Erotika III: l’arte femminista nel metaverso (e a Milano)

L’arte contemporaneaè costantemente alla ricerca di nuovi codici interpretativi e spazi dove muoversi, che non sempre e non necessariamente sono quelli fisici ai quali siamo abituati. Ecco allora cheuna mostra può anche essere allestita nelmetaverso. È il caso diErotika III: Eco-transfeminist visions beyond the mainstream, che superando i confini tradizionali della fruizione artisticaesplora l’intersezione tra ecofemminismo, transfemminismo ed erotismo, attraverso prospettive artistiche al di fuori dei canoni tradizionali. Curata da Luisa Ausenda e Federica Pogliani delcollettivo femminista di curatela artisticaClitSplash, la mostra è allestita nel lorospazio digitale sul metaverso Spatial.io, accessibili da remoto attraverso qualsiasi dispositivo ma anche per mezzo di un’installazione fisica disegnata da Cristina Valiani e presente all’interno della fiera d’arte(un)fair, negli spazi diSuperstudio Maxi di Milanofino al 3 marzo. Guarda tutte le immagini della gallery>1/2EROTIKA III: Eco-transfeminist visions beyond the mainstream 2/2EROTIKA III: Eco-transfeminist visions beyond the mainstream ClitSplashè una realtà fondata da donne sul principio di rappresentazione equa, che promuove prospettive non mainstream sulla sessualità umana tramite progetti creativi, in particolareopere d’arte new media, realizzate da artistə donne, queer, trans, non-binary e gender fluid o da appartenenti ad altre minoranze scarsamente rappresentate. Quelle che hanno dato vita aErotika IIIprovengono da tutto il mondo e tramite ciò che realizzano invitato gli spettatori a conoscere e approfondire un universo alternativo, doveecologia e parità di genere si intrecciano con la sensualità. Spaziando dal tema della riappropriazione di luoghi fisici e mentali solitamente nelle mani di una società fortemente patriarcale, alla promozione dell’armonia ecologica, l’esposizione invita a considerarel’interconnessione dell’essere umano con la natura e le macchinee accoglie narrazioni di rappresentazione di genere non tradizionale, mirando ad amplificare voci ed esperienze spesso trascurate dal grande pubblico e dalle istituzioni. Ma non solo, come svela in parte già il titolo, questo progettosfida l’arte eroticatradizionale, invitando artistə la cui pratica non è eteronormata a presentare le propria prospettive sulla sensualità. A causa dei contenuti espliciti la mostranon è fruibile ai minori di 18 anni, sia che la si voglia scoprire solo virtualmente, sia che si preferisca fare un salto nel reale, raggiungendo gli spazi di Superstudio Maxi per visitare l’installazione fisica che funge da porta d’ingresso, e con essa l’intera fiera-non fiera di arte contemporanea (un)fair. L’evento è tornato a Milano con la sua terza edizione, questa volta dedicata al tema del desiderio, sviluppato in modo differente da diversi artisti, ed è aperta fino al 3 marzo.