3 podcast imperdibili per comprendere il cambiamento climatico
Arrivati ormai quasi alla fine di febbraio possiamo dirlo:l’inverno quest’anno non è mai arrivato. Seppur in alcune occasioni le temperature siano scese, non hanno mai raggiunto una minima tale da definire la stagione. Un fenomeno che continuiamo a chiamare caldo anomalo o primavera anticipata, mentre in realtà dovremmo iniziare a definirlo con il suo nome:crisi climatica. Una condizione a dir poco allarmante, soprattutto se ci fermiamo a riflettere sul fatto che ci troviamo, teoricamente, in quella che i geologi battezzano Era Glaciale. Il paradosso dunque è proprio qui:mentre il Pianeta vive il periodo di maggior espansione deighiacciai, questi non si sono mai sciolti così velocemente.E se non iniziamo davvero a comprendere ciò che sta accadendo, sarà troppo tardi per tornare indietro. Secondo gli scienziati, infatti,un cambio di rotta immediato è l’unica soluzione possibileper evitare che i picchi di calore siano sempre più frequenti, tanto da diventare insostenibili. Ma perchémolte personefanno finta di niente o, ancora peggio,non credono al cambiamento climatico? Eppure non serve una conoscenza approfondita per comprendere che se il termometro segna 20 gradi all’inizio dell’anno qualcosa non va. Forse il nodo della questione possiamo riscontrarlo nelmodo in cui la comunicazione si sta occupando del fenomeno.Funziona esattamente come a scuola, una persona esposta ripetutamente a un’informazione superficiale può diventare meno sensibile o reattiva alla causa. In psicologia si chiamaeffetto di saturazioneed è la risposta del cervello all’eccessiva ripetizione. Questo non significa che la soluzione sia smettere di porre in risalto il problema, anzi, dovremmo parlarne molto di più, ma cominciando a fornire gli strumenti da utilizzare per agire.È essenziale, dunque,cambiare il paradigma informativo. Ecco perché adesso lasciamo la parola a chi, tramitepodcast a tema, sta cercando di farlo. Il decalogo della comunicazione ambientale, Amapola In un mondo sospeso tra allarmismo e informazioni superficiali, c’è chi sottolinea l’importanza vitale della comunicazione precisa e puntuale. Non basta più gridare all’emergenza, occorrefornire strumenti e soluzioni per affrontare lacrisi climatica, ma prima di tutto ènecessario comprenderla. Il decalogo della comunicazione ambientale, disponibile su tutte le piattaforme streaming, si pone come guida per arrivare proprio a questo traguardo. Lo fa consemplicità e naturalezza, con puntate dai titoli accattivanti come “Se non parli ti cancello” o “Trasparenza is the new black” e con il coraggio disvelare il lato oscuro del greenwashing, fino al motivo dei conflitti che gravitano intorno alle tematiche ambientali. Più di un podcast, èun invito a esplorare le sfumature, a superare la semplice retorica e a cogliere l’opportunità di essere parte attiva nella lotta contro la crisi climatica. Un’avventura avvincente che trasforma il timore dell’ignoto in azione consapevole. On thin ice,Bally Peak Outlook Foundation, Ice Warm Media Una serie che getta unosguardo audace sul cambiamento climaticoattraverso gli occhi di coloro che stanno plasmando soluzioni concrete, sia nel presente che nel futuro. Con la maestria del pluripremiato giornalista Paolo Bosonin, ex produttore esecutivo del Wall Street Journal,On Thin Icesi propone disfidare le contraddizioni del dibattito sul clima, riunendo ospiti di spicco, esploratori e innovatori per costruire conversazioni profonde sulle ampie implicazioni del riscaldamento globale. Lo scopo è stato nitido fin dal primo episodio in cui ospiti come l’arrampicatrice di free solo Alex Honnold e l’imprenditrice energetica islandese Nanna Baldvinsdottir si sono scambiateprospettive uniche su come affrontare la sfida del clima. Ed era solo l’inizio. Il podcast rivela il lavoro pionieristico di persone e organizzazioni, tra le quali la stessaBally Peak Outlook Foundation, impegnate a collaborare con le comunità al fine di contrastare gli effetti devastanti e preservare i paesaggi naturali. Disponibile su tutte le piattaforme streaming, offre unosguardo approfondito sulle azioni concrete che plasmeranno un’economia e uno stile di vita più sostenibili. A conferma del fatto che la strada verso un Pianeta migliore inizia con l’ascolto. Capirci un tubo, Gruppo Cap Un viaggio emozionante attraverso la lente affascinante della scienza. La seconda stagione diCapirci un tuboconduce l’ascoltatore inun’esplorazionetanto semplice quanto approfonditadelle risorse idriche, degli sprechi e del cruciale ruolo dell’acqua nella vita. Dai significati degli impatti dello scioglimento dei ghiacciai sull’ambiente, sulla biodiversità e sulla nostra società, fino a un’analisi su ciò che potrebbero e dovrebbero fare le istituzioni, le associazioni e le aziende per affrontare e, forse, ribaltare questa tendenza che inesorabile avanza. La green utility del Gruppo Cap, ci guida in questopercorso verso la scoperta scientifica, offrendo risposte alle domande sulla crisi climatica. Il risultato è unpodcast che sfida il nostro modo di percepire e affrontare la realtàche abbiamo di fronte, ma che spesso non riusciamo a vedere. Ed ecco che la scienza diventa narrativa, il cambiamento climatico comprensibile e l’azione possibile.