Minori sul web, arrivano le regole dell’Agcom per l’accesso a siti pericolosi

Nuove regole per l’accesso dei minorenni ai contenuti pericolosi sul web. A scriverle è l’Agcom, con laDelibera 9/23/Consin vigore dal 21 novembre scorso. Una norma che in buona sostanzaimpone agli operatori telefonici di inserire un sistema di controllo nelle Sim. In concreto si tratta di un meccanismo preimpostato per i minorenni (nel caso in cui la Sim sia a loro intestata), cheblocca in automatico l’accesso a contenuti inappropriati.Per gli adulti invece il filtro entra in funzione solo se attivato manualmente. L’Autorità garante delle telecomunicazionisvolge funzioni di regolamentazione e vigilanza nei settori delle comunicazioni elettroniche, dell’audiovisivo, dell’editoria, delle poste “e più recentemente delle piattaforme online” come specificato sul sito. E proprio per cercare di limitare i danni provocati dall’uso indiscriminato delwebda parte dei giovani interviene adesso con unprovvedimento che limita le possibilità di navigare inretesenza controllo. Un sistema diparental controlesiste già in molte compagnie telefoniche, ma talvolta associato a servizi a pagamento. La delibera Agcom impone invece che ilcontrolloavvenga in manieragratuita. Sonootto le categorie di contenuti considerate rischiosee che i gestori di telefonia dovranno schermare con l’applicazione dei filtri automatici: contenuti per adulti, in cui si mostrino nudità o materiale pornografico, siti in cui giocare d’azzardo o scommettere, pagine che promuovano la vendita diarmi, siti che promuovano la violenza, o atti autolesionistici come il suicidio. E ancora, siti che favoriscano odio e discriminazione, pratiche che possano danneggiare la salute come il consumo di alcol e droghe, siti riconducibili a sette o che consentano di rendere irrintracciabile l’attività online. All’elenco l’Agcom è arrivata tramite una consultazione pubblica in cui sono statecoinvolte associazioni di categoria del settore delle comunicazioni, ma anche associazioni di consumatori e singoli operatori. Si tratta però solo di categorie generiche, per cui saranno poi i gestori telefonici a dover individuare e comunicare l’elenco esatto dei siti proibiti ai minori. «L’iniziativa non può essere esaustiva – si legge nel comunicato del Consiglio nazionale utenti, organo consultivo di Agcom – ma si tratta di provvedimenti che contribuiscono a creare un primo livello di protezione e una sempre maggiore consapevolezza circa le insidie del web».L’Italia è una volta tanto tra i primi Paesi a introdurre una normativa che protegga i minori dai rischi della rete, adeguandosi alle norme europee che lo richiedono. Anche la Spagna sta muovendo i primi passiin tal senso. È notizia dei giorni scorsi come l’Agencia de Protección de datosabbia affidato a un team apposito dellaFabrica Nacional de Moneda y Timbrel’incarico di sviluppare unsistema per la verifica dell’età dell’utente prima dell’accesso a un determinato contenuto.Applicazioni o siti web per cui è richiesto un limite di età non effettuano mai verifiche, ma si basano su una semplice autodichiarazione dell’utente. In primis giganti come Meta o Alphabet, trincerandosi dietro la necessità di protezione dellaprivacy, ma di fatto spalancando le porte per i minori a contenuti di ogni tipo. La scadenza per la consegna del sistema di verifica è fissata per l’estate. Anche in Francia le restrizioni hanno preso piede.Dallo scorso settembre non è più consentito l’uso degli smartphone a scuola per i bambini tra i 3 e i 15 anni di età. E anche lì una legge ha introdotto l’obbligo di verifica dell’età e del consenso dei genitori per l’accesso alle piattaforme social. Allo stesso modo, nel resto del mondo compaiono le prime iniziative per contenere l’accesso illimitato dei ragazzi al web.Negli Stati Unitila questione è di grande peso considerando che – come emerge da un rapporto Nielsen di febbraio 2023 – il 45% dei bambini tra i 10 e i 12 anni possiede uno smartphone con un piano di servizio. LoUtahè corso ai ripari la scorsa primavera, con unanormativa che proibisce ai minori l’uso dei social media senza il consenso dei genitori.InLouisiana agli under 18 è vietata l’iscrizione a account su social media come Instagram o l’accesso a giochi online come Fortnitesenza preliminare consenso dei genitori. Più modeste le regole dellaCina, dove quelle governative per i minori prevedono solo limiti orari. Niente smartphone dalle 22 alle 6 del mattino, e mai più di due ore per chi ha tra i 16 e i 18 anni. “Solo” quaranta minuti per i bambini al di sotto degli otto anni.