Spazio: scoperta una gigantesca struttura ad anello. Perché è così importante?
“L’universo è come un grande libro che ci racconta la sua storia attraverso le stelle”, diceva Galilei, vissuto a cavallo tra il ‘500 e il ‘600. Una storia che, da allora (e dall’alba dei tempi), non ha mai smesso di essere raccontata:non ha mai smesso di sorprendere, affascinare. Gli scienziati dellaUniversity of Central Lancashirehannoscoperto una gigantesca struttura a forma di anello,chiamata dagli astronomiGrande Anello, emersadall’oscurità dello spazio cosmico,portando con sé gli interrogativi che sfidano le fondamenta della nostra comprensione dell’universo. Una struttura titanica dall’impressionantediametro di 1,3 miliardi di anni luce, ben 15 volte più grande della Lunaosservata nel cielo notturno della Terra. Ma che cos’è questoGrande Anello? Sebbene il nome guidi la nostra immaginazione, non si tratta di un anello singolo, ma piuttosto di unintricato mosaico di galassie e ammassi di galassie, un’imponente opera d’arte cosmica che si dispiega su una scala così vasta da mettere in discussione uno dei principi guida dell’astronomia, noto come il“principio cosmologico”. Il principio afferma che la materia nell’universo è distribuita in modo uniforme su larga scala, ma ilGrande Anello, insieme ad altre strutture simili scoperte in precedenza, presenta unapossibile violazione di questa regola. Robert Massey, vicedirettore dellaRoyal Astronomical Society, sottolinea come questa sia la7° struttura di questo genere scoperta, indicando una possibile necessità dirivedere le nostre teorie sull’evoluzione dell’universonel corso del tempo: «Questa è la settima grande struttura scoperta nell’universo che contraddice l’idea che il cosmo sia liscio su scala più grande. Se queste strutture sono reali, allora sono sicuramente spunti di riflessione per cosmologi e per il pensiero accettato su come l’universo si è evoluto nel corso degli anni». La storia delGrande Anello Dietro questascoperta astronomica, presentata al 243° incontro dell’American Astronomical societya New Orleans, c’èAlexia Lopez, una dottoranda allaUniversity of Central Lancashire,già nota per aver scoperto l’Arco Gigante, un’altra monumentale struttura che si estende per 3,3 miliardi di anni luce nello spazio. «Nessuna di queste strutture ultra-grandi è facile da spiegare nella nostra comprensione dell’universo» afferma Lopez. Il professor Don Pollacco dellaUniversity of Warwickha spiegato come entrambe queste strutture possano essere in qualche modocorrelatee formare unastruttura ancora più grandeda prendere in esame. Tuttavia,il meccanismo di formazione di questi colossi rimane un enigma,con l’ipotesi che potrebbero esserereliquie dell’universo primordiale, dove onde di materiale a densità diverse sono rimaste “congelate” nello spazio extragalattico. «È incredibilmente difficile concepire un meccanismo che possa produrre queste strutture», spiega. Cos’ha di speciale questa nuova scoperta? Secondo gli esperti, altre strutture cosmiche di dimensioni simili, come laGrande Muraglia di Sloane ilMuro del Polo Sudhanno precedentemente sorpreso gli astronomi,ma ilGrande Anellosi distingue per la sua forma quasi perfetta nel cielo. «Le loro dimensioni, le forme distintive e la vicinanza cosmologicadevono sicuramente dirci qualcosa di importante, ma cosa esattamente?» si chiede Lopez facendo riferimento alle sue 2 scoperte. Dunque, mentre gli scienziati continuano a tenere il naso all’insù a caccia di nuove risposte, ilGrande Anellorimane unenigma cosmico che sfida la nostra concezione della vastità e della complessità delcosmo.