Record bond Esg: da gennaio in Europa emessi titoli per un valore di 44 miliardi

 

Negli ultimi anni, dopo la prima emissione nel 2007 da parte della Banca Centrale Europea, è aumentato esponenzialmente l’interesse nei confronti dei bond Esg e, di conseguenza, ne sono aumentate anche le emissioni. Ma facciamo un passo indietro: cosa sono ibond Esg? Si tratta di obbligazioni che si possono dividere in tre tipologie differenti:green, socialesustainability. I primi servono per finanziare o rifinanziare nuovi progetti o progetti già esistenti che abbianoimpatti ambientali positivi. È il caso, per esempio, di progetti e finanziamenti relativi all’efficienza energetica, allaproduzione di energia da fonti pulite, all’uso sostenibile dei terrenie simili. Isocial bondhanno, invece, lo scopo di finanziare o rifinanziare progetti o attività sociali che conseguonorisultati sociali positivio che affrontano una problematica sociale. È il caso di progetti relativi allasicurezza alimentare o all’edilizia sociale. E, infine, isustainability bondvengono utilizzati per finanziare o rifinanziare variprogetti o attività di tipo ecologico e sociale. Andando nel dettaglio, possiamo capire qual è stato l’andamento dei bond Esg durante il 2023 dalle ultime rilevazioni. Secondo i dati rilevati daDealogic,diffusi daIl Sole 24 Ore, nell’anno passato gli Stati dell’Eurozona hanno emesso bond Esg per un valore di 43,3 miliardi di euro, per un totale di circa 173 miliardi tenendo conto dei 130 miliardi collocati dalle Ssa. Il valore registrato è leggermente più basso rispetto a quello del 2022 ma rimane un valore positivo. Molto bene, invece, il dato relativo al mese di gennaio 2024:dall’inizio dell’anno sono stati già emessi titoli governativi Esg pari a 44,2 miliardi, registrando un record. Facendo dei confronti tra i diversi Stati europei, notiamo che il nostro Paese non sembra essere particolarmente brillante anche se, negli ultimi due anni, risulta esseremolto attivo e sicuramente in crescita. In prima posizione, comunque, si trova la Francia, seguita da Belgio, Germania, Paesi Bassi e Lussemburgo. Al di sotto dell’Italia, invece, si colloca la Spagna. L’interesse nei confronti dell’investimento in obbligazioni sostenibili, quindi, sta aumentando e, di conseguenza, è in accrescimento il fenomeno dell’investimento responsabile. Ma cosa dobbiamo aspettarci per il 2024? In generale,le previsioni per l’Eurozona nel 2024 sono più che positive a differenza, invece, di altre aree: «l’Europa difenderà la posizione dominante, mentre il Nord America dovrebbe rimanere indietro perché le elezioni presidenziali e i movimenti anti-Esg potrebbero tenere alcuni emittenti in disparte, in attesa di maggiore chiarezza politica», ha sostenuto Florian Späte, senior bond strategist diGenerali Investments. Commenti positivi anche dal commissario europeo Paolo Gentiloniche ha sottolineatocome l’Unione europea abbia «una leadership potenziale nell’emissione digreen bondsui mercati finanziari e questo è un vantaggio cui dovremmo guardare molto seriamente».