Spazio: questa sera verrà lanciato MethaneSAT, il satellite amico dell’ambiente
Questa sera, poco dopo le 23:00, verrà lanciato a bordo di un razzoSpaceX Falcon9l’innovativo satelliteMethaneSAT,progettato per contribuire a proteggere il clima. Come? Accelerando la riduzione di un potente inquinante a effetto serra e concentrando la sua analisi sugli operatori del settoreOil & Gas, la maggiore fonte industriale di emissioni di metano al mondo. Sviluppato da una sussidiaria dell’organizzazione no-profitEnvironmental Defense Fund,MethaneSAT, al contrario di altri satelliti, è in grado diindividuare e quantificare le emissioni totali di metanosu vaste aree e di identificare i grandi emettitori in luoghi finora inosservati. Il lavoro diMethaneSATconsentirà alle aziende e alle autorità di regolamentazione di tenere traccia delle emissioni e fornirà a cittadini, Governi, investitori e importatori di gasun accesso gratuito e quasi in tempo reale ai dati,oltre alla possibilità di confrontare i risultati con gli obiettivi e gli obblighi in materia di emissioni. «Tagliare l’inquinamento da metano prodotto dalle operazioni legate ai combustibili fossili, dall’agricoltura e da altri settori è il modo più rapido per rallentare il riscaldamento globale mentre continuiamo a decarbonizzare i nostri sistemi energetici – ha dichiarato Fred Krupp, presidente diEdf- Per farlo, però, è necessario disporre di dati completi su scala globale.MethaneSATci mostrerà una panoramica del fenomenotracciando leemissionifino alla loro fonte». Krupp ha annunciatoMethaneSATin un TED Talk del 2018 nell’ambito delTED Audacious Project. Da oltre un decennioEdfè leader mondiale nella ricerca di soluzioni per il metano, lavorando per mettere in luce il problema delle emissioni. Negli anni, inoltre, ha organizzato una serie pionieristica di 16 studi indipendenti che hanno dimostrato quanto le emissioni di metano lungo la catena di approvvigionamento del petrolio e del gas negli Stati Uniti fossero superiori del60%rispetto alle stime dell’Epa(Agenzia per la Protezione Ambientale) dell’epoca.MethaneSATè il risultato diretto di questi sforzi. «L’aspetto unico diMethaneSATè la capacità di misurare con precisione i livelli di metano con un’alta risoluzione e su vaste aree, tracciando anche le fonti più piccole e diffuse che rappresentano la maggior parte delle emissioni in molte regioni – ha dichiarato Steven Hamburg, scienziato capo diEdfe responsabile del progettoMethaneSAT -Sapere quanto metano viene emesso, da dove e come cambiano i tassi di emissione è essenziale». Orbitando intorno alla Terra 15 volte al giorno,MethaneSATmisurerà le variazioni delle concentrazioni di metano fino a tre parti per miliardo. L’elevata sensibilità, unita all’alta risoluzione e all’ampio campo visivo, consentiranno al satellite di vedere l’intero quadro delle emissioni. I dati interattivi sulle emissioni saranno disponibili a chiunque direttamente dal sito www.MethaneSAT.org e suGoogle Earth Engine, una delle principali piattaforme di dati geospaziali utilizzata da oltre 100.000 esperti e analisti. La realizzazione del progettoMethaneSATè stata possibile grazie al sostegno dei donatori diEdfe dalla partnership con ilGoverno dellaNuova Zelanda. Tra i maggiori finanziatori, ancheBezos Earth Fund, Arnold Ventures,Robertson Foundatione ilTED Audacious Project. «Le emissioni di metano sono state trascurate e difficili da rilevare per troppo tempo – ha dichiarato Kelly Levin, responsabile del settore Science, Data and Systems Change delBezos Earth Fund-MethaneSATcambia le cose, mettendola scienza e i dati al centro dell’attenzione.Dal cielo, può vedere ciò che gli altri non possono vedere, favorendo chi opera bene e responsabilizzando chi non lo fa». A dicembre,Edfsi è unita aBloomberg Philanthropies,all’Agenzia Internazionale per l’Energia (Iea), a Rmi e all’Osservatorio Internazionale sulle Emissioni di Metano (Imeo) del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente(Unep)in una nuova iniziativa, unica nel suo genere, per responsabilizzare maggiormente le aziende e i Governi nella gestione del metano. «Non si può gestire ciò che non si può misurare, e questo è certamente vero quando si tratta di ridurre il metano, uno dei maggiori responsabili del cambiamento climatico – ha dichiarato Michael R. Bloomberg, inviato speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per le Ambizioni e le Soluzioni per il Clima e fondatore diBloomberg LPeBloomberg Philanthropies -I dati di questo satellite ci aiuteranno a misurare meglio le emissioni di metano e a individuarne le fonti, garantendo maggiore trasparenza al problema, fornendo alle aziende e agli investitori le informazioni necessarie per agire e mettendo il pubblico in condizione di chiederne conto». Oltre a identificare le fonti a livello regionale,MethaneSATconsentirà diconfrontare i tassi di emissione delle principali regioni petrolifere e del gas a livello mondialee le loro performance nel tempo. I dati analitici sviluppati appositamente per questa missione consentiranno di risalire alle fonti delle emissioni all’interno delle regioni interessate. A gennaio l’amministrazione Biden ha avanzato una proposta per una tassa sulle emissioni di metano in eccesso che richiederà un’accurata misurazione. La legislazione europea approvata a novembre traccia un percorso verso la richiesta di dati empirici sulle emissioni da parte degli importatori di gas, mentre Giappone e Corea (due dei maggiori acquirenti diGnl – gas naturale liquefatto) hanno avviato piani per iniziare a richiedere dati sulle emissioni ai fornitori. Man mano che gli standard sul metano vengono incorporati nelle politiche nazionali e negli accordi commerciali,MethaneSATaiuterà a garantire il raggiungimento degli obiettivi e a chiarire dove le riduzioni dichiarate sono inferiori. Oltre 150 Paesi hanno firmato ilGlobal Methane Pledgeper ridurre le loro emissioni collettive di metano di almeno il 30% rispetto ai livelli del 2020 entro il 2030. Alla Cop28, oltre 50 aziende hanno annunciato laOil & Gas Decarbonization Charter,impegnandosi a eliminare virtualmente le emissioni di metano e il flaring di routine. Oltre a Edf, i partner diMethaneSATincludono la Scuola di Ingegneria e Scienze Applicate dell’Università di Harvard, l’Osservatorio Astrofisico dello Smithsonian e l’Agenzia Spaziale della Nuova Zelanda. Il team della missione comprende oltre 70 esperti di tutto il mondo con esperienza nel volo spaziale, nel telerilevamento e nell’analisi dei dati.