Ecco come l’Rna potrebbe aver creato la vita sulla Terra

 

Circa4 miliardi di anni faspuntavano sulla terra iprimi organismi viventi: erano piccoli e semplici organismi, molto simili aibatteri, che si sono evoluti fino a diventare entità piùcomplesse. Questi organismi, grazie a unmix di fenomeni ambientali, chimici e fisiologici,avrebbero costituito la vita per come la conosciamo oggi. Ma c’è una domanda che da sempre attanaglia scienziati e curiosi:come è nata la vita sulla Terra?Come hanno fatto questi minuscoli organismi a emergere sul nostro Pianeta? Alcuni scienziati sostengono che ciò sia stato possibile grazie agliasteroidi. Altri sostengono invece che lemolecole basilari della vita si siano formate autonomamente sulla Terra, a partire dacomposti non organici. C’è una teoria che più di tutte primeggia:quelladell’Rna(acido ribonucleico). Secondo questa teoria, reazioni prebiotiche sulla Terra primordiale hanno generato unamolecola in grado di autoreplicarsi, appunto l’Rna. Gli organismi formati da questa molecola si sono poievoluti sempre più, fino a diventare cellule in grado di sintetizzare proteine con genomi a Dna. La celebre teoria che spiega ciò è quella dell’evoluzione della specie, elaborata da Darwin. Ora un gruppo di scienziati delSalk Institute for Biological Studies, istituto di ricerca scientifica statunitense, ha condotto unostudio in grado di rafforzare e confermare questa teoria: sono state costruite in laboratorio, per la prima volta nella storia, unaclasse di molecole chiamate ribozimi dell’Rna polimerasiche non solo riescono acopiare l’Rna(processo che secondo gli scienziati permettete all’Rna stesso di replicarsi )  ma possono ancheevolversi per sopravvivere in situazioni difficili, migliorando la loro forma. Questo è un grande passo in avanti che spiega come potrebbe essere nata la vita sulla Terra e si concilia perfettamente alla teoria dell’evoluzione diDarwin, secondo la qualepiù un organismo è in forma, più è probabile che si riproduca e trasmetta il suo materiale genetico, adattandosi all’ambiente esterno. Proprio quello che è accaduto in questo studio:le molecole originarie (i ribozimi dell’Rna polimerasi), sviluppate in laboratorio,sono state in grado dicreare copie accurate dei filamenti dell’Rna e di evolversi autonomamente. Finora, nessuna molecola di Rna era riuscita a replicarsi in laboratorio in modo autonomo creando delle copie precise e migliori di altro Rna e questo rappresentava uno dei più grandiostacoli nel fornire una spiegazione alla teoria della vita sulla Terra basata, appunto, sull’Rna. Addirittura, durante lo studio è stato scoperto chemano a mano che i ribozimi dell’Rna polimerasi “di qualità” diventavano più efficienti nel copiare l’Rna, riuscivano a evolversi e a migliorare sempre di più, mentre i ribozimi di qualità inferiore copiavano l’Rna in modo inaffidabile, allontanandosi così dal processo di evoluzione. Una molecola di Rna, infatti, deve creare copie quasi identiche all’originale per evolversi. Se le copie sono diverse dalle molecole originarie, le capacità di replicazione falliscono. Ma gli scienziati hanno osservato che le copie di Rna erano sempre migliori e riuscivano perfettamente a riprodursi. «Questa è la strada per capire come la vita possa nascere in laboratorio o, in linea di principio, in qualsiasi parte dell’universo  – hadettoalWashington PostGerald Joyce, presidente delSalk Insitutee co-autore dello studio  –  Il punto centrale è che, alla fine,l’evoluzione darwiniana ha iniziato a funzionaree a un certo punto dellastoria della vita l’Rna ha svolto il ruolo crucialedi contenere leinformazioni genetichee di accelerare le reazioni chimiche necessarie per creare copie di queste informazioni». Il team di ricerca che hapubblicatolo studio sulla rivistaProceedings of the National Academy of Sciencesvuole andare oltre, non solo cercando di approfondire le origini della vita sul nostro Pianeta, ma anche provando a scoprire altrefunzioni nascoste dell’Rnaper comprendere come hanno inciso sul processo dell’evoluzione. L’Rna è unamolecola che trasporta le istruzioni necessarie alla costruzione delle proteine ed è alla base di tutte le attività cellulari. «Questo è un progresso molto eccitante  – affermaMichael Kay, professore di biochimica dell’Università dello Utah  –che è riuscito afornire prove fondamentali a supporto della teoria della vita basata sull’Rna». Secondo l’accademico questa “fotocopiatrice” di Rna sviluppata dagli scienziati delSalkè uno strumento prezioso per capire e sperimentare l’evoluzione della specie. Sono stati necessari oltre10 annitra studi e ricerche per elaborare il processo di laboratorio, che si trova alla base di un fenomeno chiamato “evoluzione in provetta” e che permette agli scienziati diimitare l’evoluzione aiutando le molecole a evolversi di generazione in generazione, migliorando se stesse e adattandosi all’ambiente circostante. Il campo di ricerca relativo agli studi sull’origine della vitasta ampliando le sue prospettive e non è escluso che in futuro possano essere fatti ulteriori passi avanti nello svelare questo affascinante processo della creazione della vita nel nostroPianeta. Già molti studiosi si stanno soffermando sul ruolo dell’Rna ma anche su altri elementi che potrebbero essere costitutivi della vita, come gliamminoacidi.