Splash! Schiuma da barba, rasoio, trucchi: dove si buttano?
L’insegnamento dellaraccolta differenziatanelle scuole dovrebbe essere una materia obbligatoria. “A cosa serve, il suo significato e i suoi simboli” potrebbe essere il titolo della prima lezione, a cui tutti gli studenti italiani dovrebbero assistere. Gli allievi dovrebbero impararecome dividere i rifiutinei contenitori e le regole per farlo in modo corretto, oltre al funzionamento diriciclo e smaltimento. D’altra parte, i Comuni potrebbero tenere corsi ad hoc, visto che le indicazioni variano in base alla località. In fondo siamo tutti studenti e apprendisti della vita, pieni di dubbi, confusi e sempre di fretta. Soprattutto quando si parla di differenziare.Dove si butta questo? E quello?Si tramandano leggende di persone sopraffatte dall’incertezza davanti ai cassonetti tra plastica, vetro, carta, umido e indifferenziata. E i rifiuti ingombranti? Ah, già. Scherzi a parte, qui si fa sul serio. Se ti è capitato di restare di fronte a un bidone insicuro ed esitante sul da farsi con un oggetto in mano, per qualche istante o per ore, sei nel posto giusto. Questa rubrica – in collaborazione conJunker App, piattaforma specializzata nella raccolta differenziata in Italia – cerca didissipare la nebbia della raccolta differenziatache avvolge alcuni oggetti e materiali, per evitare errori e fare “Splash” nel contenitore giusto. La schiuma da barba Gli inquilini della casa delGrande Fratello, un mese fa, hanno festeggiato il Natale con una bella battaglia: hanno giocato a spruzzarsila schiuma da barba. Chissà poi dove avranno buttato le bombolette… D’altra partei prodotti “aerosol”, cosiddetti, sono sempre più diffusi: si stima che nel mondo ne vengano utilizzati ben 12 miliardi ogni anno. In genere vanno nellaraccolta delle lattine e dei metalli. Le bombolette, che se realizzate in questi materiali possono essere riciclate all’infinito, ovviamente devono essere vuote quando vengono gettate. Sembra tra l’altro chela schiuma da barbapossa essere usata per pulire varie superfici, forse perché in fondo “lavora” come un sapone. Io non ho mai provato ma c’è chi sostiene si ottengano vetri senza aloni, un acciaio lucido come uno specchio e gioielli come nuovi, magari semplicemente spalmando una noce di contenuto su uno straccio. Se per caso te la senti di sperimentare, poi fammi sapere ma in ogni caso io sono innocente. Bene, dopo esservi rasati, avete finitoildopobarbae ora non sapete dove cestinarlo? Avete usato altri tipi dibombolette(che comunque dal 1989 in Europa non dovrebbero più contenere propellenti dannosi per l’ozono stratosferico)? Non preoccupatevi, al ripassone ci pensaSplash!con questa e la scorsa puntata, entrambe dedicate agli articoli da bagno, insieme ai precedenti episodi. Il rasoio Se si parla di radersi, entrano subito in giocoi rasoi. A proposito, hai mai sentito il principio delrasoio di Occam(o della parsimonia)? Io mi ci sono imbattuto per caso in questi giorni. In estrema sintesi èun modello di pensierosecondo cui, a parità di tutte le condizioni, è sempre da preferire la spiegazione più semplice di un fenomeno o la soluzione più immediata di un problema. Il concetto, applicabile ad ambiti come le scienze, la fisica e il design, è attribuito al frate francescanoWilliam di Ockham(1287 – 1349), considerato come uno dei filosofi più influenti del XIV secolo. Si basa suassiomi latinitra cui “Non considerare la pluralità se non è necessario” e “È inutile fare con più ciò che può essere fatto con meno”. Non so te ma io mi sento già molto più sereno. Tra l’altroil rasoio di Occamha ispirato un recente articolodeLa Svolta. Direi che abbiamo divagato abbastanza, quindi dove vanno a finirei rasoi usa e getta e le testine? Semplice, nel secco residuo, perché non sono imballaggi. I trucchi Si avvicinail 14 febbraioe, quindi, il fatidico giorno diSan Valentinotanto festeggiato dagli innamorati. A leggere alcuni titoli di articoli online sembra chei trucchi per il make upsiano ottime idee beauty per fare un regalo apprezzato. Sarà sicuramente così, ma io non ci proverei mai, non mi arrischierei nemmeno. Sbaglierei inevitabilmente tutto:il colore, la marca, persino il negozio… A parte il fatto che non saprei da dove partire né che cosa scegliere. Comunque prodotti comeil mascara, gli ombretti e i rossettisono destinati al bidone della plastica, una volta terminati. Eventuali residui minimi non ne compromettono il recupero. Se invece sono ancora pieni ma non più utilizzabili, devono andare nel secco residuo. Per il resto, amatevi.