Doctors for future: il manifesto degli operatori sanitari per la giustizia climatica

Il rapporto fra salute e ambiente è una delle determinanti fondamentali dello stato di salute della popolazione. L’Organizzazione Mondiale della Sanità(Oms)stima che oltre il 25% delle malattie negli adulti e il 33% nei bambini sotto i 5 annisiano dovute a cause ambientali evitabilie che siano circa 13 milioni le morti attribuibili annualmente aesposizioni ambientali,di cuioltre 7 milioni legate al solo inquinamento atmosferico. Dal momento che solo l’8% della popolazione mondiale respira un’aria che rispetta i limiti previsti dall’Oms,il problema è enorme. Ingiustizia climatica e impatto sulla salute globale Il Sesto Rapporto di Valutazione delGruppo Intergovernativo di Esperti sul Cambiamento Climatico(Ipcc) ha concluso che i rischi climatici si stanno manifestando più rapidamente, diventando più gravi prima di quanto previsto in precedenza e che sarà, di volta in volta,sempre più difficile adattarsiall’aumento del riscaldamento globale. Il rapporto rivela, inoltre, che 3,6 miliardi di persone vivono già in aree altamente suscettibili ai cambiamenti climatici. Nonostante contribuiscano, in minima parte, alle emissioni globali, i Paesi a basso reddito e i piccoli Stati insulari in via di sviluppo (Sids) subiscono gli impatti più duri sulla salute. Nelle regioni vulnerabili, infatti, il tasso di mortalità dovuto a eventi meteorologici estremi nell’ultimo decennioè stato 15 volte superiore a quello delle regioni meno vulnerabili. “ComeDoctors for Future, crediamo che sia impossibile contrastare gli effetti della crisi eco-climatica se non agendo a livello sistemico sul modello di produzione. Perciò non possiamo più limitarci alle scelte e alle azioni individuali né possiamo più tollerare campagne didisinformazionee vuote promesse di un sistema economico che sacrifica il pianeta ai fini del profitto. Dobbiamo adottare, a livello di intere comunità, stili di vita sostenibili ed esigere interventi strutturali urgenti che mirino a costruire un modello di società e di sviluppo volto a salvaguardare il Pianeta e i suoi sistemi naturali. Dobbiamo pretendere che la tutela del Pianeta, presupposto imprescindibile per la salute delle persone e per la giustizia sociale, diventi priorità all’interno della società e delle economie”. Doctors for future: un modello di società giusta ed equa Doctors for Futureè il nome della campagna promossa dall’associazioneChi si cura di te?e daAssociazione Medici per l’ambiente Isde, formata da giovani medici, specializzandi, corsisti di medicina generale e camici grigi: “Siamo convinti che ciascuno di noi debba fare la propria parte nellalotta per la giustizia climatica, per un mondo in cui la salute delle persone e del pianeta siano la priorità. Le nostre attività si svolgono su diversi fronti. Proponiamo iniziative didivulgazione sulle tematiche legate alla crisi eco-climatica, in particolar modo quelle della salute e delle ingiustizie sociali. Svolgiamo attività di formazione nelle scuole e nelle università per informare le nuove generazioni. Ci adoperiamo per fornire supporto medico agli attivisti climatici durante le loro iniziative di azione climatica. Partecipiamo noi stessз a manifestazioni nelle piazze e ad altri eventi o collaborazioni sui temi della salute planetaria e della giustizia climatica”. Se si ammala il pianeta, ci ammaliamo anche noi Secondo l’Oms, tra i 10 fattori ambientali a maggior rischio per la salute umana, figuranoinquinamento dell’aria, metalli pesantiquali arsenico, cadmio, piombo e mercurio, diossine, pesticidi e benzene. Oltre a questi, ancheidrocarburi policiclici aromatici(IPA), coloranti, poli-cloro-bifenili (PCB), solventi, ftalati, ritardanti di fiamma, bisfenolo A, formaldeide e numerose altre sostanze tossiche sono presenti nel nostro ambiente di vita, sia in quello confinato –indoor– che all’esterno –outdoor– e possono entrare nel nostro corpo con l’alimentazione, l’ingestione, l’uso di acque contaminate o attraverso la cute. L’associazioneIsde, alla presentazione delconvegno nazionale dei medici per l’ambiente, si è occupata anche dell’interazione tra malattie, guerre, crisi climatica, pandemie, iniquità socio-economiche e inquinamento ambientale,affermando quanto questi elementi richiedano uno sforzo senza precedenti, sia per risolvere la crisi attuale che per prevenirne di nuove.