Occupazione femminile: in Giappone nel 2022 ha superato l’80%

Occupazione femminile: in Giappone nel 2022 ha superato l’80%

 

Prosegue, senza sosta, ildeclino demograficodel Giappone. Con ildodicesimo calo consecutivo della popolazionee conquasi un terzo degli abitanti con oltre 65 anni, il Paese del Sol Levante si conferma quello con lapopolazione più anziana del mondo. Al secondo posto, l’Italia. Nel 2023 sono stati toccati diversirecord negativi:il numero dei centenari è aumentato di 1.613 unità in un solo anno(per un totale di 92.139 al 1° settembre 2023);oltre il 10% dei giapponesi ha più di 80 anni; la popolazione totale ha registrato uncalo di 556.000 abitanti rispetto all’anno precedente. Tutto questo ha, inevitabilmente, delleconseguenze anche economiche. In questa situazione alquanto drammatica, però, si inserisce una piccola nota positiva: larivalutazione del ruolo della donna. In Giappone, infatti, la donna è sempre rimasta ai margini della società e del mondo lavorativo. La strada da percorrere è ancora lunga: secondo ilGlobal Gender Gap Report 2023,realizzato dalWorld Economic Forum,attualmente il Giappone si trova al125° posto in classifica in materia di parità di genere, con uncalo di 24 posizioni rispetto a 10 anni fa. Secondo idati del 2022, le donne lavoratrici giapponesi guadagnano solamenteil 44% rispetto agli uominidi pari grado e competenza e risultano avere unlivello più basso di autorità e di potere decisionale. Un piccolo passo avanti, però,è stato registrato:nel 2022, il tasso di occupazione delle donne di età compresa tra i 25 e i 39 anni ha superato l’80% per la prima volta, mentre è calata al di sotto del 30% la percentuale di famiglie con donne casalinghe. È aumentato anche il numero delledonne giapponesi che si iscrivono all’università, raggiungendo il53%contro il 59% degli uomini. Manca ancora un vero e propriocambiamento culturale: basti pensare che, nonostante ilcongedo parentalesia esteso a uomini e donne,solo il 17% degli uomini lo ha utilizzato nel 2022, a fronte dell’80% delle donne. E non solo:la maggior parte delle donne ha abbandonato la carriera lavorativa dopo la nascita del primo figlio, a causa della mancanza di politiche a sostegno delle madri lavoratrici. Inoltre, secondo unrapportorealizzato dallaWorld Bank,le donne in età lavorativa chenon possiedono gli stessi diritti legali degli uomini e che hanno una posizione giuridica diversa sono 2,4 miliardi, di cui più della metà vive nella zona asiatica del Pacifico. Il Giappone, quindi, intende spingere per una maggiore partecipazione delle donne nella società e anche nelmondo politico. La rivalutazione del ruolo della donna all’interno del mondo lavorativo è stata ribadita anche dal Primo ministroFumio Kishida, il cui governo punta ad averealmeno il 30% delle donnenei ruoli dirigenziali delle imprese del Paese entro il 2030. In particolare,entro il 2025 tutte le aziende quotate in Borsa dovranno garantire la presenza di almeno una donna nei Consigli di amministrazione. Per quanto riguarda il raggiungimento dellaparità di genere nella politica, invece, secondo il rapporto delWefil Giappone occupa il138° posto in classifica, dietro a Paesi come Cina, Arabia Saudita e Turchia. Per tentare di dare una scossa al mondo politico, Kishida ha deciso dinominare5 donne nel nuovo schieramento governativopresentato a settembre 2023, pur rimanendo ancora molto indietro rispetto alla media generale dei Paesi del G7.