Cosmetica made in Italy: +13,3% di fatturato nel 2023

Il2023è stato un anno estremamente florido per l’industria della cosmetica italiana. In generale, l’anno scorso è iniziata la stabilizzazione dei prezzi a livello globale, dopo il forte aumento del 2022 dovuto alla pandemia e alla guerra in Ucraina; inoltre, il Pil italiano è rimasto pressoché stabile nel terzo e nel quarto trimestre del 2023 ed è calata (e continuerà a scendere). Ma non solo: ci sono stati segnali positivi anche nel mercato del lavoro italiano,con un calo del tasso di disoccupazionetra i 15 e i 74 anni dello 0,4% nel terzo trimestre del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tornando al settore beauty, secondo idatidiffusi dall’associazione nazionale imprese cosmetiche,Cosmetica Italia, l’anno scorso il fatturato delle imprese del settore è stato superiore ai15 miliardi di euro(con un aumento del 13,3% rispetto al 2022). Bene anche la proiezione per il2024, che prevede un valore di16,5 miliardi di euro (+9,8% rispetto al 2023). Ma non è tutto: anche l’exportvola con unaumento del 19,5% rispetto al 2022,per quasi 7 miliardi di euro. Per il 2024, si prevede un’ulteriore crescita del 12% rispetto all’anno precedente.Crescono anche i consumi interni (12,5 miliardi)con un incremento dell’8,8% rispetto al 2022. Bisogna considerare anche i dati relativi agliaumenti dei prezzi:rispetto a un incremento medio del settore manifatturiero italiano del 12%, la cosmesi si è attestata su un valore leggermente inferiore all’8%.Questo ha contribuito a farlievitare gli acquisti da parte dei consumatori,soprattutto nel repartoprofumeria (+12,6%,con un valore dei consumi pari a 2,5 miliardi di euro; l’erboristeria ha toccato +12%). Questi dati, complessivamente, mettono in evidenza come “in un contesto competitivo dettato ancora dalladifficoltà di reperimento delle materie prime,e il conseguente rincaro, oltre alle crisi belliche che hanno generato conseguenze sui costi energetici – scriveCosmetica Italia- l’industria cosmetica riconferma una volta di più quelle caratteristiche di anelasticità che il settore esprime da sempre:la cura di sé e l’igiene personale restano necessità quotidianea cui le imprese hanno dimostrato di sapere rispondere con prodotti sicuri e innovativi, affiancando, e non rincorrendo, l’evoluzione della opzioni di acquisto dei consumatori”.