Come il petrolio sta finanziando la guerra russa in Ucraina

Come il petrolio sta finanziando la guerra russa in Ucraina

 

Nord Axis Limitednon è una società fantasma: “Gestisce attività di investimento. Fornisce capitale di rischio, investimenti industriali e altri servizi. Svolge le sue attività aHong Kong”. A classificare cosìNord Axisè il portale diBloomberg, punto di riferimento internazionale per il mondo delle imprese. Nelle ultime ore questo nome è balzato agli onori delle cronache: l’azienda sarebbe il fulcro di una rete commerciale e marittima clandestina che sposta grandi quantità dipetroliorussoin Cina, India e altri mercati eludendo le sanzioni occidentali legate allaguerra in Ucraina. Sarebbe statoEtibar Eyyub, un imprenditore piuttosto misterioso dell’Azerbaigian, a mettere insieme il network segreto che farebbe da principale intermediario perRosneft, la compagnia petrolifera controllata direttamente dal Cremlino. Questi sonoi risultati dell’indaginecheThe Wall Street Journalha pubblicato in prima pagina e che ha richiesto più di un anno di fatica ai suoi tre autori: il reporterJoe Wallacee l’esperta di mercati e macro-economiaAnna Hirtensteinhanno lavorato da Londra, insieme aCostas Paris, il reporter senior che da New York studia le spedizioni globali e le catene di fornitura. L’inchiesta ripercorre così l’inizio delconflitto ucraino. Nove giorni prima dell’invasione russa, l’azienda viene costituita aHong Kong: sembra spuntata dal nulla, al punto che la proprietà è sconosciuta ai suoi stessi dirigenti. L’articolo in sostanza sostiene che, attraverso la gestione del commercio delpetrolio russo,Nord Axisavrebbe generato miliardi di dollari di entrate capaci di alimentare lo sforzo bellico diPutin, proprio mentre tutto l’Occidente con gli Stati Uniti in prima linea cercava soluzioni per ostacolare l’economia dellaguerra del Cremlino. Per riuscire in questi traffici, volando da e per Mosca con un jet privato,Etibar Eyyubsi sarebbe servito di una flotta di vecchie petroliere sul piano pratico e di un labirinto di società registrate aDubaieHong Kongsul fronte amministrativo. A riferire queste informazioni sono state persone che hanno lavorato o hanno avuto a che fare con lui: si tratta di attuali ed ex colleghi ma anche di funzionari del settore energetico e marittimo che hanno fatto affari con o hanno gareggiato contro di lui e le sue aziende. Così, secondo i dati commerciali dellaKyiv School of Economics,Nord Axisinsieme ad altre quattro società gestite daEyyube coinvolte nel mercato russo – ma potrebbero essere di più – hanno esportato almeno 33 miliardi di dollari in greggio e carburante russi nel 2023, un quinto delle esportazioni di Mosca. L’indagine ha cercato inoltre di esaminare il ruolo diCoral Energy, società con sede negli Emirati Arabi Uniti – fondata daTahir Garayev, a sua volta originario dell’Azerbaigian – che commercia materie prime e che ha avuto rapporti di lavoro conEyyub. Un portavoce ha smentito che attualmente ci siano legami, anche se le aziende satelliti riconducibili all’uomo sembrano gravitare proprio attorno a quest’orbita. Un dettaglio curioso è che i funzionari russi diRosneftutilizzano il nomeCoralcome abbreviazione per indicare la rete di imprese gestite dall’imprenditore. IlWall Street Journalha esaminato transazioni, spedizioni, documenti aziendali e legali in 12 paesi. Al momento però è impossibile determinare chi trae profitto da tutta questa operazione.