Volontariato di competenza: cos’è e perché è un’opportunità per lavoratori e aziende

 

Svolgereattività di volontariato durante il proprio orario lavorativoè possibile per ilavoratori dipendenti privatienon richiede necessariamente l’utilizzo di ore di permesso. Si chiama “volontariato di competenza” e si tratta di unapratica sociale diffusa, da ormai diversi anni, tra le aziende del nostro Paese che punta a produrrebenefici sociali ed economicinella comunità di riferimento. In concreto, le persone possonodedicare una parte delle proprie ore di lavoro nello svolgere un’attività di volontariato, mettendo il proprio tempo, le proprie competenze e conoscenze adisposizione della collettività. Numerosi sono i benefici che si possono ricavare da questa pratica e che coinvolgono tanto i lavoratori quanto le aziende. Chi dedica una parte del proprio tempo ad aiutare gli altri è, infatti,più predisposto alla collaborazione e all’ascolto, doti estremamente preziose nel mondo del lavoro. Secondo un’indagine Istat, inoltre, chi svolge attività di volontariato è generalmentepiù soddisfatto della propria vita, confermando cosìlivelli più elevati di benessere sia fisico che mentale. Fattori che si rivelano sempre più importanti all’interno delle aziende dovecresce l’attenzione verso la salute psicofisica dei lavoratoriche, secondo le stime della società di consulenzaMckinsey Health Institute, presentano nel22% dei casi sintomi da burnout. Ecco, quindi, che ilvolontariatodi competenza potrebbe tradursi inun’opportunità per le imprese per contrastare lostressdei propri lavoratori e aumentarne soddisfazione, benessere e conseguentemente la fidelizzazione. Anche al di fuori delle mura aziendali si possono ottenere interessanti vantaggi: secondo leanalisi dell’Osservatorio dei diritti del Terzo Settore, della filantropia e dell’impresa sociale(Terzjus), le aziende che utilizzano strategicamente il volontariato sono, poi, quelle cheottengono miglioramenti a livello economicoe che sono, al tempo stesso,maggiormenteinnovative, digitali e propense a raggiungere il successo. A migliorare è anche lareputazione dell’impresache rafforza così le sue posizioni sociali ed etiche trasmettendo un messaggio chiaro e positivo a tutti gli stakeholder (azionisti, consumatori, fornitori). Se questo non bastasse per riconoscere le potenzialità del volontariato di competenza, aggiungiamo alla lista anche un’interessantebeneficio fiscale: dal 2018, le imprese possonotagliare il costo dei dipendenti coinvolti in questa attività del 5 x mille. Nonostante il volontariato di competenza rappresenti una notevole opportunità per le imprese, nel nostro Paese è ancora moltopoco utilizzato. Secondo ilrapportoRiconoscere il volontariato di competenza. Analisi e strategie per valorizzare una pratica emergentediTerzjus, in Italia è appenail 5% del totale delle imprese di medio-grandi dimensioni a farne ricorso. Il problema è in parte dovuto allascarsa conoscenza di questo strumento,dei suoi vantaggi e delle modalità di applicazione: oltre il 60% del campione intervistato daTerzjusdichiara di non aver mai sentito parlare del volontariato di competenza e delle sue detrazioni economiche, nonostante, potenzialmente, potrebbe interessare ad almeno 3 aziende su 10. Il maggior numero dei datori di lavoro che permettono ai propri dipendenti di svolgere attività di volontariato durante le ore di lavoro appartengono alsettore dei servizi(finanziari, assicurativi, informatici e di telecomunicazione) e sono diffusi per lo più nell’area Centro-Meridionale per le attività di competenza e in quella Settentrionale per attività che coinvolgono l’intera struttura d’impresa e hanno un obiettivo di partecipazione e community. Il volontariato di competenza rappresenta un’occasione virtuosa per l’intero sistema economico e sociale, come evidenzia lo stesso Presidente diTerzjusLuigi Bobba. Identificare unequilibrio tra imprese e istituzioniè indispensabile per fronteggiare le sfide odierne spingendoci verso un nuovo paradigma economico basato sullasostenibilità, sull’uguaglianza e sull’empatia.