Usa, matrimonio egualitario: perché il sostegno degli statunitensi è diminuito?
Il sostegno degli statunitensi alla comunità Lgbtq+continua a essere molto altoma, secondoi nuovi datidelPublic Religion Research Institute,nel 2023 c’è statoun leggero calo per la prima volta dal 2015. L’organizzazione no profit ha intervistato più di22.000 persone adultenell’ambito del suoAmerican Values Atlas(Atlante dei valori americani), con cui fornisce unprofilo dettagliato delle caratteristiche demografiche, religiose e politiche degli americaniLgbtq+ma anche dell’atteggiamento degli americani nei confronti dei diritti Lgbtq+ in tutti e 50 gli Stati. Il sostegno pubblico per i diritti delle personeLgbtq+è cresciuto a partire dallasentenzadel 2015della Corte suprema sul casoObergefell v Hodgesche ha sancito ildiritto costituzionale al matrimonio tra persone dello stesso sesso. Al tempo stesso, da allora,i conservatori hanno condotto una campagnaaggressiva contro la comunitàLgbtq+, in particolare quellatransgender. A livello statale, le legislature guidate dai repubblicani hanno promulgatonumerose leggi che limitano i dirittidei giovani transgender,impedendo le cure mediche per l’affermazione di genereeimponendo nuovi controlli sull’espressione di genere nelle scuole, vietando anche libri di testonelle biblioteche scolastiche. L’American Civil Liberties Unionsta monitorando478 proposte di legge anti-Lgbtq+negli Stati Uniti. Nonostante questo, un’ampia maggioranza di americani, indipendentemente dal partito politico o dalla fede, continua a essere a favore di diritti e tutele per le personeLgbtq+. Quest’anno, però,il sostegno almatrimonio egualitarioè scivolato dal 69% del 2022 al 67% nel 2023, mentreil sostegno alle politiche che proteggono gli americaniLgbtq+dalla discriminazione nell’occupazione, nell’alloggio e nella discriminazione pubblica è sceso dall’80% nel 2022 al 76%. L’indagine, spiega il Prri, ha indagato il pensiero degli americani su 3 temi:il matrimonio tra persone dello stesso sesso,le tutele contro la discriminazioneeil rifiuto di servizi basati sulla religione. È emerso che il sostegno a tutte e 3 le misure si è attenuato per la prima volta da quando l’istituto ha iniziato a monitorare le opinioni su questi temi quasi un decennio fa. Melissa Deckman, ceo del Prri,ha dichiaratoalGuardianche i risultati possono servire da«segnale d’allarme»per chi si impegna a difendere i diritti degli americaniLgbtq+mentre il partito conservatore continua a sforzarsi a ridurli. «Negli ultimi annici si aspettava che il sostegno ai diritti delle personeLgbtq+si stesse gradualmente rafforzandoin tutti i settori della società americana», cosa che si è verificata fino allo scorso anno. «Questa è davvero la prima volta che vediamo un calo del sostegno». Secondo i risultati l’opposizione a consentire alle aziende di rifiutare i servizi agli americaniLgbtq+per motivi religiosi è scesa dal 65% degli americani nel 2022 al 60% nel 2023. In vista delleelezioni presidenziali, che si svolgeranno il 5 novembre 2024 e presumibilmente vedranno sfidarsi l’ex presidenteDonald Trumpe il presidente in caricaJoe Biden, l’indagine ha sondato anchequanto i dirittiLgbtq+guidino le decisioni di voto e per chi: il 38% degli americani li definisce uno dei vari fattori che prenderanno in considerazione alle urne, il 30% dice che voterebbe solo per un candidato che condivida le loro opinioni su questo tema e il 29% afferma di non considerare i dirittiLgbtq+come una questione importante. I giovani americani (38%) e membri della generazione Z (38%) voterebbero solo per un candidato che condivida le loro opinioni a riguardo. Lo sostengono anche i democratici (38%) e un po’ meno i repubblicani (29%) e gli indipendenti (25%). Le divergenze tra gli elettori dei 2 partiti emergono anche quando si tratta del matrimonio egualitario:nel 2023 il sostegno al diritto costituzionale è diminuito tra i repubblicani, scendendo dal 49% del 2022 al 47%.