Freni e pneumatici delle auto elettriche inquinano?

 

Lamobilità elettricadeve fare ancora tanta “strada” prima che si possa affermare, anche sul piano culturale e soprattutto nell’immaginario delle persone. Ci sono alcuni miti che aleggiano attorno allee-carse che finiscono per non incentivare le persone al loro utilizzo. Uno di questi è legato all’ipotesi che, paradossalmente, tali veicoli contribuirebbero addirittura all’aumento dellosmog atmosferico: più di qualcuno si chiede seleauto elettrichepossano inquinare attraversol’attrito su freni, pneumatici e superfici stradali, magari per via del loro maggiorepesoche potrebbe produrre più particolato a causa dell’usura. Se è provato chele e-carsriducono a zero le emissioni nocive del motore perché non bruciano direttamente combustibili fossili, è anche vero chei loro freni e pneumatici si basano sull’attritoper poter funzionare, come d’altra parte accade in tutte le altre automobili a benzina e diesel. Siccome quell’attrito tende a consumare e a rompere i materiali, questi ultimi potrebbero disperdersi nell’ambiente. In realtà,le e-carsgenerano meno particolato perché sono dotate di freni “rigenerativi” che tra l’altro si logorano più gradualmente. Poi bisognerebbe osservare anche le caratteristiche dellostile di guidae lecurve della strada. Si tratta di elementi, ulteriori, che influiscono. L’accusa inerente il presuntoincremento dell’inquinamento atmosfericoscaturisce però dal fatto chele auto elettrichesono mediamente più pesanti e quindi in teoria potrebbero dare vita a una usura di quei materiali più accentuata. Secondo alcuni calcoli, in effetti, porterebbero con sé circa 400 chilogrammi in più specialmente per via dell’ingombro rappresentato dallebatterie. Qui entrano in gioco le rilevazioni della società privata britannicaEmissions Analytics, secondo le quali le emissioni di particolato della mobilità elettrica possono essere 1.850 voltesuperiori a quelle degli scarichi delle auto moderne, resi più puliti grazie alle normative. Occorre fare attenzione però: i test non sono stati sottoposti a revisione da parte degli scienziati e l’industria contesta questi risultati. In sintesi mancano dati empirici certi, perché riuscire a misurare particelle minuscole è molto complesso e comparare gli studi è ancora più complicato. Di fronte all’incertezza su questi aspetti, sembra arduo dedurre cheil peso extra delle batteriepossa portare a un surplus di inquinamento. Al limite potremmo dedurre che la diffusione di mezzi imponenti come i Suv tenderà ad aggravare il bilancio delle emissioni e dell’efficienza energetica. Per il resto, per quanto concerne l’inquinamento dovuto agli pneumatici, il livello sembra più o meno paragonabile tra le auto a benzina, diesel ed elettriche. I benefici offerti da queste ultime, in primis la riduzione dell’inquinamento da carbonio, continuano a mantenere un ampio vantaggio. Il mito del “peso” delle auto elettriche è stato anche scandagliatoin una puntata di una serie di articolidelGuardian: si intitolaEV Mythbusters, analizza il mondo dei veicoli elettrici e le relative credenze, dagli incendi delle batterie all’idea che l’idrogeno li superi.