euroe un terzo potrebbe già essere consegnato a Kyiventro luglio, ha detto la presidente della Commissione Ursula Von Der Leyen dopo la prima giornata di confronto con i capi di Stato e di Governo europei. Il 20 marzo, quando la Commissione ha presentato la propria proposta,il Cremlinoha reso noto che una simile mossa costituirebbe unaviolazione del diritto internazionale. Ilsequestro dei 200 miliardi di investimenti russi gestiti in Europaa beneficio dell’Ucraina è stato deciso a febbraio. Da allora questi soldi sono inaccessibili: non possono esserené ritirati né trasferitida parte della banca centrale russa. Ora il progetto è di utilizzare gli interessi generati annualmente dalle attività delle banche statali russe presso la società belgaEuroclearperacquistare armi da fornire all’Ucraina e contribuire alla sua ricostruzione. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampaReuters,l’obiettivo della Commissione è spendere il 90% dei proventi per le armi,attraverso il fondoEuropean Peace Facility. Ma per alcuni Stati membri,utilizzare il denaro in questo modo è problematico,come nel caso dei Governi militarmente neutrali e non allineati: Malta, Austria e Irlanda. «Per noi neutrali, bisogna garantire che il denaro per il quale diamo la nostra approvazionenon venga speso in armi e munizioni»ha detto il cancelliere austriaco Karl Nehammer. Se Regno Unito e Stati Uniti hanno espresso la propria solidarietà verso la proposta della Commissione europea, anche ilprimo ministro ucraino Denys Shmyhalha risposto in modo positivo all’iniziativa di Bruxelles, sostenendo però che all’utilizzo degli interessi delle banche russe devonoseguire la confisca e la vendita totale di tutti i beni russi congelati. «L’Europa e il mondo hanno bisogno di un precedente efficace per far pagare all’aggressore un prezzo pesante per la distruzione che ha causato in Ucraina»ha dettoShmyhal in conferenza stampa. LaBanca centrale europeateme tuttavia che questo approccio possa esserecontroproducente per l’Europaminacciando la credibilità dell’euro. Secondo i suoi principali funzionari la vendita degli interessi potrebbe infatti entrare in conflitto con le leggi internazionali che garantiscono l’immunità degli investimenti delle banche centrali presenti nei depositi esteri.