Oggi,24 gennaio, si celebra la sestaGiornata internazionale dell’educazionee quest’anno la data coincide anche con l’avvio delprogettoMissione Ambiente. Generazioni a scuola di sostenibilità.Ildiritto all’istruzionerientra nei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, conosciuti anche comeAgenda 203o, e definiti dall’Onu come strategia “per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti”. La Svoltaha sempre cercato di contribuire, attraverso l’informazione giornalistica, a stimolare una riflessione sui diritti e sull’ambiente e da oggi il dibattito costruttivo su questi temi coinvolgerà gli studenti e le studentesse di10 scuole secondarie di secondo gradod’Italia. Il progetto mira non solo a creare deimomenti di approfondimentoutilizzando un linguaggio e degli strumenti adatti a un pubblico molto giovane ma soprattutto aritagliare degli spazi di scambio di opinioni e idee. Per rendere possibile tutto questoTimeErghanno lavorato, insieme aLa Svolta, che èmedia partnerdel progetto, per portare le parole “ambiente”, “sostenibilità” e “futuro” nelle scuole e soprattutto per riempirle di significato, svincolandole da alcuni stereotipi che spesso le riguardano. Missione ambienteprosegue l’esperienza diA scuola di ambiente: a maggio dello scorso annoTimeLa Svoltaavevano collaborato per parlare diCostituzione e Ambientecon gli studenti di una scuola della periferia romana, laGiorgi Wolf. L’idea era nata dall’impegno dellaFondazione Mondo Digitale, dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, diTime diLa Svoltae ha spinto i promotori dell’iniziativa a continuare il percorso per portare nelle scuoleil racconto su come l’ambiente e la sua tutela “nell’interesse delle future generazioni”sono entrati per la prima volta, con la riforma di febbraio 2022, negli articoli 9 e 41 della Costituzione italiana. Questa mattina, presso l’Istituto tecnico industrialeG.B. Bosco LucarellidiBenevento, gli studenti hanno incontratoGianluca Gramegna,Head of EsgdiErg,Alessandro De Vita,Permitting managerdiErg, eAndrea Ferrazzi,Manager per la sostenibilitàdiTim, già Senatore della Repubblica, Vicepresidente della provincia di Venezia e Assessore all’urbanistica edilizia del comune di Venezia. Ferrazzi è statopromotore della riforma costituzionale del 2022e ha contribuito alla stesura delle integrazioni sulla tutela ambientale ai due articoli; insieme a De Vita e Gramegna ha invitato gli studenti a riflettere ed esprimere le loro opinioni sulla transizione ecologica e sui temi che riguardano l’ambiente, la sostenibilità e il clima. Ne è nato un dialogo aperto e vivace, moderato dalla direttrice diLa SvoltaCristina Sivieri Tagliabue, durante il quale gli studenti hanno potuto approfondire i temi che – stando a quanto emerso da un’indagine condotta prima dell’avvio degli incontri in presenza – sono quelli che reputano più rilevanti: leenergie rinnovabilie lemodalità per inquinare meno. Al grigio dell’edificio all’esterno si contrappongono imuralessulle pareti interne dell’istituto dedicati anche ai temi della giustizia e della libertà. All’incontro di oggi hanno partecipato circa70 studenti, la maggior parte dei quali maggiorenni. L’assenza di studentesseconferma una tendenza nazionale, evidenziata anche alivello universitario: quella della scarsa propensione delle donne a dedicarsi allo studio delle disciplineStem. Si tratta di una tendenza che risente dimotivazioni culturalie di unpreciso background sociale, dato che spesso le ragazze sono disincentivate dal retaggio maschilista, totalmente infondato, secondo cui i maschi sarebbero più portati per le discipline scientifiche e tecnologiche. Il piano di sostenibilità di Erg: diventare “Net zero” entro il 2040 Il confronto è stato aperto da Gianluca Gramegna,Responsabile dell’area sostenibilità del gruppoErg. Gramegna ha parlato della storia dell’azienda per cui lavora e soprattutto del proprio ruolo: occuparsi della definizione delpiano di sostenibilitàintegrato nel piano industriale. Il piano comprende diversi obiettivi che l’azienda vuole raggiungere nel medio-lungo periodo, come ladecarbonizzazione, con l’obiettivo di diventare “Net zero” entro il 2040. Nel piano di sostenibilità rientra anche lagestione degli impianti, in particolare quelli che raggiungono il “fine vita” e che possono essere sostituiti con tecnologie più moderne e meno inquinanti. Nel caso deipannelli fotovoltaici, quelli che vengono disinstallati ma che possono essere ancora utilizzati non vengono smaltiti, ma riutilizzati inprogetti con finalità sociali. Si tratta di un sistema improntato ai principi dellacircolar economy. Alcuni dei pannelli solari dismessi vengono regalati alle Ong eErgsupporta queste organizzazioni nella lorotransizione energetica, aiutandole anche aridurre i costi delle bollette elettriche. I Paesi dove ilcambiamento climaticoha un impatto maggiore, per esempio alcuni di quelli dell’Africa, sono quelli che hanno maggiore bisogno di un supporto simile e per questoErgha deciso di intervenire in questo ambito. L’impegno diErgnella sostenibilità ambientale non è affatto recente, deriva dalla consapevolezza da parte degli azionisti di volercambiarebusinesse impattare meno sull’ambiente. Il primo investimento nelle energie rinnovabili è stato l’acquisizione, nel2006,diEnerTAD, società proprietaria di parchi eolici in Italia e in Francia. Dal2013Erg hasmesso diinvestire nel settore della raffinazioneper passare completamente a investire nelle rinnovabili, soprattutto nelsettore eolico,diventando ilprimo operatore eolico in Italia. Bisogna tenere a mente che gli obiettivi di sviluppo sostenibile – noti anche con l’acronimo ingleseSDGs,Sustainable Development Goals- sono stati definiti dall’Onu solo nel2015: ecco perché le scelte diErgnon devono apparire come scontate. «Nel definire gli obiettivi aziendali annuali vengono presi in considerazione i 17 SDGs. A oggi riusciamo a coprire14 dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030. È un elemento che ci contraddistingue e ci riempie di orgoglio» ha concluso Gramegna. Il racconto di Andrea Ferrazzi Per Andrea Ferrazzi «è sempre di straordinario interesse poter incontrare direttamente gli studenti perché discutere con loro è sempre un’occasione di crescita e confronto». Lariforma degli articoli 9 e 41 della Costituzioneè stata voluta proprionell’interesse delle giovani generazioni e del loro futuro, per questo «avere la possibilità di discutere proprio con loro del futuro è ancora più stimolante». La conversazione ha preso avvio da un fatto di cronaca: nelle ultime ore in Francia gli agricoltori stanno manifestando per chiedere, tra le altre cose, anche indennizzi più veloci in caso di calamità naturali. L’aggancio con l’attualità ha permesso di riflettere sucome la transizione ecologica sia tanto necessaria quanto complicata, perché deve tenere insieme anche la sostenibilità economica e quella sociale. Gli studenti si sono dimostrati particolarmente partecipi e uno dei temi che sembra interessare loro di più – e che ha attirato la maggior parte delle domande – è quello delleenergie rinnovabili, in particolare l’energia eolica. Quello campano è un territorioricco di parchi eolici. Gli studenti sono quindi consapevoli di quanto le energie rinnovabili siano importanti, ma hanno anche aperto una discussione molto interessantesull’equilibrio tra la tutela del paesaggio e il suo impiego, nel caso dei parchi eolici, per produrre energia pulita. Uno studente ha voluto condividere la sua esperienza: la sua famiglia di imprenditori agricoli ha dovutocedere un terreno di sua proprietàaffinché questo venisse impiegato per l’installazione di turbine eoliche. La parola degli studenti «Nella giornata di oggi ho imparato chelo Stato tutela le aziende e lo sviluppo ambientale- dice lo studenteAndrea Panella- ma nonostante questo ci sono casi particolari, come quello del ragazzo che è intervenuto per raccontare dell’espropriazione del terreno della sua famiglia. In qualche modo è stato costretto a cedere la sua proprietà per contribuire allo sviluppo della società. È tutto volto albene comune, non del singolo, nonostante questo possa causare talvolta problemi ai cittadini». «Parlando dell’ambiente ho capito che nella mia comunità ci sononumerosi problemida questo punto di vista e che possono essere risolti facilmente anche grazie alla comunicazione», sostieneAlessio Perrotta. SecondoLuigi La Rocca, l’incontro conTimeErg«rimarca e incide ancora di più nelle nostre coscienze lanecessità assoluta di impegnarci, anche nei piccoli comportamenti di tutti i giorni,per supportare la nostra comunità a risolvere il problema dell’impatto ambientale» Il calendario degli incontri L’incontro di questa mattina a Benevento è stato il primo di 10 complessivi che si terranno in diverse scuole superiori d’Italia fino a maggio: domani a Foggia alla scuola Altamura-Da Vinci alle 8:30, il primo febbraio alle 11:00 alla scuola Vaccarini di Catania, poi il 21 febbraio alle ore 11 alla scuola Scalfaro di Catanzaro. A Cagliari, il 6 marzo, si terrà un incontro con gli studenti delle scuole Buccari-Marconi e Dante Alighieri, il primo dalle 8:30 alle 10:30 e il secondo dalle 11 alle 13. Il 20 marzo alle 9:20 è la volta del Liceo Redi di Arezzo, poi le lezioni si sposteranno a Modena, il 10 aprile dalle ore 10 alla scuola Cattaneo – Deledda; poi, il 18 aprile alle ore 11 alla scuola Fermi Sacconi Ceci di Ascoli Piceno; per finire con gli incontri di maggio alla scuola Rosselli di Genova, l’8 alle 11:30, e all’Algarotti di Venezia il 16 alle 11.
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