Perché lo sport è un moltiplicatore di ricchezza

Perché lo sport è un moltiplicatore di ricchezza

 

L’economia e la finanza dello sport delineano un caso di studio ricco, variegato e in continua evoluzione. Da semplice attività ricreativa, da diversi decenni lo sport ha mutato forma fino a trasformarsi in un fenomeno globale capace di calamitare l’attenzione di milioni di persone da parte di tutto il mondo, e di conseguenza anche gli occhi di sponsor e aziende. Le quali puntano sul settore sportivo peraumentare la popolarità del loro brand investendo notevoli quantità di denaro. A confermare il forte rapporto tra sport e crescita economica ci sonodue indaginipresentate daBanca Ifisin collaborazione conTriadi, start up innovativa legata alPolitecnico di Milano, che cercano di fotografare come dagliinvestimenti sportivipossano comportareconseguenze positive in termini di indottoebenessere collettivo. Un processo che la stessa banca contribuisce ad alimentare attraverso l’erogazione alComitato Olimpico Nazionale Italiano(Coni) di un finanziamento pari a 160.000 euro, destinato a borse di studio per gli sportivi juniores vincitori di medaglie. Si tratta della terza donazione consecutiva, in aggiunta al valore complessivo di500.000 eurodelle precedenti edizioni, la cui ricaduta sui destinatari si concretizza in un maggiore benessere personale, con oltre il 51% degli intervistati che afferma di avermigliorato i propri risultati scolasticie di avere maggiore sicurezza nella ricerca di un lavoro, oltre a rilevanti benefici sulle loroperformance sportive. A tal proposito, è lo stesso presidente del Coni Giovanni Malagò a sottolineare un legame a doppio filo tra finanziamenti e crescita sportiva, dato che «I giovani sportivi che hanno beneficiato delle borse di studio nel 2023 hanno vinto143 medaglie, contro le 135 totali del 2022», con un rialzo del9% sugli ori. Ecco spiegato come, secondo l’indagine, «per ogni euro investito nelle Borse di Studio agli atleti si produce un impatto sociale pari a3,3 euro». Un vero e proprio moltiplicatore di ricchezza che affonda le sue radici anche nellaPubblica amministrazione, i cui costi si riducono notevolmente proprio grazie all’ingresso difinanziamenti privatiall’interno del mondo dello sport. Il settore infatti, solo grazie ai ricavi diretti (biglietti, sponsorizzazioni, cessioni di diritti televisivi), è riuscito a generarericavi di 102 miliardi nel solo 2022. Ma nonostante un aumento del 3% medio annuo della spesa pubblica, secondo un report diRome Business Schoolla sua incidenza sullaspesa nazionale rimane inferiore rispetto alla media europea(0,5% contro 0,8%) e minore se confrontata altri Paesi dell’Ue. Il basso impatto sulle casse dello Stato è dovuto al forte interesse dei privati che, invogliati dagli investimenti pubblici iniziali, decidono di inserirsi nel settore confinanziamenti milionari 20 volte più generosi. Di conseguenza, il notevole aumento di società sportive (giunte a 67.000 nel 2022) attive nei settori più disparati della galassia sportiva – produzione, gestione impianti ma anche editoria e betting – crescono nelle esportazioni e nei ricavi generali, complice anche il forte turismo sportivo che l’anno scorso ha attiratooltre 7 miliardi di euroin Italia. Una filiera in continua espansione che tra il 2019 e il 2022 ha visto crescere del 5% il numero degli occupati, arrivando a405.000 addetti. In questo circolo virtuoso di capitali, avrà un ruolo pressoché fondamentale una corretta gestione dei fondi del Pnrr, che destina al mondo dello Sport e inclusione sociale ben700 milioni di euro. I quali dovranno essere canalizzati in progetti che creino da zero o recuperino strutture già esistenti in modo da generare nuovo valore. Risorse da usare con oculatezza, pur di risollevare un rapporto complicato e conflittuale come quello tra l’Italia e gliimpianti sportivi, i quali – stando alle rilevazioni delRapporto Osservatorio Valore Sportdel think tankThe European House Ambrosetti -sonosolo 131 ogni 100.000 abitanti, metà dei quali al Nord e decisamenteobsoleti, inefficienti e poco sostenibilia livello ambientale. Motivo per cui in capo alDipartimento per lo sportsorge la responsabilità di gestire questi fondi in modo costruttivo e accorto, per potenziare un settore costituito da una vastissima gamma di attori (atleti, club, sponsor e appassionati) che rappresenta un volano fondamentale per la crescita economica nazionale.