Italia: verso una legge per il riconoscimento dei caregiver
Il 17 gennaio 2024 segna un importante passo avanti per icaregiverfamiliariin Italia: laministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, e laministra del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, hanno inaugurato il“Tavolo tecnico per l’analisi e la definizione di elementi utili per una legge statale sui caregiver familiari”. Questa iniziativa mira a formulare unalegge che riconosca ufficialmente il ruolo cruciale di queste figure, offrendo loro il sostegno necessario, anche attraversoagevolazioni fiscali. Il Tavolo avrà un periodo di attività di6 mesi, durante i quali lavorerà perdefinire con precisione la popolazione beneficiaria di questa leggee perintegrare il ruolo del caregiver all’interno di un sistema più ampio di assistenza. Questo movimento verso il riconoscimento legale dei caregiver familiari rappresenta un cambiamento significativo nel modo in cui l’Italia si approccia alla cura delle persone con disabilità. Con questa iniziativa, infatti, il governo si impegna a “aiutare chi aiuta”, riconoscendo l’importanza deisostegni informaliaccanto a quelli formali e professionali. La nuova legge, una volta formulata e implementata, avrà un impatto positivo sulla vita di milioni di famiglie italiane che si dedicano alla cura dei propri cari. L’attuale situazione dei caregiver in Italia evidenziasfide e dinamiche complesse, specialmente con riguardo algenere. I dati disponibili mostrano chequasi sette milioni di persone in Italia svolgono il ruolo di caregiver, la maggior parte delle quali sonodonne, spesso madri. Questa condizione comporta per loro una rinuncia significativa in termini diprospettive di vita, autonomia, salute, riposo, vita sociale e crescita professionale. In molti casi, le donne che sono caregiver hanno dovutointerrompere l’attività lavorativa, portandole a dipendere economicamente da altre persone. I caregiver familiari, sottoposti a un elevato carico assistenziale, affrontano spessogravi ripercussionisulla loro salute fisica e mentale. Questo impegno costante e stressante può portare allo sviluppo di vari disturbi. Tra questi, sono comuni ladepressionee l’ansia, oltre adisturbi del sonno e fisici, come il dolore muscolo-scheletrico. È anche frequente che i caregiver manifestino unpeggioramento dei sintomi di malattie preesistentio sviluppino nuove condizioni di salute, come patologie metaboliche e cardiovascolari. Questa situazione mette in luce la necessità di unsupporto più ampio e mirato per i caregiver, non solo per aiutarli nella loro attività di assistenza, ma anche pertutelare il loro benessere fisico e psicologico, probabilmente ricollegabile anche allamancanza di un adeguato supporto sociale e istituzionale. I caregiver, in generale, tendono anon cercare aiuto esterno per la cura, preferendo appoggiarsi ai parenti piuttosto che ai servizi pubblici o privati, percepiti cometroppo costosi o non sufficientemente accessibili. Bisogna tenere anche conto del fatto che la pandemia di Covid-19 ha ulteriormente esacerbato le loro difficoltà. A livello regionale,Friuli-Venezia GiuliaeUmbriamostrano lepercentuali più elevate di caregiver, mentre la città diBolzanoregistra una percentuale di caregiver tra le più basse. Inoltre, i dati indicano chechi ha un livello di istruzione medio tende a impegnarsi di più nell’assistenza, male persone che dedicano più ore settimanali (oltre 20) all’attività di cura sono generalmente quelle con il livello di istruzione più basso. Questo contesto enfatizza l’importanza disviluppare politiche e iniziative di supporto che tengano conto delle specificità di genere e delle diverse esigenze dei caregiver in Italia. L’istituzione del “Tavolo tecnico per l’analisi e la definizione di elementi utili per una legge statale sui caregiver familiari” rappresenta un passo significativo per il riconoscimento e il supporto dei caregiver familiari in Italia. Data la situazione attuale, questa iniziativa del governo mostra un impegno concreto verso la creazione di un quadro normativo adeguato che riconosca e sostenga il loro ruolo cruciale nella società. Attraverso la formulazione di una legge statale, il Tavolo punta aindividuare ibisogni specifici dei caregiver e a proporre soluzioni efficaci, comeagevolazioni fiscaliesupporti economici e sociali. In questo modo, mira aridurre lo stress e la pressionea cui sono sottoposte quotidianamente queste persone con l’obiettivo di migliorare la loro qualità della vita e quella delle persone di cui si prendono cura. L’iniziativa riconosce anchel’importanza di affrontare il problema delle disparità di genere all’interno del ruolo di caregiver, considerando che le donne costituiscono la maggioranza in questo campo e affrontano sfide uniche legate a questo ruolo. Dunque, la prospettiva di una legge dedicata non solo fornirebbe unriconoscimento tangibile del valore sociale ed economico del lavoro di cura non professionale, ma anche strumenti efficaci per contrastare le specifiche sfide affrontate dai caregiver, contribuendo così a creare unasocietà più inclusiva e attenta alle esigenze di tutti i suoi membri. In conclusione, l’istituzione di questo Tavolo rappresenta un passo fondamentale verso l’empowermentdei caregiver, la valorizzazione del loro ruolo essenziale e la creazione di unarete di supporto più forte e coesa per le famiglie italiane.