Greenpeace: il rapporto acque potabili ha trovato Pfas in diverse zone dell’Italia

 

Greenpeace Italiaha recentementepubblicato un reportcirca la situazioneacque potabili in Piemonteda cui è emerso chei corsi d’acqua della regione presentano una contaminazione significativae che l’elemento inquinante predominante è costituito daiPfas, un gruppo molto ampio di sostanze chimiche alchiliche perfluorurate e polifluorurate. Da decenniampiamente utilizzatenell’industria, sono chiamati anche “prodotti chimici per sempre” perché sono praticamente perenni. Possono servire infatti fino amille anniper il loro degradarsinell’ambiente. Negli anni Cinquanta erano presenti soprattutto nella produzione di tappeti, pelli, insetticidi, vernici, cera per pavimenti, detersivi e rivestimento dei contenitori per il cibo. Purtroppo, però, questa non è una storia vecchia e lontana, perché a tutt’oggi abbiamo a che fare, e parecchio, con i Pfas. Li troviamo, a esempio, nellepentole antiaderenti, in alcuni capi diabbigliamento, nelle calzature, in moltiimballaggialimentari, neipesticidiutilizzati in agricoltura e nell’acquache esce dal nostro rubinetto. Le acque più contaminate In Italia le acque maggiormente colpite sono quelle diVeneto, Piemonte e Lombardia, regione quest’ultima dove sono state riscontrate tracce di Pfas soprattutto nell’area metropolitana diMilano. Anche inEmilia Romagnal’acqua risulta contaminata. Spostandoci inToscana, il report stilato dall’Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) nel 2022 ha restituito un quadro drammatico: presenza diPfasnel 70% delle acque superficiali, nel 30% di quelle sotterranee e nel 100% dei campioni di flora e fauna analizzati. InPiemonte, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Toscanasono state rilevate concentrazioni di Pfas a volte persino superiori a500 ng/l. Una situazione allarmante, soprattutto alla luce del fatto che illimite accettabilestabilito dallaDirettiva Europea2020/2184 è pari a100 nanogrammi per litro (ng/l). Il caso Piemonte – Solvay La situazione del Piemonte è più delicata di altre, a causa della presenza dell’aziendadel colosso belgaSolvay Solexis, con sede aSpinetta Marengo (Alessandria), il cui operato incide e non poco sulla contaminazione delle acque. Dall’indagine di Greenpeace emerge però che dalla contaminazione non sarebbe interessata solo la provincia diAlessandriama anche l’area metropolitana attorno aTorino con oltre 70 comuni coinvolti, oltre allo stesso capoluogo. Si stima che in Piemontecirca 125.000 persone potrebbero aver bevuto acqua contaminatada Pfoa, una molecola appartenente al gruppo deiPfascancerogena per l’uomo. Ma purtroppo sono stati rilevati campioni di acqua potabile con presenza di Pfos (altra molecola dei Pfas) anche nella provincia diNovara, in particolare nel comune di Galliate. LaSolvay Solexisè stata ritenuta responsabile dell’inquinamento delle acque delfiume Bormidache lambisce la provincia di Alessandria, attraversa il Piemonte ma anche la Liguria e sfocia nel Tanaro, il principale affluente del Po. Il Veneto e l’azienda Miteni Il primo ad accendere i riflettori sulla questione PFAS è stato ilVenetoe in particolare i comuni delle province diPadova, Verona e Vicenza. Qui l’inquinamento delle acque è direttamente e strettamente correlato con la località di Trissino (VI) dove si trovava l’aziendaMiteniS.p.A.che, a seguito della provatacontaminazione della falda freaticadi questa zona con Pfas Pfoa, GenX e C6O4, ha dichiarato fallimento e ha chiuso definitivamente nel 2018, anche se purtroppo la cessata attività non cancella i danni ambientali fatti in passato. Anche la Lombardia è invasa dai Pfas I rilievi effettuati in Lombardia da Greenpeace Italia nel 2023 hanno portato alla luce il fatto che i Pfas sono ovunque nei fiumi del territorio. Tra questii peggioririsultano esserel’Olona e l’Adda. Oltre a Milano, anche molti altri comuni hanno l’acqua potabile contaminata dai Pfas e diverse località nelle province di Lodi, Bergamo, Como e Varese presentano concentrazione di queste sostanze con livelli superiori al limite stabilito dalla Comunità Europea. Particolarmente preoccupante la situazione dell’acqua nel comune diCrespiaticanel lodigiano, dove la concentrazione è dioltremille nanogrammiper litro. La Toscana naviga nelle stesse acque La multinazionale belgaSolvayin Italia ha 7 siti produttivi: Ospiate e Bollate (Milano), Spinetta Marengo (Alessandria), Mondovì (Cuneo) in Piemonte, Livorno, Massa-Carrara e Rosignano Marittimo (Livorno) in Toscana. Lungo le coste di Rosignano negli ultimi dieci anni si è verificata una consistente moria di pescia causa dell’acqua inquinata dai Pfas. Un episodio che ha inciso moltissimo è stato certamente il black-out del 2007 che ha provocato lo sversamento diazoto ammoniacalenelle acque antistanti lo scarico dello stabilimento della Solvay. La sede Solvay di Rosignano Marittimo è ubicata in una frazione di questo comune conosciuta comeRosignano Solvay, famosa anche per la sua ‘spiaggia caraibica’. La sabbia di questo litorale è infatti bianchissima, peccato però che questa nuance non sia opera di madre natura ma dell’influenza diretta della Solvay. Questo è forse l’unico caso in cuil’effetto Pfas si vede, visto che l’acqua contaminata con queste sostanze chimiche rimane, purtroppo, trasparente e inodore. L’impatto sulla salute Tutti noi subiamo, chi più e chi meno, un’esposizione ai Pfas che, in dosi ridotte, non sono nocivi. Il problema sorge quando si supera un determinato livello di tossicità, che rende queste sostanze cancerogene, come confermato dall’Isde (Associazione Italiana Medici per l’Ambiente), che ha dichiarato lo stato diemergenza sanitaria. Infatti, i Pfas sono associati adiverse patologie oncologiche. Non solo, possono anche interferire negativamente sulla salute difegato e tiroidee contribuire allo sviluppo o all’aggravamento di problemi legati all’obesità e allafertilità, sia maschile sia femminile. I dati pubblicati daArs(Agenzia Regionale Sanità) hanno messo in evidenza unamaggiore mortalità a causa di queste sostanze in Toscanarispetto alle altre regioni italiane di ben 13,53 punti. Analizzando il periodo di tempo compreso tra il 2007 e il 2016, la mortalità per malattie dell’apparato genito urinarioè aumentata in questa regione di 2,58 punti e quella causata datumore al senovede spiccare Rosignano sul resto della Toscana per ben 9,02 punti, il27% in più. Gli aiuti del Governo alla Solvay Nonostante quanto emerso in anni di ricerche e analisi, eaccertati gli irreversibili danni ambientali,il Governo ha recentemente destinato circa 3 milioni di euro allo stabilimento Solvay Solexisdi Spinetta Marengo (Alessandria) affinché possa proseguire la sua produzione diAquivion,un composto perfluorurato parte della famiglia deiPfas. La situazione è pirandelliana visto che laCommissione Europeaha intenzione diproibirei Pfasdal 2026in quanto, come già detto, considerati estremamentepericolosi per la salutedell’uomo, della flora e della fauna. Aquivionserve però per realizzare celle a combustibile di ultima generazione che sono considerate fondamentali per produrreidrogeno verdeovvero l’idrogeno prodotto tramite l’elettrolisi dell’acqua. Quindi, l’obiettivo produttivo finale sembra esseregreen, ma a quale prezzo?