Il dilemma di Giulio

Problema:Giulio ha 45 anni, lavora da 7 in una grande azienda, è a capo da 5 anni di una struttura composta da 12 persone. Il suo è un team affiatato, suddiviso a sua volta in due gruppi: uno specializzato in progettazione, l’altro nella delivery; entrambi hanno come responsabile un uomo. A seguito di una offerta di lavoro da un’altra società uno dei due responsabili ha annunciato che entro due mesi andrà via.Le risorse umane della società hanno attivato una ricerca del personale. Alla fine della selezionearrivano a Giulio due curricula, entrambi di grande valore professionale e corrispondenti al profilo ricercato. Il primo è di un uomo,Emilio, il secondo di una donnaDaniela. Giulio analizza i curricula, essenzialmente equivalenti nei titoli e nelle esperienze. Emilio ha qualche esperienza in più, ma Daniela ha conseguito gli studi con il massimo dei voti. Giulio li incontra entrambi per scegliere chi dei due assumere. Spontaneamente, tutti e due i candidati raccontano anche un po’ della loro vita familiare e Giulio scopre chesia Daniela sia Emilio hanno due figli. I colloqui hanno evidenziato cheil profilo più competente è quello di Emilio. Probabilmente – pensa Giulio – perché il percorso di carriera di Daniela ha avuto delle pause dovute alle due maternità. Giulio è combattuto e decide diprendersi due giorni per pensarci.Di recente ha frequentato un corso sullaDiversity&Inclusionin azienda, in particolare sul tema dellaparità di genere. Ha fatto un test suibias di genereed è rimasto sorpreso dal non essere immune a questo tipo di distorsioni, lui che ha sempre pensato di essere “uno che non discrimina le donne”. Oggi, si sta interrogando sequella differenza percepita nei colloqui sia reale oppure frutto dei suoi bias. Ma è abbastanza convinto che se scegliesse solo in base al merito, non avrebbe dubbi che la sua decisione ricadrebbe su Emilio. Giulio pensa chea vantaggio di Emilio ci sia anche il fatto che lui è sembrato più disponibile e meno spaventato dagli orari e dalle richieste- che potrebbero capitare – fuori orario di lavoro. Durante il colloquio con Daniela, si è lasciato sfuggire: “… capisco! Lavorare ed essere mamma non deve essere facile da conciliare”, e ha visto lei annuire. Giulio ritiene che il suo lavoro sia facilmente conciliabile, a eccezione di quando c’è un problema presso un cliente e allora bisogna intervenire a qualsiasi costo, oppure quando c’è una gara importante, quando tutti fanno “nottata” perchiudere la gara nel modo miglioreper sperare di vincere. Purtroppo, programmare questi due aspetti – pensa – è praticamente impossibile. Giulio ha imparato – dai corsi sulla parità a cui ha partecipato – che tutte le recenti ricerche evidenziano chegruppi in equilibrio di genere hanno risultati e prestazioni migliorie che il suo gruppo è lontano da questo possibile risultato. Si era convinto, prima che accadesse tutto questo, che probabilmente avere una responsabile donna nella sua squadra lo avrebbe aiutato molto ad attrarne altre, trattenere quelle attualmente da lui e liberare energie del suo team. Oggi, pensa Giulio,ho quella possibilità di cambiamento che auspicavo. Inoltre, sa che in azienda c’è una particolare attenzione algender gapper incrementare le donne in azienda. Ma non vorrebbe che questo aspetto pesasse più del suo giudizio sul merito e la qualità dei due candidati. Giulio è combattuto e non sa decidere quale tra i due candidati proporre per l’assunzione. Il candidato/a espliciti quale decisione prenderebbe al posto di Giulio, le ragioni e le motivazionidi tale decisione.