Carovita Francia: uno studente su dieci dorme in macchina

Gli studenti francesi sonosempre piùpoveri. A causa della mancanza di denaro,1 su 10 ha dovuto dormire fuori o in macchina negli ultimi 12 mesi, mentre1 su 5 sta pensando di interrompere gli studiperché la vita è troppo costosa. Lo avevano mostrato già le lunghe code di giovani che si allungavano a Parigi, Lione, Mentpellier, Grenoble, Bordeaux, Dijon, uno dietro l’altro, a migliaia, per accedere agliaiuti alimentarie poter mangiare. Lo rivela, con maggiore forza,la nuova inchiestadell’associazione di aiuti alimentariLinkeesecondo cui a tre quarti degli studenti intervistatidopo aver pagato l’affitto rimangono meno di 100 euro al mese con cui vivere. Parliamo dimeno di 3,33 euro al giornoper nutrirsi, curarsi, vestirsi. E per più della metà dei giovani la situazione è ancora più grave: a loro rimangonomeno di 50 euro al mese per vivere. Un dato allarmante, se si considera che secondo il barometroOpinionwaydiSofinscopea marzo 2023 il budget alimentare medio di una sola persona era di 272 euro al mese. Il sondaggio è stato condotto su5.115 studenti che hanno ricevuto aiuti alimentari tra novembre 2022 e luglio 2023. I risultati ottenuti “sono spaventosi”, ha scrittoLe Figaro. A mangiare i loro risparmi è prima di tuttol’affitto, “con una quota che rappresenta il60,58% del budget medio mensile”, spiega l’Unione nazionale degli studenti di Francia(Unef). Nel 2023 ilcosto dell’affittomedio per studente ammontava a570,60 euro, in crescita sia nel settore privato che in quello deglialloggi studenteschi, dove dovrebbe essere “congelato”. Il 51,3% degli studenti colpiti da questa precarietà affitta un monolocale da solo o in un alloggio condiviso; tra questi, oltreil 60% paga più di 400 euro al mese, mentrepiù di 1 studente su 5 spende più di 600 euro. Ma c’è anche chi l’affitto non riesce proprio a pagarlo: 1 studente su 10 afferma di aver dovuto dormire fuori o in macchina negli ultimi 12 mesi. Già ad agosto, l’indagine annuale dell’Unefaveva mostrato come il costo della vita studentesca fosse aumentato del6,47%rispetto allo scorso anno. In “soldoni” sono 50 euro al mese in meno nelle tasche degli studenti, cioè594,76€l’anno. Un’altra indagine, condotta dallaFédération des associations générales ètudiantes(Fage), ha mostrato scenari ancora più inquietanti:più di 1 studente su 2 (54%) salta i pasti e il 76% ha meno di 100€al mese con cui vivere. Sono 3,33€ al giorno una volta pagate le spese fisse e bollette. Dati checorrispondono a quelli dello studio pubblicato dell’associazioneCop1,che lotta contro la precarietà studentesca in collaborazione con l’Istituto Ifop, secondo cui ad aver saltato un pasto a causa dell’aumento dei prezzi è il 46% degli studenti, che adottano strategie per abbassare i costi:7 su 10 optano per i supermercatihard discount, e quasi tre quarti di loro scelgono i prodotti più economici. Ma spesso non basta. Le risorse destinate agli studenti non riescono a soddisfare tutte le esigenze:il 45,7% di loro riceve meno di 400 euro al mese. 1 intervistato su 10 afferma di avere meno di 100 euro per l’intero mese. Mentrela metà dei giovani riceve aiuto dai genitori, alcuni riescono a guadagnare qualche euro in più grazie aitirocinio aiprogrammi di studio-lavoro, oppure con gliaiuti statali. Per il 5% degli intervistati sono le risorse ottenute tramite unprestito studentescoa colmare le lacune. “Laprecarietà studentescanon è scomparsa, anche se non fa più notizia. A 2 anni dalle code interminabili che hanno sconvolto l’opinione pubblica, nulla è cambiato! – ha scritto sul suo blogLinkee -Ogni giorno vengono organizzatedistribuzionicome questa per aiutare i giovani ben al di sotto della soglia di povertà. Oggi, per due quarti di noi,essere studenti significa vivere con 50 euro al mesetra cibo, sanità e vestiario. Ovviamente dobbiamo arbitrare. Mentre il 97% di noi salta i pasti o riduce la quantità della propria dieta. Nessuno lo trova normale, nessuno è pronto ad accettarlo, ma…”.