Utilizzarereattori nucleariinnovativi perprodurre idrogenoe altri prodotti chimici a zero emissioni in modo completamente sostenibile. È questo quello che prevede l’accordo firmato traNewcleo, startup torinese che si occupa dello sviluppo di tecnologie nucleari pulite e le societàNextChemeTecnimont, entrambe controllate daMaire, grande gruppo societario di impiantistica e chimica verde. L’accordo, che prevede un primo studio concettuale sullaproduzione di idrogeno a zero emissioni attraverso modernireattori modulari di quarta generazioneraffreddati al piombo, permetterà di produrre, in un futuro prossimo, idrogeno elettrolitico, ammoniaca, metanolo e altri prodotti chimici in modo sostenibile, nel rispetto della decisione dell’Ue di utilizzare tecnologie nucleari innovative che non danneggino l’ambiente. Il nuovo modello industriale alla base dell’accordo è il modello “e-Factory for carbon-neutral Chemistry”: una fusione tra le competenze chimiche e ingegneristiche delle due aziende controllate daMairee quelle relative allo sviluppo di tecnologie nucleari dell’aziendaNewcleoche contribuirà a decarbonizzare le industrie chimiche inquinanti. In particolare, un ruolo importante sarà riservato allaTecnimont.La società sarà determinante nel dare supporto aNewcleo. Fornirà servizi di consulenza sulla realizzazione di impianti di generazione di energia basati sullatecnologia LFR-AS-200(utilizzata dai piccoli reattori modulari raffreddati al piombo). È da questo percorso, in cui verranno utilizzate scorie nucleari già esistenti, che si potrà arrivare a produrre idrogeno totalmente green. Newcleoè una startup italiana fondata da tre fisici: Stefano Buono, Elisabeth Rizzotti e Luciano Cinotti e si occupa soprattutto di costruire sistemi nucleari. I fisici si sono posti l’obiettivo di accelerare lo sviluppo di nuovi cicli di combustibile che possano fornire energia pulita e sicura. E soprattutto intendono sfruttare l’opportunità di “bruciare” i rifiuti nucleari prodotti dai vecchi reattori, anche utilizzandoli per gli impianti di nuova generazione, così da evitare di produrne di nuovi. «Glismall o advanced modular reactors, hanno il potenziale non solo diprodurre elettricità, ma anche di avere applicazioni industriali -commenta alSole24OreStefano Buono, che oltre a esserne uno dei fondatori è anche presidente e amministratore delegato diNewcleo-Siamo entusiasti di avviare questa collaborazione conMaire». Stefano Buono parla anche della sicurezza del progetto: «Un prerequisito fondamentale per fornire energia sicura e priva di emissioni di carbonio per usi industriali è l’eliminazione degli incidenti nucleari. Il reattore diNewcleoè “safe by design”, e questo consente ai nostrilead fast reactors(Lfr) di rimanere in uno stato sicuro anche nell’improbabile eventualità di gravi incidenti o scenari di sabotaggio. Grazie alle favorevoli proprietà fisiche del piombo, questo livello di sicurezza è raggiungibile con una riduzione dei costi rispetto agli Smr di III generazione». Anche Alessandro Bernino, Ceo diMaire,si dimostrasoddisfatto dell’accordo, e attraverso un comunicato stampadichiarache “Con questo accordo,Maireconferma il suo impegno nel promuovere la decarbonizzazione e la chimica verde attraverso un’ampia gamma di soluzioni tecnologiche. Creando modelli di chimicacarbon-neutralbasati su energia sicura, affidabile e competitiva – continua Bernino – forniamo soluzioni industriali per accelerare la transizione energetica”.
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