Audiolibri: piante che viaggiano, donne che non vogliono figli e mostri fatti rifiuti

Negli ultimi 20 anni, allibro di cartasi è accostato prima l’eBook, campione di praticità, poi pian piano l’audiolibro,che oggi convince sempre più persone. Bando agli estremismi da “profumo-della-carta”:l’era dell’ascoltoè iniziata. Se ami viaggiare tra le pagine e le parole di un libro, potrebbe piacerti anche mettere le cuffie, premere play e, nel frattempo, fare altre cose completamente diverse. Il binomio“audiolibro e passeggiata”,per esempio, è ormai un classico; ma puoi anche correre, sbrigare le faccende domestiche: un vero e proprio trucco per evitare lo stress. Sembra tutto troppo bello? Lo è, anche perché, dato che sempre più persone in Italia ascoltanoaudiolibri, i cataloghi sono molto forniti, con libri per tutti i gusti. Se però non sai cosa scegliere, ecco qualche titolo scoperto dopo tanti anni di “binge listening”. E così, mentre “fai altro”,puoi approfondire tematiche stimolanti per la mente e l’immaginazione: come le affascinanti avventure dellepiante, la libera scelta dinon averefigli,oppure rilassarti con racconti di fantascienza tedesca incentrati su un futuro distopico (forse non così lontano). Se sei prontə a “sentire le voci” per passare il tempo e rimanere aggiornatə sulla narrativa e la saggistica internazionale, ecco la rubrica giusta per te. L’incredibile viaggio delle piante, di Stefano Mancuso letto da Paolo Giordano (Emons Audiolibri/ Edizioni Laterza) La divulgazione scientifica legata al mondovegetalerientra tra i temi più “eco” e rilassanti in circolazione. Il nostro Virgilio in questo caso è il botanicoStefano Mancusoe la voce narrante è quella diPaolo Giordano. Possiamo dire che questo è un libro d’avventura: al contrario di quello che abbiamo sempre pensato,le piante si muovono, eccome.Grazie alla loro necessità di “far viaggiare” i semi per riprodursipossono essere pioniere, colonizzatrici, attraversare deserti e oceani. In questo audiolibro, che prende in esame decine di storie indimenticabili e originali, si evidenzia come gli esseri viventi siano tutti parte di un unico ecosistema, quindi senza supporto reciproco non si va da nessuna parte. È così per gli avocado (che senza l’intervento degli esseri umani si sarebbero già estinti) ma anche per gli arbusti appena nati sul buio fondo delle foreste: solo grazie alle piante da cui provengono e ai microorganismi delle loro radici ricevono i nutrienti fino al raggiungimento…dei primi raggi di sole. Tra speciali datteri germogliati da semi rimasti fermi per 2.000 anni e noci di cocco che hanno viaggiato dalla Polinesia al Sudamerica, oppure storie di alberi spuntati in mezzo al nulla come l’acacia del deserto del Teneré e il peccio dell’isola di Campbell,andiamo alla scoperta dell’Antropocene. I figli che non voglio, di Simonetta Sciandivasci letto da Marta de Lorenzis (Audiolibri Mondadori/ Mondadori editore) Lamaternitàè uno degli argomenti più incendiari in Italia; per questo, ogni volta che una donna dichiara dinon volere figli,sembra che lo faccia con tono di sfida. E così un giornoSimonetta Sciandivascisi è resa conto che l’argomento necessitava di essere approfondito. Nasce cosìI figli che non vogliodove decine di donne (da Loredana Lipperini a Veronica Pivetti) e alcuni uomini spiegano le proprie posizioni sul tema. Tra le più interessanti quella della curatrice:non tutte le donne vogliono essere madri,a prescindere dalle condizioni economiche o fisiche. Obsolescenza programmata. Fantascienza contemporanea tedesca,di Post, Brake, Horvath, Hermann, Kruschel, Lauenroth, letto da Roberta Azzarone e Daniele Natali (Audible studios/Future Fiction editore) Specchio iperrealista delle nostre società,la fantascienzaè in grado di scatenare potenti prese di coscienza. E così è per questo libro, pubblicato su carta dall’indipendenteFuture fiction edizioni. In apertura, il racconto di Karsten Kruschel,Cosa succede alla luce in fondo al tunnel?,è ambientato in un futuro nel qualei rifiuti sono diventati veri e propri conglomerati urbanie gli addetti ai lavori si calano in queste “miniere” alla ricerca dipreziosi materiali riciclabili.Il racconto procede con tinte quasi horror, perché qualcosa abita nei tunnel di ciarpame: i nostri rifiuti stanno venendo a prenderci… Se già questo non ti avesse fatto rabbrividire (e fatto riflettere sul riciclo), nel racconto che dà il titolo alla raccolta (scritto da Nina Horvath) ci troviamo alle prese non solo con l’obsolescenza dei prodotti,ma anche delle persone. In ogni storia ritroviamo denunce ai contratti che alimentano tutt’altro che il benessere dei lavoratori e dei pensionati (per esempio inL’eventodi Frederic Brake):distopia ambientale e socialevanno di pari passo in questo titolo tutto da scoprire. Magari camminando.